30 mag 2015

RECENSIONE: - PRENDI LA MIA VITA - LOTTIE MOGGACH

AUTORE: Lottie Moggach
CASA EDITRICE: Nord
DATA PUBBLICAZIONE: 2015

Leila ha sempre avuto difficoltà a fare amicizia e, fin da bambina, ha condotto un'esistenza solitaria, senza quasi nessun contatto umano. Ancora oggi, il suo unico legame col mondo è Internet. Ecco perché è la candidata ideale per far parte del cosiddetto Progetto Tess, organizzato dal carismatico moderatore di un forum. Dapprima scettica, Leila si convince a partecipare e, senza mai incontrarla di persona, memorizza ogni dettaglio dell’esistenza di una ragazza, Tess Williams: dalla sua canzone preferita al compleanno della madre, dalle allergie alimentari al nome del suo primo amore. Poi, una volta pronta, inizia a usare l'indirizzo di posta elettronica e i social network di Tess, facendo finta di essere lei. Anzi, diventando lei. Così, senza che nessuno dei suoi amici e parenti lo sappia, Tess può andare via, per sempre…
Nel giro di qualche tempo, però, Leila viene contattata da un uomo che sostiene di conoscere un segreto gelosamente custodito da Tess, un segreto che instilla il seme del dubbio nella mente di Leila. E quello che doveva essere un nuovo inizio, si trasforma all’improvviso in un’ossessione e una corsa contro il tempo per trovare la risposta alle domande che la tormentano.
Chi è veramente Tess?
Dov’è adesso?
Perché ha deciso di scomparire?

Prendi la mia vita è considerato da alcuni come thriller psicologico e racconta la storia di Leila, una ragazza di 24 anni, introversa e solitaria ma che ama navigare in rete. Si è presa cura di sua madre, malata di sclerosi multipla fino alla sua morte. Durante il suo girovagare in rete, scopre una pagina filosofica gestita da un certo Adrian Dervish che le propone di prendere parte ad un misterioso progetto.
Il romanzo è scritto in prima persona dal punto di vista di Leila, sotto forma di diario (Agosto 2011 - Ottobre 2011). La protagonista è senza dubbio una ragazza inusuale e forse potrebbe non suscitare grande simpatia ma nonostante tutto riesce a coinvolgerti nella sua storia.
Più che un thriller, è un romanzo che attraverso la storia di Leila, affronta temi molto importanti: le problematiche legate alla rete (privacy e uso dei social) e il suicidio.
Infatti, se da un lato la caratterizzazione della protagonista e di Tess (la donna di cui prende il posto Leila) è ben fatta (l'autrice riesce ad essere realistica nel descrivere le loro lotte interiori), dall'altro il romanzo manca di quella tensione che dovrebbe suscitare un thriller. Anzi alcuni passaggi sono spesso lenti perché troppo carichi di dettagli inutili ai fini della trama. Trama originale e scritto bene (nonostante sia prolisso) ma con i giusti accorgimenti poteva diventare un thriller particolare.
Anche il finale risulta soddisfacente e ottimistico da un certo punto di vista, ma per altri aspetti, mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca.
Per chi è alla ricerca di letture diverse dal solito.

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