15 dic 2019

RECENSIONE: - IL SILENZIO DELL'ACQUA - LOUISE O'NEILL


IL SILENZIO DELL'ACQUA
Louise O'Neill
Il Castoro
2019

Negli abissi del mare, la sirenetta Gaia sembra destinata al successo: è bellissima, ha una voce incantevole e sta per fidanzarsi con il partito più ambito del regno, il generale Zane. Che importa se è violento e molto più vecchio di lei? È il re suo padre a decidere, e Gaia deve solo essere bella e accondiscendente. Ma da quando ha salvato un giovane affascinante da un naufragio, Gaia coltiva un solo desiderio: vivere con lui nel suo mondo spensierato. Quanto è disposta a sacrificare? Conoscete la storia: il patto con la strega, la perdita della voce, le gambe al posto della coda... Ma la bellezza senza voce di Gaia ha un prezzo molto alto, e il mondo che scopre in superficie è prepotente, violento e patriarcale quanto quello lasciato negli abissi. Gaia dovrà compiere molti passi dolorosi per fare i conti con la verità della sua storia. E per riscoprire tutta la potenza della sua voce.

Il Silenzio dell'acqua è una rivisitazione in chiave femminista della fiaba de La Sirenetta di Andersen per cui dimenticatevi sole cuore e amore e vi ritroverete davanti a una storia triste, crudele e brutale. Il romanzo è classificato come uno YA ma lo vedo adatto a un pubblico più maturo. 
La protagonista è Gaia (per il padre Muirgen) una sirena che compiuti i 15 anni ottiene dal padre (Re del mare) il permesso di salire in superficie. Quel giorno, a causa di una tempesta salva Oliver, un umano del quale s'innamora subito. Gaia desidera tanto stare con quell'umano tanto da rivolgersi alla Strega del mare, la quale la trasforma in un'umana ma a un prezzo molto alto (Le verrà tagliata la lingua e ogni volta che camminerà proverà dolori atroci). Nonostante questo Gaia accetta ma quando finalmente si ritroverà a vivere come un umana a casa di Oliver scoprirà che forse non è stata la scelta giusta.
La società in cui vive Gaia in fondo al mare è dominata dal suo tirannico padre. Interessato solo all'obbedienza e alla bellezza delle sue figlie (l'autrice tende a ripeterlo costantemente). Le donne sono considerate come proprietà e quindi usate come pedine per i propri scopi. Considerate come essere inferiori devono sottostare ai desideri degli uomini. Successivamente scopriremo che ciò è dovuto ad un senso di inferiorità e insicurezza.
Gaia è una sirena ingenua ed è assetata d'amore visto la situazione familiare non proprio rosea, in più si ritrova obbligata a sposare un uomo più vecchio e lascivo che non esita a ricattarla senza che nessuno possa aiutarla.
La figura, forse più interessante, è quella della Strega del Mare che viene presenta come un personaggio ambiguo. Non proprio un'eroina ma non completamente cattiva. La Regina del mare è una donna paladina delle Salke, donne annegate con dolore che hanno trasformato il loro odio verso gli uomini in vendetta diventando così delle creature che affondano le navi.   
Personaggi maschili positivi non ci sono il che non è realistico: Il padre sembra un fumetto ma efficace per quello che deve rappresentare, Zale (fidanzato di Gaia) simile al padre se non peggio, Oliver anche se positivo viene comunque descritto come un tipo indeciso ed egocentrico. Insomma anche lui non ispira tanta simpatia nel lettore. Però bisogna considerare che è coerente come scelta visto che l'intento è quello di protestare contro il modo in cui la donna viene trattata e come la società lo consenta.
La costruzione del mondo del mare è ben descritta contrariamente a quello umano che sembra un po' superficiale. Per quanto riguarda l'epoca in cui viene narrata la storia non è per niente definita. E anche il posto potrebbe essere ovunque in base alle descrizioni.
Trattandosi di una rivisitazione in chiave femminista vengono inserite aggressioni sessuali (descritte in maniera implicita più che esplicita), abusi da parte di genitori, controllo sul cibo, il rispetto di determinati standard di bellezza, donne oggetto e via di seguito. E chi non rispetta le regole viene esiliato nelle terre dove a "governare" c'è la Strega del mare. 
Lo stile di scrittura è scorrevole all'inizio poi diventa alquanto noioso e ripetitivo con le continue descrizioni dei dolori di Gaia quando cerca di camminare sulle gambe e i tentativi con cui cerca di attirare Oliver.
Non ha grandi colpi di scena e il finale è in linea con il contenuto del libro. Non mi è dispiaciuto anche se è decisamente amaro.
Non è un libro per tutti perché l'intento è più quello di riflettere sulle tematiche proposte che sulla storia della sirenetta in sé.

RECENSIONE: - IL GIOCO DEL SILENZIO - ROB KELLER


IL GIOCO DEL SILENZIO
Rob Keller
2019

Una famiglia maledetta. Una villa piena di segreti. Con una sola regola: se parli, muori.


Cristina era una criminologa, forse la migliore, ma ha lasciato la professione per occuparsi a tempo pieno di suo figlio Leone, che soffre di un disturbo di iperattività. Ma questa è solo la versione ufficiale, che ha creato per ingannare persino se stessa. La verità è che l’ultimo caso della sua carriera l’ha letteralmente distrutta, costringendola a cambiare vita e a rifugiarsi in una routine scandita da rigorose abitudini. Poi, un giorno, il telefono squilla. Uno zio a lei molto caro si è suicidato, nel paese sul lago di Como dove è cresciuta e dal quale è fuggita molti anni prima. Troppi incubi, troppi fantasmi, per Cristina, in quelle acque scure e profonde. Tornare sul lago significa ritrovare suo padre, con il quale ha un rapporto tormentato, e soprattutto rimettere piede nella Villa degli Orologi, la spaventosa tenuta dalla quale i Radlach controllano non solo gli affari di tutta la zona, ma anche le vite di chi vi abita. La donna resiste con ogni forza alla tentazione di indagare sulla morte dello zio, perché intuisce che la verità si annida nel groviglio di segreti che lega la storia della sua famiglia a quella dei Radlach. Ma quando Leone troverà in soffitta un orologio da taschino con una misteriosa dedica, diventerà impossibile non aprire il cassetto doloroso dei ricordi.


Il gioco del silenzio è il romanzo d'esordio di Rob Keller, autore che ha vissuto per molti anni nei pressi del lago di Como dove ha svolto il lavoro di mastro orologiaio.
E proprio per questi trascorsi, non è un caso se ha deciso di ambientare il suo thriller proprio in quel posto 
e utilizzare la sua ex esperienza lavorativa.
La nostra protagonista è Cristina, una criminologa che dopo un caso particolarmente difficile, si è dedicata a fare la madre e la casalinga. Vive a Milano con il marito e il figlio Leone che soffre di iperattività. Un giorno riceve da suo padre la notizia che lo zio si è suicidato e che deve tornare nel paese sul lago di Como dal quale era fuggita molti anni prima e dove suo padre e suo zio vivevano ancora. Entrambi, infatti, lavoravano come mastri orologiai nella villa degli Orologi della potente famiglia Radlach.
Arrivata lì, il padre di Cristina, con il quale ha sempre avuto un rapporto conflittuale, cerca di convincerla che in realtà non si è trattato di suicidio ma di omicidio. Cristina non vuole restare e fa di tutto per soffocare la sua deformazione professionale ma pian piano si accorge che c'è davvero qualcosa che non va e non può restare a guardare.
La storia è raccontata principalmente dal punto di vista di Cristina tra passato e presente e lo stile è scorrevole e semplice ma nel mio caso mi ha trasmesso poca suspense. Eppure l'idea di base era davvero buona e affascinante.
Alcuni aspetti della trama risultano prevedibili, e i personaggi sono tanti ma caratterizzati in maniera superficiale, l'unica a salvarsi è Cristina anche se risulta cordialmente antipatica. Non sono riuscita a entrare in sintonia con lei né a simpatizzare nonostante quello che ha passato e quello che è costretta ad affrontare.
Anche le questioni familiari (tra Cristina e il padre), il rapporto tra la famiglia di Cristina e i Radlach, il passato che condiziona probabilmente andava approfondito meglio.
Per quanto riguarda le descrizioni dell'ambiente e del lavoro di mastro orologiaio sono il punto forte del romanzo: curate, interessanti e non appesantiscono la trama.
Questo romanzo non mi ha convinto. Peccato. 

Copia Fornita dall'Ufficio Stampa e/o Casa Editrice e/o Autore

12 dic 2019

NEWS LORHAINNE ECKHART


Il risveglio
di Lorhainne Eckhart

Data di pubblicazione: 4 dicembre 2019
Editore: Lorhainne Eckhart Inc., PublishDrive
Genere: Rosa/Familiare, Rosa/Western
Formato: ebook


Una giovane donna che ha perso tutto e il ricco allevatore che deve scegliere tra il potere della sua famiglia e la sua coscienza che lo spinge ad aiutarla.
-È una storia incredibile! La disperazione e la gentilezza altrui hanno dato a questa storia un significato reale... Down2earth Girl
-Storia ben scritta sul superamento dello stigma della differenza tra classi! Una storia d'amore che mi ha tenuta incollata alle pagine per vedere se sarebbe andata come speravo! ... Bartow
- "L'autrice ha dato vita a una storia che è fin troppo spesso proprio davanti ai nostri occhi, ma che siamo troppo occupati per vedere.” -Grammy
Ne IL RISVEGLIO, Laura, una giovane madre single, arriva a stento a fine mese lavorando come cameriera nella tenuta dei Friessen, finché un giorno viene licenziata, il giorno dopo sfrattata e subito dopo privata di suo figlio.
Il facoltoso allevatore Andy Friessen può avere qualsiasi donna desideri, ma quando Laura viene licenziata da sua madre per qualcosa di cui è lui il vero responsabile, beh, la sua coscienza ha la meglio e interviene per aiutarla. Il problema è che, quando va a cercare Laura, non solo scopre che sta vivendo in auto, ma anche che lo stato le ha portato via suo figlio.
Andy le sta accanto nella sua terribile esperienza con la giustizia e devono combattere insieme per riguadagnare la custodia del piccolo.


Estratto:

“Lavori per me. Quindi, quando ti chiedo qualcosa, mi aspetto di ricevere la tua attenzione e una risposta sincera” ringhiò.
Il volto le si tinse di rosso vivo e lo guardò con diffidenza. Andy, con la sua astuzia, non si fece sfuggire l'accenno di disprezzo che quella donna stava cercando in tutti i modi di nascondere, ma era un pessimo tentativo.
“Ha ragione su una cosa: lavoro per lei, ma non sono una sua proprietà, né mi conosce abbastanza bene da dire se le ho dato una risposta sincera. Quindi, ripeto, va tutto bene, signore” rispose lei con tono asettico. Questa volta, non distolse lo sguardo e continuò ad arrossire con ferocia, fissandolo con labbra contratte e appena tremanti.
“Se è tutto, signore, finirò di togliere questi ornamenti, così potrò portare l'albero fuori di qui.” Di nuovo, lo fissò con quei suoi occhi verdi, che ricordavano una strega molto attraente, una che non gli sarebbe dispiaciuto conoscere un po’ meglio.
Andy mise giù le braccia che aveva incrociate e andò alla sua scrivania, tirò fuori la sedia di pelle e si sedette. Appoggiò entrambi gli stivali sul ripiano in legno lucido, incrociò le gambe alle caviglie e la osservò, intrecciando le dita dietro la testa. Lei sembrò sorpresa e spalancò gli occhi; forse si aspettava che se ne andasse.
“Continua” disse solo.


Biografia autrice
Vincitrice del Readers’ Favorite Award e “regina della saga familiare”, nonché autrice bestseller secondo il New York Times e lo USA Today, Lorhainne Eckhart è conosciuta soprattutto per la sua lunga serie romance, I Friessen, che è apprezzata da fan di tutto il mondo.

Con personaggi forti e imperfetti, con i quali ci si può confrontare, l’autrice bestseller secondo USA Today e il New York Times, Lorhainne Eckhart, scrive il tipo di libri che desidera leggere. Si classifica spesso fra i migliori 100 autori di best-seller in diversi generi, e il suo secondo libro pubblicato, Il bambino dimenticato, non fa eccezione. Con quasi 900 recensioni su Amazon, già tradotto in  francese, tedesco, spagnolo, portoghese e presto in cinese, questo libro si è rivelato un successo tale da far nascere una lunga serie sulla famiglia Friessen. Oggi, con oltre sessanta titoli e molteplici serie all’attivo, la sua lunga serie di romance familiare è amata dai fan di tutto il mondo; nel 2013, 2015 e 2016 è stata la preferita dei lettori di Suspence e Romance. Lorhainne vive nella soleggiata costa occidentale di una delle Isole Gulf, Salt Spring Island, è madre di tre figli, di cui la più grande è affetta da autismo, e consiglia sempre di non rinunciare ai propri sogni.

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