27 dic 2021

NEWS DELOS

 


Ducato di Milano, 1549. La carica di arcivescovo è la massima aspirazione per padre Guaraldo Giussani, Inquisitore Generale. Ma un libro, sottrattogli tempo addietro, custodisce un segreto pericoloso che lo riguarda, tale che potrebbe mettere a repentaglio la sua carriera e la sua vita. Di che libro si tratta? Quale sconvolgente rivelazione è custodita tra le sue pagine? Padre Giussani è disposto a tutto pur di ritrovarlo. Negli oscuri sotterranei di un’abbazia, risuonano le grida di una donna, Mariangela Comencini, nuda e incatenata al tavolo delle torture, l’unica persona al mondo, forse, a sapere dove si trovi il libro, e perché è così pericoloso per Giussani. La vista delle sue carni dolci e sode sono, agli occhi dell’Inquisitore Generale un supplizio più doloroso delle pene che, col ferro rovente, le infligge, per strapparle la tanto agognata confessione. Ma c’è chi potrebbe trarre vantaggio da questa situazione, soprattutto se l’Inquisitore dovesse macchiarsi di omicidio. Intanto padre Rolando, che non può in coscienza lasciare morire Mariangela Comencini, decide di agire, inconsapevole pedina che si muove tra le ombre dei rapporti tra Chiesa e braccio secolare, nelle quali si cela l’intrigo.

NEWS CASA EDITRICE NORD

 


7 GENNAIO 2022

Per ogni peccato, un cibo. Per ogni confessione, il silenzio. Ma la verità non si può tacere per sempre. Ha rubato solo un pezzo di pane, ma la giovane May avrebbe preferito essere impiccata come tutti gli altri ladri. Invece il giudice ha scelto per lei una condanna peggiore della morte: diventare una Mangiapeccati. Dopo la sentenza, May è obbligata a indossare un collare per essere subito riconoscibile e le viene tatuata la lettera S sulla lingua. Da quel momento, non potrà mai più rivolgere la parola a nessuno. Poi inizia il suo apprendistato presso la Mangiapeccati anziana che, nel silenzio più assoluto, le insegna le regole del mestiere. Un mestiere spaventoso: raccogliere le ultime confessioni dei morenti, preparare i cibi corrispondenti ai peccati commessi e infine mangiare tutto, assumendo su di sé le colpe del defunto, la cui anima sarà così libera di volare in Paradiso. Le Mangiapeccati sono esclusivamente donne, disprezzate e temute da tutti, eppure indispensabili. E infatti, un giorno, May e la sua Maestra vengono convocate addirittura a corte, dove una dama di compagnia della regina è in fin di vita. Dopo la confessione e la morte della donna, però, alle due Mangiapeccati viene portato un cuore di cervo, un cibo da loro non richiesto e che rappresenta il peccato di omicidio. Sconcertata, la Maestra di May si rifiuta di completare il pasto e viene imprigionata per tradimento. Rimasta sola, la ragazza china la testa e porta a termine il compito, ma in cuor suo giura che renderà giustizia all'unica persona che le abbia mostrato un briciolo di compassione. Quando viene chiamata ancora a prestare i suoi servigi a corte, May intuisce che una rete di menzogne e tradimenti si sta chiudendo sulla regina e che solo lei è in grado d'intervenire. Perché essere invisibile può aprire molte porte, anche quelle che dovrebbero restare chiuse per sempre… Ispirandosi alla figura realmente esistita della Mangiapeccati, questo romanzo ci regala un'eroina modernissima, che rifiuta il ruolo impostole da una società che la umilia in quanto donna, e che grazie alla sua forza di volontà e determinazione riuscirà a cambiare il proprio destino.


20 GENNAIO 2022

Era l’adorabile figlia della cantante più famosa di Svezia, amata e osannata dal pubblico fin da bambina. Oggi, invece, per tutti è una spietata assassina. Dal giorno in cui Linda è stata condannata per aver ucciso a coltellate il marito, nessuno ha mai dubitato della sua colpevolezza. In effetti, le prove contro di lei erano schiaccianti: la polizia l'ha trovata accanto al cadavere, con le mani ricoperte di sangue, e persino il movente era chiaro, dato che i due si stavano separando. Lei, però, non ricorda nulla di quella notte. Di una sola cosa è certa: mai e poi mai avrebbe fatto del male all'uomo che amava. Dopo sei anni trascorsi a professare la propria innocenza, Linda ormai non ha più la forza di combattere e si è rassegnata al suo destino. Nessuno vuole ascoltarla, nemmeno i suoi stessi familiari, e sul suo caso è calata una cortina di silenzio. Ma una flebile speranza si accende con l’arrivo di una nuova compagna di cella, una donna enigmatica e piena di risorse, che conosce alla perfezione ogni segreto del carcere. E che le fa una proposta. Col suo aiuto, Linda potrebbe finalmente avere l'opportunità di scoprire cosa sia successo quella fatidica notte. È un'occasione troppo allettante per lasciarsela sfuggire, e così Linda accetta, senza sapere che la strada verso la verità è un cammino costellato di invidie e di menzogne, di ricordi distorti e di peccati inconfessabili. E in cui il pericolo più grande è il male che ci portiamo dentro…


27 GENNAIO 2022

Esistono vite senza rimpianti? Forse sì, pensa Candice, durante i festeggiamenti per il centesimo compleanno di Jenny. Di tutti gli ospiti della casa di riposo, Jenny è quella cui lei si è affezionata di più, sempre serena, soddisfatta, appagata. Eppure, quella sera, di ritorno nella sua stanza, l’anziana mostra a Candice uno scrigno con dentro un fascio di vecchie lettere e un ciottolo raccolto su una spiaggia lontana. Ciò che è accaduto su quella spiaggia è un peso che da troppo grava sulla sua coscienza e, ora che la fine è vicina, Jenny ha bisogno di chiudere finalmente i conti col passato. Quindi chiede a Candice di accompagnarla in Italia, là dove tutto è iniziato, e lei accetta di buon grado: quel viaggio potrebbe essere l’occasione giusta per prendere le distanze da un’esistenza monotona, dalle difficoltà economiche e da un fidanzato fin troppo possessivo. E così, passo dopo passo, Candice si ritrova a raccogliere i frammenti di una storia scritta nella polvere della guerra, la storia di una ragazza accecata dall'amore, di un uomo idealista e irascibile, e dell'istante che ha cambiato tutto. Perché quando un legame diventa tanto stretto da risultare soffocante, è il momento di scegliere se sacrificarsi o ribellarsi, subire o reagire. E presto, seguendo le orme di Jenny, anche Candice sarà costretta a fare una scelta definitiva…


3 FEBBRAIO 2022

È una gelida notte d’inverno. In una cittadina di provincia, un senzatetto dorme al riparo d’un porticato, quando un gruppo di ragazzi si avvicina e gli dà fuoco. Salvato per miracolo, il barbone viene ricoverato in terapia intensiva, ma la sua identità rimane un mistero: non ha con sé documenti e nessuno va a chiedere di lui all’ospedale. Una delle poche cose salvate dal fuoco è il suo zainetto, dove c’è una copia del romanzo del giovane scrittore Lorenzo Fabbri.
Lorenzo apprende la notizia casualmente, dal telegiornale, mentre cena. Non dà importanza al ritrovamento del suo libro: il successo è stato tale da giustificare la sua presenza nello zaino di qualsiasi sconosciuto. In seguito, però, emergono altri particolari e in lui si insinua il dubbio: quel senzatetto è davvero un estraneo o la storia raccontata nel romanzo li lega a doppio filo? Una storia ispirata all’estate di vent’anni prima, quando, per vincere la noia delle vacanze in città, Lorenzo aveva fondato il Club dei perdenti insieme con altri tre ragazzini come lui: Sara, Giacomo e soprattutto Ema, il suo migliore amico dalla vita sghemba, l’unico ad avere il coraggio di fronteggiare i bulli della scuola e dotato di un talento straordinario per il disegno. Nel corso di quell’estate, Lorenzo aveva scoperto il valore dell’amicizia e la passione bruciante per le parole. Ma poi era successo qualcosa, qualcosa che aveva cambiato tutto…
Per Lorenzo, il presente diventa allora l’occasione per sbrogliare una volta per tutte il passato, riportando alla luce volti, storie e sentimenti ormai sopiti. Ma può un romanzo riscattare gli sbagli compiuti nella vita vera? E può la vita essere all’altezza di un romanzo?


10 FEBBRAIO 2022

C’è un archivio, a Roma, di cui pochi conoscono l'esistenza. Un archivio speciale, che raccoglie i ricordi e le testimonianze degli stranieri che in Italia hanno trovato la loro ultima dimora. Che siano morti per cause naturali, per un incidente o per un omicidio, di ciascuno l'Archivio Espatriati conserva i nomi e, a volte, i segreti. Come il diario in cui si imbatte la giovane Lottie, sepolto sotto una pila di carte in disordine…

Quando lascia l'Inghilterra nella primavera del 1977, Nina è convinta che Roma sarà l'ennesima tappa di un lavoro che non le ha ancora permesso di mettere radici. A trentasette anni, ha ormai rinunciato all'idea di crearsi una famiglia. Poi, però, incontra Leo. Gentile, affascinante e idealista, Leo è come un vento che a poco a poco spazza via tutte le sue certezze. Nina non si è mai sentita così felice. Ancora non sa che quell'amore sarà la sua rovina…

Leggendo il diario di Nina, Lottie ha l'impressione di avere molto in comune con quella donna vissuta quarant'anni prima: anche lei straniera in una città che non conosce, anche lei pronta a lasciare tutto per seguire l'uomo che ama. Per questo sente il bisogno di scoprire cosa sia successo a Nina e perché la sua vita sia stata stroncata nel momento in cui stava per sbocciare. Ancora non sa di essersi messa sulle tracce di un segreto che la riguarda molto da vicino…

6 nov 2021

RECENSIONE: - LA PASSIONE DEL DUCA - OLIVIA DRAKE

 


LA PASSIONE DEL DUCA
Olivia Drake

Improbabili duchesse 1
Inghilterra, inizi '800
Dopo essersi dedicata alla propria famiglia per anni, Abigail Linton, figlia di un gentiluomo di campagna, si fa assumere come istitutrice di Lady Gwendolyn, la sorella minore dell'affascinante Duca di Rothwell, suo grande amore di gioventù. Tempo addietro lui era partito per Londra, spezzandole il cuore, e da allora conduce una vita da libertino. Ma inaspettatamente, dopo un'assenza di quindici anni, Max si ripresenta nella propria tenuta con un gruppo di amici dissoluti. Nonostante l'iniziale sconcerto nel rivedersi, sotto le braci tra i due cova ancora il fuoco di un'intensa passione. Assediati da intrighi e gelosie, riusciranno l'indipendente zitella e lo spregiudicato duca a cogliere questa seconda possibilità di vivere il loro travolgente amore?

La passione del duca è il primo romanzo della serie Historical Romance Unlikely Duchesses chiamata così perché le donne protagoniste appartengono a una condizione sociale/economica che le rende quasi impossibile per loro diventare duchesse.

Siamo in campagna inizi ‘800. Abigail Linton è una ragazza che sta per compiere 30 anni, appartiene alla piccola nobiltà ed è stufa di essere “sfruttata” dai propri fratelli (si è dovuta occupare dei due genitori fino alla loro morte, non ha mai potuto debuttare e adesso se la litigano per averla come aiuto in casa come se lei non avesse voce in capitolo). Decide così di proporsi come istitutrice per Lady Gwendolyn, sorella del Duca di Rothwell, suo grande amore e vicino di casa. È convinta che sarà impossibile incontrare il duca visto che non mette piede in quella tenuta da 15 anni peccato che un piccolo imprevisto costringe il Duca e alcuni suoi ospiti a soggiornare proprio lì. 
Devo ammettere che mi piacciono i romanzi rosa con le seconde opportunità per la coppia protagonista e questo in particolare parte molto bene e ha una bella premessa, ma poi subisce un calo. Resta una storia carina ma ci sono punti in cui annoia un po’. Probabilmente perché alcuni concetti vengono ripetuti più e più volte e perché ritrovi i soliti cliché ma senza un’evoluzione.
Il personaggio di Abigail spicca molto di più con la sua iniziale tendenza a farsi “sfruttare” dai parenti per poi vederla determinata ma restando pacata. Il duca, invece, è un personaggio senza quel guizzo che lo renda memorabile. Crede che l’amore lo faccia sembrare un debole e quindi è deciso a non sposarsi e a continuare una vita di dissolutezze a Londra. Nonostante sia un duca, è parecchio permissivo con chi è di rango inferiore.
Storia d’amore carina ma sinceramente mi aspettavo che come coppia mi trasmettesse un po’ più di coinvolgimento emotivo, invece resta tutto molto tiepido. Probabilmente non ha aiutato nemmeno che i due protagonisti avessero 15 e 16 anni quando si sono giurati amore per la prima volta, quindi si fa un po’ fatica a credere in un vero e proprio attaccamento tra i due nel passato.  
Complimenti alla narratrice dell’audiobook che potete trovare su Audible.

RECENSIONE: - I VIZI PRIVATI DEL CONTE - SCARLETT PECKHAM

 


I VIZI PRIVATI DEL CONTE
Scarlett Peckham

I segreti di Charlotte Street 2
Inghilterra, 1754
Quando Lady Constance Stonewell rovina il buon nome di Julian Haywood, Conte di Apthorp, diffondendo un pettegolezzo scandaloso, l'unica soluzione che intravede per riparare al male fatto è offrirgli la sua molto onorevole mano, o meglio, un finto fidanzamento che metta a tacere le malelingue. E pazienza se Julian è considerato il nobile più noioso d'Inghilterra. Dietro la facciata bellissima e imperturbabile lui però nasconde più di un segreto. Intanto è innamorato da sempre dell'esuberante lady, e poi frequenta un certo club privato con il nome di Master Damian. A poco a poco, Constance intuisce la natura ambigua e peccaminosa di Julian, e l'attrazione che scopre di provare per quel mondo conturbante la spinge a trasformare la finzione in un'eccitante realtà.

I vizi privati del conte è il secondo volume della serie The Secrets of Charlotte Street, chiamata così per il nome della strada dove è situato il club segreto a cui sono legati i protagonisti maschili. I libri possono essere letti anche singolarmente nonostante i personaggi dei libri precedenti o successivi compaiono come secondari.
Siamo in Inghilterra nel 1754, a Londra esiste un club segreto dove membri dell’alta società (sia uomini che donne) possono indulgere in piaceri senza essere giudicati per le loro eccentricità sotto le lenzuola, Lady Constance ricca dama dell’alta società e sorella di un duca (protagonista del libro precedente) senza volerlo viene pubblicata una sua poesia in rima su un giornale scandalistico in cui viene dichiarato che Julian Haywood, Conte di Apthorp è un cliente di quel club. Lo scandalo è così grande, che Julian perde l’appoggio per una legge che gli avrebbe permesso di recuperare le sue fortune (Julian è assediato dai creditori per i debiti del padre, vive in una casa fatiscente e sua madre e sua sorella sono costrette a vivere in campagna in gravi ristrettezze economiche). Constance presa dal rimorso, decide di presentarsi a casa di Julian, di raccontargli tutto e proporgli un finto fidanzamento per fargli approvare la legge e ristabilire il suo onore. Constance però non sa che Julian è segretamente innamorato di lei da anni ma non si è mai dichiarato perché non si reputa alla sua altezza. Dopo aver scoperto quello che ha fatto, Julian si rende conto che forse si è innamorato della persona sbagliata.
Le vicende sono raccontate dal punto di vista di entrambi anche se quello femminile è il predominante. È sicuramente una storia insolita e piacevole da leggere anche se mi aspettavo di più.
Probabilmente vista la base da cui parte il romanzo, ci si aspetta qualcosa di molto più sensuale e trasgressivo invece è molto soft e il club resta molto sullo sfondo. La trama presenta troppa carne al fuoco.
E poi i protagonisti, il personaggio femminile sicuramente non spicca per grande simpatia e non cresce mai. È stravagante, un’impicciona, saccente, non si preoccupa mai delle conseguenze delle sue azioni e sa di poter manipolare tutti ma è anche vero che nasconde una grande solitudine e una fragilità. Purtroppo mi aspettavo che in qualche modo si rendesse conto dei suoi sbagli e ne fosse davvero dispiaciuta ma non è così. Anche nella parte finale, quando Julian l’accusa ingiustamente, penso che Constance avrebbe dovuto riflettere un po’ sul suo comportamento. Julian, invece mi è piaciuto anche se ha una personalità molto più pacata e austera rispetto a Constance.
Complimenti alla narratrice dell’audiobook che potete trovare su Audible.

RECENSIONE: - PERCY JACKSON E GLI DEI DELL'OLIMPO. LO SCONTRO FINALE - RICK RIORDAN

 


PERCY JACKSON E GLI DEI DELL'OLIMPO
LO SCONTRO FINALE
Rick Riordan

Al Campo Mezzosangue Percy Jackson e gli altri semidei si stanno preparando per la battaglia contro i Titani. Le armate di Crono sembrano invulnerabili, e ora che una misteriosa spia si nasconde tra i ragazzi del campo, il Signore del Tempo e il suo seguito sono più che mai vicini alla vittoria. Percy e i suoi amici dovranno riconciliare i divini Zeus, Ade e Poseidone, divisi da una millenaria rivalità, e convincerli a unire le forze.

Percy Jackson e lo scontro finale è il quinto e ultimo volume di questa prima serie urban fantasy per ragazzi che vede protagonista Percy Jackson, un ragazzo che dopo aver scoperto di essere il figlio di Poseidone e che il suo amico Luke ha intenzione di distruggere gli dei dell’Olimpo grazie a Cronos.
Le vicende sono raccontate solo attraverso il punto di vista di Percy (in prima persona) con uno stile ironico, semplice e coinvolgente. Il protagonista risulta un personaggio davvero credibile e suscita immediata simpatia nel lettore.
La serie è composta da 5 volumi e vanno letti nel loro ordine di pubblicazione perché tutto ruota attorno a Percy e il suo destino. Ogni volume però ha anche un’impresa che si conclude tranne questo volume che invece ruota tutto attorno allo scontro finale.
La serie, per alcuni aspetti ricorda quella di Harry Potter ma allo stesso tempo è davvero originale.
Nonostante sia pensata per ragazzi tra gli 11 e 15 anni, trovo che possa piacere anche agli adulti se si ha voglia di qualcosa di molto leggero.
Una storia originale che riesce a catturarti sin dalle prime pagine senza mai annoiarti anche grazie alla scorrevolezza.
Ma cosa più affascinante e innovativa è l’idea degli dei dell’Olimpo e in generale dei miti greci rivisitati in chiave moderna.
Denso d’azione, molto coinvolgente e bei colpi di scena soprattutto nella seconda parte del romanzo che si concentra sulla lunga battaglia tra Cronos, Percy e i suoi amici.
Quasi tutti i personaggi (Percy per primo) hanno sicuramente avuto una bella evoluzione e crescita. 
Degna conclusione e azzeccata l’idea di una nuova grande profezia nel finale.
Una serie che sa intrattenere e lanciare messaggi positivi ma se proprio devo trovare un difetto è che probabilmente ci sono delle descrizioni di alcuni eventi che, secondo me, risultano poco coinvolgenti e approfonditi.
Consigliato a chi cerca una lettura leggera, divertente e ha sete di avventura.

RECENSIONE: - ERI SEMPRE TU - BRENNA AUBREY

 


ERI SEMPRE TU
Brenna Aubrey

Michaela
Il tempismo non è mai stato dalla nostra parte. Ho sempre avuto una silenziosa cotta per Jeremy, fin dal penultimo anno delle superiori. Tutte le volte che ci avvicinavamo succedeva qualcosa che ci allontanava di nuovo. Se avessi potuto esprimere un desiderio per questo Natale, sarebbe stato quello di avere una chance con lui.

Jeremy
Lei è la sorellina del mio miglior amico e ho desiderato assaggiare quelle dolci labbra fin da quando eravamo alle superiori. Ogni volta che speravo di poter avere quella chance, finivamo inspiegabilmente per frequentare un’altra persona.

Questa è una novella con un lieto fine. I personaggi esistono nello stesso mondo della serie Manipolare il sistema di Brenna Aubrey, ma non è necessario averla letta per apprezzare questa storia.

Si tratta di una novella che appartiene alla serie Contemporary Romance Manipolare il Sistema e andrebbe letta prima del romanzo Prendere o Lasciare ma può essere letta anche singolarmente visto che i protagonisti principali sono Michaela e Jeremy (quest’ultimo sta concorrendo per la stessa promozione di Lucas).
Ammetto di avere qualche difficoltà con le novelle che raccontano di una coppia senza un romanzo a loro dedicato perché a causa della brevità tutto avviene molto velocemente e non è facile lasciarsi coinvolgere pienamente dalla loro storia d’amore.
Però capisco che forse i due personaggi erano troppo marginali e con un background abbastanza normale rispetto ai protagonisti dei romanzi della serie.
Le vicende sono raccontate attraverso i due punti di vista dei due protagonisti. La storia è molto semplice e lineare: Michaela e Jeremy si conoscono dall’infanzia, lei è la sorella del suo migliore amico. Sono sempre stati inseparabili e a un certo punto entrambi iniziano a provare qualcosa l’uno per l’altra. Purtroppo non hanno mai potuto esplorare davvero i loro sentimenti perché succedeva sempre qualcosa a tenerli separati fino a quando non si ritrovano a partecipare a una vacanza in montagna durante il periodo natalizio con altri dipendenti della Draco.
L’idea di due amici da sempre innamorati ma senza mai dichiararsi non è originale ma sempre piacevole vedere come un’autrice affronta il tema, peccato però per la caratterizzazione dei due protagonisti perché si presuppone che siano adulti ma dai comportamenti sembrano due adolescenti.
Lettura carina, leggera e piacevole ma preferisco i romanzi.

2 nov 2021

D.B.LANA

 

D.B.Lana è l’abbreviazione di Debora Biancalana.

Sono nata a Perugia, ho conseguito la maturità scientifica e poi mi sono laureata in Economia e Commercio.

Dopo aver lavorato per tredici anni nel settore contabile - amministrativo in varie aziende e studi commerciali, nel 2011, ho lasciato il lavoro per occuparmi dei miei tre figli. In quell’anno ho iniziato a scrivere questo primo romanzo, terminato nel 2014 e poi auto pubblicato su Amazon a dicembre 2020.

Ho iniziato a scrivere per una sopraggiunta esigenza di dare sfogo alla mia fantasia e sono riuscita a farlo grazie al mio papà che mi ha insegnato la volontà e la costanza di scrivere e alla mia mamma che, con il suo aiuto, mi ha regalato il tempo per realizzare questo sogno. Il libro è dedicato a loro che ora sono al di là delle nuvole.

Il mio hobby per il disegno e la pittura mi ha portato a collaborare con Francesca Tomasini, illustrando alcune sue poesie pubblicate su Amazon a febbraio 2021 nella “Raccolta di poesie Blu”.

Un’altra passione è la musica: mi piace ascoltarla e mi lascio ispirare da lei, tanto che nei miei romanzi non manca mai una play list.

Sono una lettrice in prevalenza di romanzi d’amore e di questo genere ho iniziato ad apprezzare, da principio, autori famosi (Kathleen E. Woodiwiss, Nicholas Sparks, Sveva Casati Modignani…) fino ad arrivare, oggi, a leggere autori e autrici emergenti, contemporanei sia italiani (Felicia Kingsley, Anna Premoli, Silvia Avallone, …) che stranieri (Nicolas Barreau, Ali McNamara…), nonché romanzi auto pubblicati (Amabile Giusti, Virginia Dellamore…). Per essere sincera, colui che mi ha appassionato maggiormente e che per primo mi ha portato nel fantastico mondo della lettura è Ken Follett; scrittore non romantico ma di magistrale bravura, di cui ho letto quasi tutti i romanzi. 

Oggi continuo a lavorare come impiegata part-time, faccio la mamma, ascolto musica, leggo, scrivo e dipingo.


 

PRESENTAZIONE

Il romanzo nasce dall’idea di raccontare una storia d’amore che muove i primi passi in un contesto frivolo e leggero come quello dei reality per poi indagare come il rapporto possa ripercuotersi nella vita reale.

Dai sogni di gloria e di successo fondati sul puro desiderio di divertimento e di ricchezza si passerà a dover affrontare scelte importanti che faranno capire ai protagonisti quali sono i veri valori della vita: l’amore e la famiglia.

È una storia attuale che si rifà a situazioni reali, tipiche della nostra società, ma che si complica in circostanze romanzate dai risvolti inaspettati.

È una favola moderna in cui il principe è un affascinante ragazzo, appena laureato in architettura, che sogna di recitare e Cenerentola è una bellissima ballerina che, dopo essere stata un’insignificante collegiale e aver fatto la badante, sfonderà nel mondo dello spettacolo.

È un romanzo adatto a un pubblico di tutte le età e che, quindi, per argomenti e stile narrativo, può essere letto sia da adolescenti che da adulti.

 

TRAMA

Gioia, una giovane ballerina di pole dance, si innamora di Maurizio, un affascinante disegnatore di fumetti che vuole diventare un attore. Con lui vivrà una passione travolgente, mentre sarà lanciata con successo nel mondo dello spettacolo; ben presto, però, si ritroverà a dover lottare per conquistare l'amore di Maurizio, a dover assistere al naufragio di un'importante amicizia e a dover risolvere problemi familiari, oltre che a elaborare dolorosi lutti.

Sullo sfondo della storia d’amore di Gioia e Maurizio si muove un personaggio enigmatico: il Generale William Bundì. Uomo freddo e cinico, Bundì rimane nell’ombra a manovrare i fili della vita di Gioia, fino a quando, costretto a uscire allo scoperto, dovrà svelare le verità di un passato scomodo, un passato che ha fortemente condizionato tutta la vita della ragazza.

A Firenze, Roma e Londra, Gioia sogna di costruire la famiglia che non ha mai avuto e, ogni volta che alza lo sguardo al cielo, vede una nuvola prendere la forma di un cuore; questo perché, nonostante tutto, qualcuno veglia su di lei.

 

RECAPITI

Facebook: Debora Biancalana

Instagram: dblanabooks e dblanaart

 

 

ESTRATTO

PROLOGO

 

10 dicembre 2012

 

Il cielo era velato da uno strato di soffici nuvole bianche e, nonostante l’aria fredda e frizzante penetrasse nei polmoni come fosse ghiaccio fuso, il sole faceva capolino per rendere luminosa quella mattinata di dicembre.

Uscita dall’edificio della Rai, ferma sugli scalini davanti al grande portone d’ingresso, Gioia cercava di scacciare il senso d’inquietudine che aveva provato passando vicino all’albero di Natale riccamente addobbato, che troneggiava nello spazio antistante alla portineria.

Era appena tornata da New York e lì le luminarie, i negozi di Manhattan, la neve e i numerosi Babbo Natale con i campanacci le avevano dato un’euforia fanciullesca che non aveva mai potuto provare nei Natali della propria infanzia, molti dei quali passati in collegio con le suore. Quei pochi giorni di dicembre passati nella City le erano sembrati fiabeschi, quasi irreali. Ora, però, non si trovava più negli Stati Uniti, dove aveva trascorso sei meravigliosi mesi impegnata in un corso di danza professionale all’Accademia di Broadway; era tornata a casa e qui, da vent’anni, ogni singolo Natale della sua giovane esistenza, aveva dovuto assistere al frantumarsi delle aspettative per questa festa che per lei non era mai stata né magica né speciale.

Comunque il presente Natale avrebbe dovuto rappresentare una svolta, almeno Gioia lo sperava e intanto c’era da festeggiare il nuovo e importantissimo ingaggio.

Alzò gli occhi al cielo pensando che la sua mamma sarebbe stata orgogliosa e felice e, come al solito, quando pensava a lei guardando su verso l’infinito, una nuvola prese la forma di un cuore. Gioia sorrise commossa, avvicinò alle labbra le mani unite anch’esse per formare un cuore, e lanciò un bacio verso il cielo, poi si mosse per raggiungere l’auto parcheggiata lì vicino. Era attesa a “Palazzo Bundì”, convocata per una questione molto importante.

Venne annunciata dal maggiordomo e fatta entrare nello studio del padrone di casa.

Gioia si precipitò verso l’anziano signore, lo abbracciò stringendolo forte e sprofondando nel suo ampio torace; lui la baciò sulla fronte.

«Mi sei mancato!»

«Anche tu Gioia, non sai quanto.»

«Mi dispiace di averti lasciato solo, ma era necessario fare questo corso per avere l’abilitazione all’insegnamento della danza.»

«Lo so,» la rassicurò, «non ti preoccupare.»

Il tempo appena trascorso era stato necessario anche a lui per organizzare ciò che sarebbe accaduto da lì a poco.

Si misero seduti con la scrivania che li divideva.

«Ho dovuto anticipare di qualche giorno il mio rientro perché oggi c’è stato un incontro fra i vertici Rai e gli organizzatori del Festival di Sanremo.» Lei gli fece un grande sorriso. «Hai davanti a te la valletta della prossima edizione!»

«Oh no! Gioia!» si accigliò. «Non mi dire che hai già firmato!»

«Sì.»

Lui esasperato sollevò il viso verso il soffitto.

«Ma come mai sei così contrariato?»

«Lo sai! Ricominciamo con il circo mediatico! Pensavo che non mi sarei più dovuto preoccupare di finire sui giornali.»

«Ci sei mai finito?» chiese Gioia con una punta d’ironia.

«No, non ancora. Ma…»

«Ma anche questa volta non ci finirai! Fidati» lo rassicurò.

L’anziano signore rimase perplesso, sapeva che per un tale evento televisivo sarebbe stato impossibile sfuggire alla morbosa curiosità di certi giornalisti per la vita privata di Gioia. L’organizzazione di cui era stato capo per tanti anni avrebbe evitato solo il diffondersi dei particolari più sensibili e confidenziali mentre, questa volta, tutto il resto sarebbe senz’altro venuto a galla.

«E poi,» proseguì Gioia, «con i soldi che guadagnerò potrò finalmente realizzare il sogno di aprire una scuola di danza. Devo solo trovare la location ideale.»

«Se è per questo, ti avrei dato io tutti i soldi di cui hai bisogno e in realtà ho già pensato a un locale perfetto.»

Gioia rimase a bocca aperta, lui continuò: «Sono anni che la sala al piano disotto non viene più usata e dubito che se ne possa fare un uso migliore. Ho interpellato anche un architetto per capire la fattibilità della trasformazione.» Consegnò dei fogli alla ragazza. «Ecco il progetto.»

«Grazie,» lei lo analizzò, «io sono senza parole. Grazie!» Ci fu un momento di silenzio poi sorridendo gli fece una domanda: «Hai già iniziato i lavori?»

«No, certo che no! Sarai tu a decidere come e quando.»

«Bene, visto che prima avevo intenzione di chiederti il permesso di utilizzare la sala per un ricevimento. Posso?»

«Puoi fare quello che vuoi.» Le porse una busta chiusa. «Questo è il mio regalo di Natale per te.»

«Ma perché me lo dai oggi?» Gioia piegò la testa e lo rimproverò: «Dovevi farmela trovare sotto l’albero il giorno di Natale!»

«Lo sai che io non ci so fare. I giorni di festa mi mettono a disagio, quindi ho preferito dartelo oggi.»

In realtà, era stato spinto ad anticipare la consegna del regalo dal presentimento di ciò che sarebbe avvenuto in seguito alle rivelazioni che doveva farle quel giorno.

«Ti ho intestato il piano disotto. La sala è tua» spiegò lui.

Gioia aprì la busta con mani tremanti.

Lasciò cadere i fogli, si alzò, lo raggiunse, si sedette di lato sulle sue ginocchia e lo abbracciò baciandolo sulla guancia.

«Grazie. Allora era questa la cosa importante di cui volevi parlarmi?»

«No» rispose mutando espressione, facendola alzare e alzandosi a sua volta.

«E cos’altro? Lei non è qui? Non è venuta?» chiese timorosa. «Vuoi portarmi a Cape Town?» domandò infine speranzosa, anche se tali speranze si infransero quando notò il velo che gli era calato sul viso.

L’inquietudine provata quella mattina davanti all’albero di Natale tornò inesorabile.

«Prima parlami della festa che vuoi organizzare.»

L’anziano signore cercò di rilassarsi, voleva prendere ancora un po’ di tempo, ma i suoi occhi rimasero scuri, la fronte corrugata e la bocca seria. Gioia riconobbe il cipiglio torvo che lo aveva sempre contraddistinto nei primi momenti della loro conoscenza.

Quante cose erano cambiate da allora, lui si era trasformato così come, nel corso degli ultimi tre anni, la vita di Gioia era stata completamente stravolta.

 

2010

 

1

 

Gioia camminava lenta lungo la via del ritorno, da lì a poco sarebbe rientrata nell’accogliente casa di Teresa.

Dopo aver vissuto per diciotto anni nel collegio annesso al convento di Santa Maria a Firenze, le suore l’avevano inviata a Borgo Mario per occuparsi dell’assistenza dell’anziana signora.

Teresa era una persona molto gradevole, una simpatica signora settantacinquenne che non l’annoiava mai e che, in ogni occasione, la coinvolgeva in conversazioni acute e intelligenti. In quei mesi le aveva trasmesso tanti insegnamenti utili per affrontare la vita e per questo le voleva un gran bene, le confidava ogni cosa e aveva cominciato a considerarla una specie di nonna adottiva, affezionandosi a lei sempre più.

Le era stato fatto un regolare contratto di lavoro a tempo indeterminato come badante, che prevedeva la formula vitto e alloggio…

4 set 2021

MONIKA VENUSIA

Salve sono Monika Venusia scrittrice di romanzi d'amore. 

Vengo da Pomigliano D'arco e scrivo da quando ero piccola. In vacanza mi portavo sempre quaderni penne e libri e in ogni momento scrivevo o leggevo. Solo però da febbraio di quest'anno ho pensato di realizzare il mio desiderio di pubblicare in self tramite Amazon. Ho 44 anni i miei autori preferiti sono Danielle Steel di cui ho letto tutti i suoi libri e Kathleen Woodiwiss che ho adorato per le tematiche rosa e un po' erotiche, anche di questa autrice ho letto praticamente tutto. Leggo anche fantasy che mi piacciono molto. I miei hobby sono leggere, viaggiare, creare disegni nelle piattaforme grafiche e mi piace fare le torte. Sono sposata.

La mia ispirazione nasce da alcune tematiche che possono essere eventi che potevano andare diversamente tipo una sliding doors oppure da sogni o anche dalla mi fantasia che a volte crea immagini e un embrione che poi col tempo diventa e si sviluppa in una storia.  La scrittura è soprattutto passione e a dirla tutta mi piace moltissimo. 

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Marica un giorno nell'atelier dove lavora incontra per puro caso un modello bellissimo, un uomo che aveva visto solo su Vogue e in tv. Resta affascinata e lo saluta con entusiasmo. Quando stupito lui si gira e la saluta lei resta senza fiato. Praticamente è perfetto, alto muscoloso bruno almeno un metro e novanta e sembra un leopardo con occhi penetranti e sorriso perfetto. Che pettorali, che corpo. Così una ragazzina innocente che non si era mai eccitata comincia a sentire delle sensazioni mai sentite. Decide così di conoscerlo pur restando del parere che lei è solo una ragazzina semplice e anche non bella mentre lui è perfetto. Deve stare con i perfetti come lo è lui così cerca solo amicizia, ma le cose cambieranno ben presto. Difatti comincia a provare dei sentimenti molto forti per Robin poco dopo la loro conoscenza, non può fare a meno di lui ricambiata. Robin, uomo più grande, uomo navigato, drogato, alcolizzato, puttaniere, abituato alle orge, cosa nasconde? Tendenzialmente solo affamato di amore come uno spettatore che guarda una vetrina ma che sa che non può andare li dentro, non appena la incontra viene affascinato dalla sua ingenuità e comincia a provare una forte brama che gli darà l'input per una difficile risalita da suo inferno, cercando di crederci, ma sapendo che sarebbe stato inutile.
Sa che un uomo che appartiene all'inferno resterà sempre e solo li e non potrà mai raggiungere il paradiso dove di certo lei viveva. Una vita tranquilla non l'aveva mai avuta e per cui non l'aveva nemmeno mai desiderata essendo abituato al potere e alla ricchezza sfrenata. Quando gli occhi di quella ragazzina avevano incontrato i suoi non aveva avuto più forza per negare i suoi sentimenti, la amava con tutta la sua anima nera e sarebbe stato così per sempre. Non era il suo tipo, in quanto di norma faceva sesso con donne o uomini bellissimi ma era la luce che riscaldava la sua anima e il suo cuore freddo e solo, Sapeva che lei viveva in un altro mondo e che era anche parecchio più piccola di lui ma on gli importava lei era la ragazza che l'avrebbe salvato e soprattutto la donna che sarebbe diventata sarebbe stata sua senza nessuno che gliel'avrebbe tolta neanche il suo migliore amico cresciuto con lei, un bravo ragazzo che faceva anche lui il modello.

ESTRATTO:

Marco era in macchina e pensava ad un sacco di cose, era giusto essere eternamente secondo? Lui era sempre stato la seconda scelta, era giusto fare finta di nulla e continuare così, facendo finta che lei lo mettesse al primo posto? Così nascondeva la testa sotto la sabbia. L'aveva fatto prima ma adesso non c'è ne era bisogno. Lui anche se l'amava follemente, desiderava ardentemente essere al primo posto, nel suo cuore. Se avesse dovuto soffrire, così sarebbe stato. Erano tanti i pensieri che gli arrovellavano la testa e davvero era molto stanco, sperava che quella sera gli avrebbe fatto cambiare idea, sulla sua conclusione. Marica nella realtà delle cose, non era mai stata solo sua ma sempre metà sua. L'altra metà era sempre stata di Robin, quando era morto ma l'avrebbe conquistata, sarebbe riuscito ad essere la sua prima scelta ed unica ma così non sarebbe stato possibile. Lui era vivo e si vedevano. Non voleva pensarci ma non riusciva a fare altrimenti. Intanto che pensava ascoltava la sua musica preferita alla radio. Era stanco, sperava che andasse tutto bene, non come lui prevedeva, lo sperava davvero. Anche se non si era mai sbagliato.

Qualche minuto dopo parcheggiò e scese dalla macchina, chissà cosa aveva fatto quella sera. Sorrise, seppure con un po' di malinconia, era inutile credere a delle cose che non sarebbero mai accadute, anche se si era combattuto estenuamente per farcela.

Aprì la porta e poco dopo sorrise come uno scemo. La sua piccola donna era in négligé bianco e scollato, seduta sul divano e lo stava aspettando con un ricco sorriso.

Non appena lo vide, scese dal divano e corse verso di lui, saltandogli addosso facendolo ridere felice. Si baciarono, mentre lui la stringeva alla vita girando per un po' in tondo, per poi metterla giù.

"Che hai preparato piccola?"

" I tuoi piatti preferiti ed una bellissima serata, ma dimmi sei stanco?"
Lui la fissò e disse:
"Sì, delle volte anche molto".
"Dai vieni che stasera ti coccolo tutto il tempo".
Lo prese per mano e assieme andarono verso la tavola.
Lei andò verso le pietanze che riscaldò un po' alla volta, per poi metterle a tavola.

Lui invece stava fissando tutto quello che lei aveva fatto. Davvero stupefacente, perché il suo cuore non smetteva per una buona volta di battere così tanto per lei?

Non voleva credere che quello fosse il suo sogno che diventava realtà, perché lui invece pensava che fosse solo la fine di una storia che era durata anche troppo. Non voleva più illudersi era inutile. Aveva già capito e deciso come fare ma voleva godersi la serata, per poi fare quello che avrebbe dovuto fare già tempo prima.

Così la prese tra le braccia, dopo che lei aveva messo tutto in tavola e dopo averla coccolata e baciata con tenerezza, sul viso, cominciarono a mangiare. In realtà lui se l'era presa in braccio e tenendola stretta, mangiava con l'altra mano, anzi ridendo dolcemente un boccone a lui e uno a lei. Era da tempo che non si dedicavano così tanto l'uno all'altro.

Lei mentre mangiava sulle sue gambe, sentiva la sua eccitazione e si sentiva fortemente emozionata, ma anche malinconica, una sensazione che non voleva andarsene via. Sapeva che la sua storia sarebbe finita, non aveva il coraggio, ma lo sapeva, eppure era felice, quella sera con lui. Perché non aveva funzionato? Perché non era riuscita a metterlo al primo posto? Eppure lei lo amava a modo suo.

Coccolarla era delizioso, gli era sempre piaciuto, per cui imboccarla, per lui era fantastico, soprattutto il pezzetto di brasato con le patate e l'insalata. Vedere quella bocca che prendeva il boccone e lo metteva in bocca, era per lui una cosa come di protezione. Lui le dava amore e nello stesso tempo, lo prendeva. Non poteva esserci di meglio. Chissà poi pur eccitato all'inverosimile, non pensava al sesso ma al modo più tenero per stare con lei. Quella sera prima di andare a letto, avrebbero visto la tv accoccolati sul divano, forse la saga di Twilight intera, parecchie ore della notte, la loro saga preferita. E poi avrebbero fatto l'amore, affondare dentro di lei era una cosa che lo completava che lo faceva sentire felice come non mai, però per lui fondamentalmente era starle accanto, proteggerla e amarla, come aveva sempre desiderato.

Difatti dopo il dessert si guardarono negli occhi e entrambi dissero Twilight, e andarono verso il divano accendendo il pc e cominciando la loro visione, abbracciati sprigionando calore, stretti stretti, lui steso e lei su di lui, col pc sul tavolino. Fu una notte piena di risate.

La mattina dopo, lui decise di andar via. Voleva ricordarla così, felice e spensierata. Avevano trascorso una notte splendida, prima con la tv e poi facendo l'amore. Aveva fatto del suo meglio, ma adesso doveva finirla. Il suo tempo con lei era finito. Non le avrebbe lasciato neanche un biglietto. Quando se la sarebbe sentita, allora sarebbe tornato.


Bryan e Sarah, un incontro improvviso in una terra straniera, un'attrazione immediata, un appuntamento mancato e poi ritrovarsi dopo 6 anni per puro caso. Cosa succederà? Lui non sa che lei ha sofferto moltissimo, non sa che seppur per un solo appuntamento si era innamorata follemente e che avrebbe voluto instaurare un rapporto con lui. Aveva avuto paura ma si era lasciata andare , lei che non lo faceva mai, proprio mai. Da sempre chiamata timida dalle sue amiche. Da sempre sostenuta da una amica speciale anche nei momenti in cui soffre di più e che pensa di non riuscire a farcela . Eppure anche se con fatica si riprende. Riesce a sopravvivere, riesce ad andare avanti. La cicatrice però sanguina ancora anche quando si fidanza con Francesco uomo serio che vuole sposarla. Cosa ne sa il mondo di quello che lei ha vissuto a causa di quella cicatrice che si porta anche sul corpo? Che si porta anche sui polsi? Lui non potrà mai sapere il cumulo di agonia sofferenza che ha provato e che le ha portato ad una nuova rinascita. Una donna che pensa al futuro con il cuore certo ma soprattutto che costruisce tutto gradino per gradino in modo da soffrire di meno. Bryan non appena la rivede al pub dove si incontrano rimane nuovamente abbagliato da quella donna stupenda che a causa della sorella aveva dovuto abbandonare. Aveva sofferto moltissimo perché lui il bad boy, uomo dalle mille avventure si sarebbe voluto mettere seriamente con quella piccola ragazza incontrata per caso e mai dimenticata. Lei non vuole più soffrire e testardamente desidera continuare la sua vita abitudinaria con il suo fidanzato anche se poi tutto crollerà come cenere. Testardamente Bryan diventerà suo amico pur di ricominciare con lei e poi successivamente combatterà per lei, perché solo lei è la sua metà, la donna che lo completerà. Fino ad ora aveva avuto solo avventure e andava bene così. Adesso non vedeva che lei in ogni momento della sua vita. Sarebbe diventato l'uomo per lei, l'uomo che nella vita non era mai stato.

ESTRATTO:

Trafelatissimo Bryan era uscito dal lavoro ormai erano quasi le diciotto, stava correndo, desiderava arrivare alla macchina per non trovare eccessivo traffico, nel tornare all' albergo, quando improvvisamente vide una ragazza che dava dei volantini. Di norma non si fermava mai, aveva sempre da fare e pochissimo tempo, ma decise di osservarla, era davvero bella, bruna, con una coda, occhi sembravano nocciola, ma non riusciva a vederli da dove stava, aveva un bel corpo, vestiva molto semplicemente. A lui piaceva. Desiderava conoscerla. Quella sacca che aveva sulla spalla doveva essere pesante, vedeva l'impegno che ci stava mettendo. All' improvviso si trovò vicino a lei a guardarla. Si erano nocciola, ma c'era anche un po' di verde. Era davvero bella, piccolina rispetto a lui, ma continuava ad esserne affascinato. Di certo non era né polacca, né americana. Rimase a guardarla, aveva la pelle bianca ed era davvero delicata. Poi fece caso al fatto che lei gli stava porgendo un volantino, ma lui fece cenno di no con la testa e poi disse:

"Io parlo 6 lingue, quale preferisci? Francese, inglese, tedesco, cinese, giapponese, spagnolo".
Lei lo stava guardando, era davvero altissimo e bellissimo, davvero voleva conoscerla. Non gli interessavano i volantini. Così lo fissò e mormorò:
"Italian?"
Lui la fissò e le sorrise, poi negò e lei mormorò:
"English".
Così disse tutto contento:
"Ciao sono Bryan Michell, tu come ti chiami?"
"Sarah Abregal".
Brava Sarah, pensava lei, stai rispondendo, qualcosa ti ricordi.
"Io sono canadese e sono ingegnere".
Lei lo fissò capendo ma non sapendo rispondere, poi alla fine rispose aggrottando un po' le sopracciglia e pensandoci su.
"Io sono rappresentante farmaceutica e vengo dall'Italia".
"Quanti anni hai? Io 26" disse lui.
Questa volta proprio non ricordava, così incominciò a dire:
"22" poi cominciò ad aggrottare le sopracciglia e a pensare, quando lui disse:
"AAAHHHHHhh"
come a dire che aveva capito e lei nello stesso tempo disse finalmente
"anni"
"Che ne dici se ci vedessimo qui più tardi dopo il lavoro?" disse lui.

Quella ragazza era davvero simpatica, non solo bella. Cercava di parlare con lui, anche se si vedeva che non era pratica né a parlare con i ragazzi, doveva essere un tipo serio, né con le lingue. Beh si sarebbero arrangiati, ma a lui avrebbe fatto davvero molto piacere conoscerla. Non aveva mai avuto problemi con le donne, loro erano attratte da lui e lui non le disdegnava. Era un uomo e il sesso a lui piaceva molto e le donne a lui piacevano molto, ma quella ragazza nella sua semplicità lo aveva rapito. E non desiderava portarsela a letto, voleva conoscerla, anche se magari lei avrebbe avuto paura, senza sapere la lingua e in una terra diversa, con uno sconosciuto.

Stranamente aveva capito quello che lui le aveva chiesto, ma non rispose subito, uno perché non sapeva che dirgli, lei era sola in terra straniera, non sapeva nessuna lingua, e avrebbe dovuto uscire con un ragazzo straniero, appena conosciuto. Se si fosse persa? Se fosse stata violentata? Non avrebbe potuto chiamare nessuno, come avrebbe fatto? Però sarebbe stato bello se fossero stati insieme nel bar del suo albergo, protetta dalle sue colleghe e dal suo capo, ma come poteva dirglielo? Sarebbe stata capace di farglielo capire? Poi anche se si fossero conosciuti meglio, lui sarebbe tornato in Canada e lei a Napoli, che senso avrebbe avuto? Le amiche a Napoli, le dicevano sempre che era troppo seria e che doveva divertirsi un po', che male c'era se avesse accettato solo per quella sera?

La stava osservando e capiva quello che lei provava. Come se riuscisse a vedere le rotelle dei suoi pensieri, rimase lì, anche se fino a qualche minuto prima desiderava solo tornare in camera e fare una doccia. Ora voleva invece una risposta affermativa da quella ragazza.

Alla fine decise di accettare, anche se era titubante così prese dalla tasca l'indirizzo dell' hotel dove dormiva e lo chiamò:
"Bryan" afferrandolo per la manica.
Lui si girò verso di lei e lei gli fece vedere un foglio dove c'era scritto l'indirizzo dell' hotel. Cercò di capire.
Lei rispose:
"Stasera al mio albergo, alle 21, fuori. Ok?"
Bryan era contentissimo, aveva detto di si, anche se davanti al suo albergo. Forse voleva sentirsi sicura. Lì lo era. Anche se lui voleva solo conoscerla meglio. Capiva che sarebbero tornati presto a vivere nelle loro città e capiva che lei aveva un fondo di paura.
Lui annuì e poi disse:
"Ok, alle 21".
Poi scappò, non vedeva l'ora di ritornare lì per le 21 e vederla ma desiderava fare una doccia.