1 giu 2015

RECENSIONE: - I LEONI DEL MEDEBAI - GIUSEPPE ANTONI

AUTORE: Giuseppe Antoni  CASA EDITRICE: Il Melograno (Milano)DATA PUBBLICAZIONE: 2007
In un passato recente, ma che non appartiene alla linea temporale che conosciamo dai libri di storia, un giovane tenente dei Carabinieri Reali ottiene di essere trasferito in colonia, a l’Asmara. Qui l’amicizia con un veterano d’Africa lo porterà a conoscere la donna che forgerà il suo destino ed una serie di avventure lo coinvolgeranno nel tentativo di proteggere dalle mire di un nemico subdolo e potente il grande segreto di quei popoli; mentre contemporaneamente dovrà guardarsi da una setta di spietati assassini che insanguina la pacifica e sonnolenta città sull’Altipiano con una serie di spietati delitti.
E' passato molto tempo dall'ultima recensione ma spero che ne sia valsa la pena quando finirete di leggere questa. Questa saga composta da 3 libri si chiamata "I Leoni di Medebai". E come ha voluto precisare l'autore:
"Quasi tutti i personaggi sono di fantasia, altri invece pur vivendo in una linea temporale divergente dalla nostra, esistono o sono esistiti anche per noi e, per necessità narrative, sono stati lasciati col loro nome reale, confidando che loro o i loro eredi non se ne abbiano a male. Altri ancora, pur avendo nomi di fantasia, sono ricalcati su persone realmente esistite. Sta al lettore provare ad indovinare quali."
Io l'avrei definito semplicemente romanzo d'avventura invece in questo caso interviene ancora una volta l'autore con una precisazione definendolo d'avventura ma allo stesso tempo ucronico:
"Il termine ucronia significa “in nessun tempo” ed è costruito sulla falsariga di utopia, cioè “in nessun luogo”, viene usato per identificare un ben preciso tipo di romanzo che molti inseriscono nel filone della fantascienza. Personalmente questo collegamento non mi piace, preferisco considerare il romanzo ucronico puro come una versione un po’ più spinta del classico romanzo di avventure."
E per chi come me ama le grandi storie d'amore non rimarrà deluso perché sin dalle prime pagine s'intuisce immediatamente che tra i due protagonisti c'è un forte legame che sfocerà in un rapporto duraturo (e non solo per loro!). Un romanticismo che fa da cornice alle avventure senza mai diventare sdolcinato o fuori luogo. L'intera vicenda si svolge tra il 1949-1951 in una colonia italiana in terra d'Africa luogo tanto amato dall'autore. Le vicende dei personaggi si mescolano alle vicende storiche creando un intreccio interessante. La trama è avvicente e le descrizioni degli ambienti, delle armi, degli usi e dei costumi sono molto particolareggiate dimostrando in modo inequivocabile l'impegno che l'autore ha dimostrato nel concepire l'opera. È sicuramente interessante scoprire luoghi e avvenimenti così lontani nel tempo. Lo scrittore inoltre fa continui riferimenti ai classici della letteratura questo perchè li ha sempre amati. Inoltre nei dialoghi traspare quel senso dell'umorismo che rende ancora più piacevole la lettura. Ciò che non ho apprezzato è che le minuziose descrizioni anche se interessanti a volte rendono troppo accademico il romanzo assomigliando più ad un manuale e questo lo rende meno scorrevole in alcuni punti. Inoltre la vicenda degli omicidi efferati secondo me è un di più di cui si poteva fare a meno creando un altro tipo di legame con il filone principale. Mi ricordava la vicenda dell'Opus Dei de "Il Codice da Vinci" di Dan Brown anche se la storia è decisamente diversa. Il mio consiglio è di leggerlo anche se siete solo degli appassionati di storia italiana perché come ha detto Cesare Calamandrei vice direttore Diana Armi:
"Oggi i giovani neppure sanno che abbiamo avuto delle colonie e con esse personaggi sui quali si potrebbero fare non uno ma cento film. [...] E' un romanzo colto per la quantità di storia che contiene nei suoi riferimenti, ma che non toglie niente tuttaltro al suo essere piacevole e appassionante".
Un ringraziamento speciale all'autore che ha avuto tanto coraggio da sottopormi lui stesso la sua opera. Non mi resta che augurarvi: Buona lettura! 

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