6 nov 2021

RECENSIONE: - LA PASSIONE DEL DUCA - OLIVIA DRAKE

 


LA PASSIONE DEL DUCA
Olivia Drake

Improbabili duchesse 1
Inghilterra, inizi '800
Dopo essersi dedicata alla propria famiglia per anni, Abigail Linton, figlia di un gentiluomo di campagna, si fa assumere come istitutrice di Lady Gwendolyn, la sorella minore dell'affascinante Duca di Rothwell, suo grande amore di gioventù. Tempo addietro lui era partito per Londra, spezzandole il cuore, e da allora conduce una vita da libertino. Ma inaspettatamente, dopo un'assenza di quindici anni, Max si ripresenta nella propria tenuta con un gruppo di amici dissoluti. Nonostante l'iniziale sconcerto nel rivedersi, sotto le braci tra i due cova ancora il fuoco di un'intensa passione. Assediati da intrighi e gelosie, riusciranno l'indipendente zitella e lo spregiudicato duca a cogliere questa seconda possibilità di vivere il loro travolgente amore?

La passione del duca è il primo romanzo della serie Historical Romance Unlikely Duchesses chiamata così perché le donne protagoniste appartengono a una condizione sociale/economica che le rende quasi impossibile per loro diventare duchesse.

Siamo in campagna inizi ‘800. Abigail Linton è una ragazza che sta per compiere 30 anni, appartiene alla piccola nobiltà ed è stufa di essere “sfruttata” dai propri fratelli (si è dovuta occupare dei due genitori fino alla loro morte, non ha mai potuto debuttare e adesso se la litigano per averla come aiuto in casa come se lei non avesse voce in capitolo). Decide così di proporsi come istitutrice per Lady Gwendolyn, sorella del Duca di Rothwell, suo grande amore e vicino di casa. È convinta che sarà impossibile incontrare il duca visto che non mette piede in quella tenuta da 15 anni peccato che un piccolo imprevisto costringe il Duca e alcuni suoi ospiti a soggiornare proprio lì. 
Devo ammettere che mi piacciono i romanzi rosa con le seconde opportunità per la coppia protagonista e questo in particolare parte molto bene e ha una bella premessa, ma poi subisce un calo. Resta una storia carina ma ci sono punti in cui annoia un po’. Probabilmente perché alcuni concetti vengono ripetuti più e più volte e perché ritrovi i soliti cliché ma senza un’evoluzione.
Il personaggio di Abigail spicca molto di più con la sua iniziale tendenza a farsi “sfruttare” dai parenti per poi vederla determinata ma restando pacata. Il duca, invece, è un personaggio senza quel guizzo che lo renda memorabile. Crede che l’amore lo faccia sembrare un debole e quindi è deciso a non sposarsi e a continuare una vita di dissolutezze a Londra. Nonostante sia un duca, è parecchio permissivo con chi è di rango inferiore.
Storia d’amore carina ma sinceramente mi aspettavo che come coppia mi trasmettesse un po’ più di coinvolgimento emotivo, invece resta tutto molto tiepido. Probabilmente non ha aiutato nemmeno che i due protagonisti avessero 15 e 16 anni quando si sono giurati amore per la prima volta, quindi si fa un po’ fatica a credere in un vero e proprio attaccamento tra i due nel passato.  
Complimenti alla narratrice dell’audiobook che potete trovare su Audible.

RECENSIONE: - I VIZI PRIVATI DEL CONTE - SCARLETT PECKHAM

 


I VIZI PRIVATI DEL CONTE
Scarlett Peckham

I segreti di Charlotte Street 2
Inghilterra, 1754
Quando Lady Constance Stonewell rovina il buon nome di Julian Haywood, Conte di Apthorp, diffondendo un pettegolezzo scandaloso, l'unica soluzione che intravede per riparare al male fatto è offrirgli la sua molto onorevole mano, o meglio, un finto fidanzamento che metta a tacere le malelingue. E pazienza se Julian è considerato il nobile più noioso d'Inghilterra. Dietro la facciata bellissima e imperturbabile lui però nasconde più di un segreto. Intanto è innamorato da sempre dell'esuberante lady, e poi frequenta un certo club privato con il nome di Master Damian. A poco a poco, Constance intuisce la natura ambigua e peccaminosa di Julian, e l'attrazione che scopre di provare per quel mondo conturbante la spinge a trasformare la finzione in un'eccitante realtà.

I vizi privati del conte è il secondo volume della serie The Secrets of Charlotte Street, chiamata così per il nome della strada dove è situato il club segreto a cui sono legati i protagonisti maschili. I libri possono essere letti anche singolarmente nonostante i personaggi dei libri precedenti o successivi compaiono come secondari.
Siamo in Inghilterra nel 1754, a Londra esiste un club segreto dove membri dell’alta società (sia uomini che donne) possono indulgere in piaceri senza essere giudicati per le loro eccentricità sotto le lenzuola, Lady Constance ricca dama dell’alta società e sorella di un duca (protagonista del libro precedente) senza volerlo viene pubblicata una sua poesia in rima su un giornale scandalistico in cui viene dichiarato che Julian Haywood, Conte di Apthorp è un cliente di quel club. Lo scandalo è così grande, che Julian perde l’appoggio per una legge che gli avrebbe permesso di recuperare le sue fortune (Julian è assediato dai creditori per i debiti del padre, vive in una casa fatiscente e sua madre e sua sorella sono costrette a vivere in campagna in gravi ristrettezze economiche). Constance presa dal rimorso, decide di presentarsi a casa di Julian, di raccontargli tutto e proporgli un finto fidanzamento per fargli approvare la legge e ristabilire il suo onore. Constance però non sa che Julian è segretamente innamorato di lei da anni ma non si è mai dichiarato perché non si reputa alla sua altezza. Dopo aver scoperto quello che ha fatto, Julian si rende conto che forse si è innamorato della persona sbagliata.
Le vicende sono raccontate dal punto di vista di entrambi anche se quello femminile è il predominante. È sicuramente una storia insolita e piacevole da leggere anche se mi aspettavo di più.
Probabilmente vista la base da cui parte il romanzo, ci si aspetta qualcosa di molto più sensuale e trasgressivo invece è molto soft e il club resta molto sullo sfondo. La trama presenta troppa carne al fuoco.
E poi i protagonisti, il personaggio femminile sicuramente non spicca per grande simpatia e non cresce mai. È stravagante, un’impicciona, saccente, non si preoccupa mai delle conseguenze delle sue azioni e sa di poter manipolare tutti ma è anche vero che nasconde una grande solitudine e una fragilità. Purtroppo mi aspettavo che in qualche modo si rendesse conto dei suoi sbagli e ne fosse davvero dispiaciuta ma non è così. Anche nella parte finale, quando Julian l’accusa ingiustamente, penso che Constance avrebbe dovuto riflettere un po’ sul suo comportamento. Julian, invece mi è piaciuto anche se ha una personalità molto più pacata e austera rispetto a Constance.
Complimenti alla narratrice dell’audiobook che potete trovare su Audible.

RECENSIONE: - PERCY JACKSON E GLI DEI DELL'OLIMPO. LO SCONTRO FINALE - RICK RIORDAN

 


PERCY JACKSON E GLI DEI DELL'OLIMPO
LO SCONTRO FINALE
Rick Riordan

Al Campo Mezzosangue Percy Jackson e gli altri semidei si stanno preparando per la battaglia contro i Titani. Le armate di Crono sembrano invulnerabili, e ora che una misteriosa spia si nasconde tra i ragazzi del campo, il Signore del Tempo e il suo seguito sono più che mai vicini alla vittoria. Percy e i suoi amici dovranno riconciliare i divini Zeus, Ade e Poseidone, divisi da una millenaria rivalità, e convincerli a unire le forze.

Percy Jackson e lo scontro finale è il quinto e ultimo volume di questa prima serie urban fantasy per ragazzi che vede protagonista Percy Jackson, un ragazzo che dopo aver scoperto di essere il figlio di Poseidone e che il suo amico Luke ha intenzione di distruggere gli dei dell’Olimpo grazie a Cronos.
Le vicende sono raccontate solo attraverso il punto di vista di Percy (in prima persona) con uno stile ironico, semplice e coinvolgente. Il protagonista risulta un personaggio davvero credibile e suscita immediata simpatia nel lettore.
La serie è composta da 5 volumi e vanno letti nel loro ordine di pubblicazione perché tutto ruota attorno a Percy e il suo destino. Ogni volume però ha anche un’impresa che si conclude tranne questo volume che invece ruota tutto attorno allo scontro finale.
La serie, per alcuni aspetti ricorda quella di Harry Potter ma allo stesso tempo è davvero originale.
Nonostante sia pensata per ragazzi tra gli 11 e 15 anni, trovo che possa piacere anche agli adulti se si ha voglia di qualcosa di molto leggero.
Una storia originale che riesce a catturarti sin dalle prime pagine senza mai annoiarti anche grazie alla scorrevolezza.
Ma cosa più affascinante e innovativa è l’idea degli dei dell’Olimpo e in generale dei miti greci rivisitati in chiave moderna.
Denso d’azione, molto coinvolgente e bei colpi di scena soprattutto nella seconda parte del romanzo che si concentra sulla lunga battaglia tra Cronos, Percy e i suoi amici.
Quasi tutti i personaggi (Percy per primo) hanno sicuramente avuto una bella evoluzione e crescita. 
Degna conclusione e azzeccata l’idea di una nuova grande profezia nel finale.
Una serie che sa intrattenere e lanciare messaggi positivi ma se proprio devo trovare un difetto è che probabilmente ci sono delle descrizioni di alcuni eventi che, secondo me, risultano poco coinvolgenti e approfonditi.
Consigliato a chi cerca una lettura leggera, divertente e ha sete di avventura.

RECENSIONE: - ERI SEMPRE TU - BRENNA AUBREY

 


ERI SEMPRE TU
Brenna Aubrey

Michaela
Il tempismo non è mai stato dalla nostra parte. Ho sempre avuto una silenziosa cotta per Jeremy, fin dal penultimo anno delle superiori. Tutte le volte che ci avvicinavamo succedeva qualcosa che ci allontanava di nuovo. Se avessi potuto esprimere un desiderio per questo Natale, sarebbe stato quello di avere una chance con lui.

Jeremy
Lei è la sorellina del mio miglior amico e ho desiderato assaggiare quelle dolci labbra fin da quando eravamo alle superiori. Ogni volta che speravo di poter avere quella chance, finivamo inspiegabilmente per frequentare un’altra persona.

Questa è una novella con un lieto fine. I personaggi esistono nello stesso mondo della serie Manipolare il sistema di Brenna Aubrey, ma non è necessario averla letta per apprezzare questa storia.

Si tratta di una novella che appartiene alla serie Contemporary Romance Manipolare il Sistema e andrebbe letta prima del romanzo Prendere o Lasciare ma può essere letta anche singolarmente visto che i protagonisti principali sono Michaela e Jeremy (quest’ultimo sta concorrendo per la stessa promozione di Lucas).
Ammetto di avere qualche difficoltà con le novelle che raccontano di una coppia senza un romanzo a loro dedicato perché a causa della brevità tutto avviene molto velocemente e non è facile lasciarsi coinvolgere pienamente dalla loro storia d’amore.
Però capisco che forse i due personaggi erano troppo marginali e con un background abbastanza normale rispetto ai protagonisti dei romanzi della serie.
Le vicende sono raccontate attraverso i due punti di vista dei due protagonisti. La storia è molto semplice e lineare: Michaela e Jeremy si conoscono dall’infanzia, lei è la sorella del suo migliore amico. Sono sempre stati inseparabili e a un certo punto entrambi iniziano a provare qualcosa l’uno per l’altra. Purtroppo non hanno mai potuto esplorare davvero i loro sentimenti perché succedeva sempre qualcosa a tenerli separati fino a quando non si ritrovano a partecipare a una vacanza in montagna durante il periodo natalizio con altri dipendenti della Draco.
L’idea di due amici da sempre innamorati ma senza mai dichiararsi non è originale ma sempre piacevole vedere come un’autrice affronta il tema, peccato però per la caratterizzazione dei due protagonisti perché si presuppone che siano adulti ma dai comportamenti sembrano due adolescenti.
Lettura carina, leggera e piacevole ma preferisco i romanzi.

2 nov 2021

D.B.LANA

 

D.B.Lana è l’abbreviazione di Debora Biancalana.

Sono nata a Perugia, ho conseguito la maturità scientifica e poi mi sono laureata in Economia e Commercio.

Dopo aver lavorato per tredici anni nel settore contabile - amministrativo in varie aziende e studi commerciali, nel 2011, ho lasciato il lavoro per occuparmi dei miei tre figli. In quell’anno ho iniziato a scrivere questo primo romanzo, terminato nel 2014 e poi auto pubblicato su Amazon a dicembre 2020.

Ho iniziato a scrivere per una sopraggiunta esigenza di dare sfogo alla mia fantasia e sono riuscita a farlo grazie al mio papà che mi ha insegnato la volontà e la costanza di scrivere e alla mia mamma che, con il suo aiuto, mi ha regalato il tempo per realizzare questo sogno. Il libro è dedicato a loro che ora sono al di là delle nuvole.

Il mio hobby per il disegno e la pittura mi ha portato a collaborare con Francesca Tomasini, illustrando alcune sue poesie pubblicate su Amazon a febbraio 2021 nella “Raccolta di poesie Blu”.

Un’altra passione è la musica: mi piace ascoltarla e mi lascio ispirare da lei, tanto che nei miei romanzi non manca mai una play list.

Sono una lettrice in prevalenza di romanzi d’amore e di questo genere ho iniziato ad apprezzare, da principio, autori famosi (Kathleen E. Woodiwiss, Nicholas Sparks, Sveva Casati Modignani…) fino ad arrivare, oggi, a leggere autori e autrici emergenti, contemporanei sia italiani (Felicia Kingsley, Anna Premoli, Silvia Avallone, …) che stranieri (Nicolas Barreau, Ali McNamara…), nonché romanzi auto pubblicati (Amabile Giusti, Virginia Dellamore…). Per essere sincera, colui che mi ha appassionato maggiormente e che per primo mi ha portato nel fantastico mondo della lettura è Ken Follett; scrittore non romantico ma di magistrale bravura, di cui ho letto quasi tutti i romanzi. 

Oggi continuo a lavorare come impiegata part-time, faccio la mamma, ascolto musica, leggo, scrivo e dipingo.


 

PRESENTAZIONE

Il romanzo nasce dall’idea di raccontare una storia d’amore che muove i primi passi in un contesto frivolo e leggero come quello dei reality per poi indagare come il rapporto possa ripercuotersi nella vita reale.

Dai sogni di gloria e di successo fondati sul puro desiderio di divertimento e di ricchezza si passerà a dover affrontare scelte importanti che faranno capire ai protagonisti quali sono i veri valori della vita: l’amore e la famiglia.

È una storia attuale che si rifà a situazioni reali, tipiche della nostra società, ma che si complica in circostanze romanzate dai risvolti inaspettati.

È una favola moderna in cui il principe è un affascinante ragazzo, appena laureato in architettura, che sogna di recitare e Cenerentola è una bellissima ballerina che, dopo essere stata un’insignificante collegiale e aver fatto la badante, sfonderà nel mondo dello spettacolo.

È un romanzo adatto a un pubblico di tutte le età e che, quindi, per argomenti e stile narrativo, può essere letto sia da adolescenti che da adulti.

 

TRAMA

Gioia, una giovane ballerina di pole dance, si innamora di Maurizio, un affascinante disegnatore di fumetti che vuole diventare un attore. Con lui vivrà una passione travolgente, mentre sarà lanciata con successo nel mondo dello spettacolo; ben presto, però, si ritroverà a dover lottare per conquistare l'amore di Maurizio, a dover assistere al naufragio di un'importante amicizia e a dover risolvere problemi familiari, oltre che a elaborare dolorosi lutti.

Sullo sfondo della storia d’amore di Gioia e Maurizio si muove un personaggio enigmatico: il Generale William Bundì. Uomo freddo e cinico, Bundì rimane nell’ombra a manovrare i fili della vita di Gioia, fino a quando, costretto a uscire allo scoperto, dovrà svelare le verità di un passato scomodo, un passato che ha fortemente condizionato tutta la vita della ragazza.

A Firenze, Roma e Londra, Gioia sogna di costruire la famiglia che non ha mai avuto e, ogni volta che alza lo sguardo al cielo, vede una nuvola prendere la forma di un cuore; questo perché, nonostante tutto, qualcuno veglia su di lei.

 

RECAPITI

Facebook: Debora Biancalana

Instagram: dblanabooks e dblanaart

 

 

ESTRATTO

PROLOGO

 

10 dicembre 2012

 

Il cielo era velato da uno strato di soffici nuvole bianche e, nonostante l’aria fredda e frizzante penetrasse nei polmoni come fosse ghiaccio fuso, il sole faceva capolino per rendere luminosa quella mattinata di dicembre.

Uscita dall’edificio della Rai, ferma sugli scalini davanti al grande portone d’ingresso, Gioia cercava di scacciare il senso d’inquietudine che aveva provato passando vicino all’albero di Natale riccamente addobbato, che troneggiava nello spazio antistante alla portineria.

Era appena tornata da New York e lì le luminarie, i negozi di Manhattan, la neve e i numerosi Babbo Natale con i campanacci le avevano dato un’euforia fanciullesca che non aveva mai potuto provare nei Natali della propria infanzia, molti dei quali passati in collegio con le suore. Quei pochi giorni di dicembre passati nella City le erano sembrati fiabeschi, quasi irreali. Ora, però, non si trovava più negli Stati Uniti, dove aveva trascorso sei meravigliosi mesi impegnata in un corso di danza professionale all’Accademia di Broadway; era tornata a casa e qui, da vent’anni, ogni singolo Natale della sua giovane esistenza, aveva dovuto assistere al frantumarsi delle aspettative per questa festa che per lei non era mai stata né magica né speciale.

Comunque il presente Natale avrebbe dovuto rappresentare una svolta, almeno Gioia lo sperava e intanto c’era da festeggiare il nuovo e importantissimo ingaggio.

Alzò gli occhi al cielo pensando che la sua mamma sarebbe stata orgogliosa e felice e, come al solito, quando pensava a lei guardando su verso l’infinito, una nuvola prese la forma di un cuore. Gioia sorrise commossa, avvicinò alle labbra le mani unite anch’esse per formare un cuore, e lanciò un bacio verso il cielo, poi si mosse per raggiungere l’auto parcheggiata lì vicino. Era attesa a “Palazzo Bundì”, convocata per una questione molto importante.

Venne annunciata dal maggiordomo e fatta entrare nello studio del padrone di casa.

Gioia si precipitò verso l’anziano signore, lo abbracciò stringendolo forte e sprofondando nel suo ampio torace; lui la baciò sulla fronte.

«Mi sei mancato!»

«Anche tu Gioia, non sai quanto.»

«Mi dispiace di averti lasciato solo, ma era necessario fare questo corso per avere l’abilitazione all’insegnamento della danza.»

«Lo so,» la rassicurò, «non ti preoccupare.»

Il tempo appena trascorso era stato necessario anche a lui per organizzare ciò che sarebbe accaduto da lì a poco.

Si misero seduti con la scrivania che li divideva.

«Ho dovuto anticipare di qualche giorno il mio rientro perché oggi c’è stato un incontro fra i vertici Rai e gli organizzatori del Festival di Sanremo.» Lei gli fece un grande sorriso. «Hai davanti a te la valletta della prossima edizione!»

«Oh no! Gioia!» si accigliò. «Non mi dire che hai già firmato!»

«Sì.»

Lui esasperato sollevò il viso verso il soffitto.

«Ma come mai sei così contrariato?»

«Lo sai! Ricominciamo con il circo mediatico! Pensavo che non mi sarei più dovuto preoccupare di finire sui giornali.»

«Ci sei mai finito?» chiese Gioia con una punta d’ironia.

«No, non ancora. Ma…»

«Ma anche questa volta non ci finirai! Fidati» lo rassicurò.

L’anziano signore rimase perplesso, sapeva che per un tale evento televisivo sarebbe stato impossibile sfuggire alla morbosa curiosità di certi giornalisti per la vita privata di Gioia. L’organizzazione di cui era stato capo per tanti anni avrebbe evitato solo il diffondersi dei particolari più sensibili e confidenziali mentre, questa volta, tutto il resto sarebbe senz’altro venuto a galla.

«E poi,» proseguì Gioia, «con i soldi che guadagnerò potrò finalmente realizzare il sogno di aprire una scuola di danza. Devo solo trovare la location ideale.»

«Se è per questo, ti avrei dato io tutti i soldi di cui hai bisogno e in realtà ho già pensato a un locale perfetto.»

Gioia rimase a bocca aperta, lui continuò: «Sono anni che la sala al piano disotto non viene più usata e dubito che se ne possa fare un uso migliore. Ho interpellato anche un architetto per capire la fattibilità della trasformazione.» Consegnò dei fogli alla ragazza. «Ecco il progetto.»

«Grazie,» lei lo analizzò, «io sono senza parole. Grazie!» Ci fu un momento di silenzio poi sorridendo gli fece una domanda: «Hai già iniziato i lavori?»

«No, certo che no! Sarai tu a decidere come e quando.»

«Bene, visto che prima avevo intenzione di chiederti il permesso di utilizzare la sala per un ricevimento. Posso?»

«Puoi fare quello che vuoi.» Le porse una busta chiusa. «Questo è il mio regalo di Natale per te.»

«Ma perché me lo dai oggi?» Gioia piegò la testa e lo rimproverò: «Dovevi farmela trovare sotto l’albero il giorno di Natale!»

«Lo sai che io non ci so fare. I giorni di festa mi mettono a disagio, quindi ho preferito dartelo oggi.»

In realtà, era stato spinto ad anticipare la consegna del regalo dal presentimento di ciò che sarebbe avvenuto in seguito alle rivelazioni che doveva farle quel giorno.

«Ti ho intestato il piano disotto. La sala è tua» spiegò lui.

Gioia aprì la busta con mani tremanti.

Lasciò cadere i fogli, si alzò, lo raggiunse, si sedette di lato sulle sue ginocchia e lo abbracciò baciandolo sulla guancia.

«Grazie. Allora era questa la cosa importante di cui volevi parlarmi?»

«No» rispose mutando espressione, facendola alzare e alzandosi a sua volta.

«E cos’altro? Lei non è qui? Non è venuta?» chiese timorosa. «Vuoi portarmi a Cape Town?» domandò infine speranzosa, anche se tali speranze si infransero quando notò il velo che gli era calato sul viso.

L’inquietudine provata quella mattina davanti all’albero di Natale tornò inesorabile.

«Prima parlami della festa che vuoi organizzare.»

L’anziano signore cercò di rilassarsi, voleva prendere ancora un po’ di tempo, ma i suoi occhi rimasero scuri, la fronte corrugata e la bocca seria. Gioia riconobbe il cipiglio torvo che lo aveva sempre contraddistinto nei primi momenti della loro conoscenza.

Quante cose erano cambiate da allora, lui si era trasformato così come, nel corso degli ultimi tre anni, la vita di Gioia era stata completamente stravolta.

 

2010

 

1

 

Gioia camminava lenta lungo la via del ritorno, da lì a poco sarebbe rientrata nell’accogliente casa di Teresa.

Dopo aver vissuto per diciotto anni nel collegio annesso al convento di Santa Maria a Firenze, le suore l’avevano inviata a Borgo Mario per occuparsi dell’assistenza dell’anziana signora.

Teresa era una persona molto gradevole, una simpatica signora settantacinquenne che non l’annoiava mai e che, in ogni occasione, la coinvolgeva in conversazioni acute e intelligenti. In quei mesi le aveva trasmesso tanti insegnamenti utili per affrontare la vita e per questo le voleva un gran bene, le confidava ogni cosa e aveva cominciato a considerarla una specie di nonna adottiva, affezionandosi a lei sempre più.

Le era stato fatto un regolare contratto di lavoro a tempo indeterminato come badante, che prevedeva la formula vitto e alloggio…