30 ott 2015

RECENSIONE: - KISS OF FIRE - REBECCA ETHINGTON


KISS OF FIRE
Imdalind Press
Pagine 374
Fa parte della serie Imdalind attualmente composta da sei volumi, il settimo è in fase di scrittura e dovrebbe essere quello conclusivo.

Devo ammettere che parlare di questo romanzo mi mette un po’ in difficoltà. Se qualcuno mi chiedesse: «Ti è piaciuto?» francamente non saprei cosa rispondere.
L’idea complessiva del romanzo mi è piaciuta, anzi… direi che tratta il mondo fantasy da una prospettiva nuova e molto intrigante. Non ci sono né demoni, né vampiri, né licantropi, neppure maghi o streghe. Le creature magiche create da Rebecca Ethington hanno una veste nuova e per certi aspetti da approfondire e chiarire meglio nei successivi romanzi.
Il punto debole, almeno per me, è proprio questo. Riconosco di non apprezzare molto i romanzi che non hanno una fine, nel caso di Kiss of Fire, la storia si interrompe proprio sul più bello, lasciando il lettore piuttosto insoddisfatto. Scusate, ma dopo quasi 400 pagine, ritrovarmi a nemmeno metà storia e non sapere se il protagonista maschile si è trasformato nel nemico numero uno della giovane Joclyn oppure no, beh… mi ha fatta letteralmente impazzire.
La trama è piuttosto complessa, i personaggi sono numerosi e, come avrete capito, in questo primo volume molte spiegazioni non vengono date, pertanto arriverete alla fine senza che vi venga svelato molto.
La protagonista è la giovanissima Joclyn, una ragazza di sedici anni che durante l’infanzia cade in una specie di coma, risvegliandosi sei mesi dopo con un marchio sotto l’orecchio. Apparentemente nulla è cambiato nella bambina, eppure questo marchio porta alla separazione dei suoi genitori. La piccola Jos cresce con sua madre, impiegata come cuoca presso la famiglia di un ricco imprenditore e qui stringe amicizia con Ryland, suo figlio. Il ragazzo diverrà l’unico vero confidente di Jos e forse persino qualcosa di più.
Tutto prende infatti una strana piega il giorno del sedicesimo compleanno della ragazza, quando Ryland le regala una splendida collana con un rubino e le lascia intendere di provare per lei un sentimento che va al di là della semplice amicizia.
La collana ovviamente non è una semplice collana e Ryland non è un ragazzo qualunque.
Da questo momento in poi è tutto un susseguirsi di avvenimenti, a mio giudizio non sempre rilevanti.
Jos, stringerà amicizia con una nuova ragazza, Wyn, da poco giunta nella sua scuola e che in realtà è una specie di combattente al servizio di un misterioso ragazzo, Ilyan, protettore dei Prescelti.
Questi ultimi altro non sono che bambini morsi da una creatura magica il cui veleno li trasforma in custodi di poteri sovrannaturali. Ve la racconto così, ma in realtà la faccenda è molto più complessa. Ovviamente Joclyn è una prescelta e il suo protettore è un personaggio che tiene testa a Ryland sia in bellezza che in coraggio e temerarietà. Non aggiungo altro perché vi priverei delle tante sorprese che avrete nel leggere questo romanzo molto particolare e direi articolato.
Sinceramente la prima parte del romanzo mi è piaciuta molto e mi sono pazzamente innamorata di Ryland, leggendolo capirete il perché. Quando però le cose si sono complicate, (non voglio fare spoiler, quindi mi mantengo sul vago), sinceramente ho avuto l’impressione che la trama rallentasse, tanto da arrivare ad annoiarmi un pochino. Sul finale però la storia ha fatto un balzo in avanti, spiazzandomi e attraendomi inesorabilmente verso il bellissimo e leale Ilyan, protettore dei Prescelti e custode di molti segreti che non ci vengono svelati.
La scrittura è piacevole, i personaggi talvolta mi sono sembrati un po’ troppo infantili… va bene che è uno Young Adult e che la protagonista ha sedici anni, ma francamente alcuni giochi tra lei e Ryland mi sono sembrati quasi demenziali. L’autrice ha del talento e della fantasia da vendere, questo è fuori discussione. Avrei preferito se avesse snellito un po’ il romanzo e magari avesse dato qualche spiegazione in più invece di rimandare al secondo volume, Eyes of Ember.
Personalmente sono intenzionata a leggere al più presto il seguito di Kiss of Fire, non foss’altro che per avere un’idea più chiara di un romanzo che potenzialmente poteva essere strepitoso e che, forse per un po’ di inesperienza da parte dell’autrice, almeno in questo primo volume, non sviluppa a pieno il suo potenziale.
Sinceramente, nonostante tutto, mi sento di consigliarlo perché è molto particolare.

Giudizio complessivo: carino.

RECENSIONE A CURA
MISST
misst.books@gmail.com

28 ott 2015

NEWS LEGGEREDITORE


Dal 29 ottobre in ebook su tutti gli store digitali 
“1853. Era sera, una limpida e fredda sera di novembre. Ma l’uomo sembrava non accorgersi della tramontana che, preso d’infilata il vicolo – il carrugiu, come lo chiamavano a Genova –, sembrava un muro compatto contro i nuovi arrivati. La lunga giacca da marinaio sbottonata sulla camicia senza colletto non era la tenuta più adatta per una giornata simile, ma lui sembrava non accorgersene. Camminava veloce, incurante delle occhiate delle donne, con la sua sacca buttata di traverso sulla spalla.”
L’uomo solitario che si addentra tra i caruggi è Bruno Damiani, condannato in contumacia, tornato clandestinamente in Italia per scovare l’assassino di una giovane donna a lui molto cara. Fingendosi un semplice operaio, troverà lavoro in un cantiere navale della Riviera di Levante, dove rimarrà folgorato da Nora, la nipote del vecchio proprietario. I due giovani saranno travolti dall’amore, ma nubi oscure s’innalzano all’orizzonte, e graveranno sulla loro relazione...

27 ott 2015

RECENSIONE: - WINTER WOLF - RACHEL M. RAITHBY


WINTER WOLF
Rachel M. Raithby
auto-pubblicato
Pagine 246
autoconclusivo ma sembra sia previsto un seguito.

Se, come me, avete un debole per gli uomini-lupo, mutaforma o licantropi che dir si voglia, non fatevi scappare questo delizioso romanzo.
Winter Wolf è una specie di Romeo e Giulietta in versione lupesca e considerando che il Young Adult non sempre mi fa impazzire, devo ammettere che questo mi è piaciuto molto.
Il romanzo si apre con una scena piuttosto drammatica: Katalina Winter è in auto con i suoi genitori e sta tornando a casa, quando un branco di lupi li manda fuori strada. Nell’incidente i suoi genitori muoiono sul colpo, mentre Kat viene trascinata fuori dal veicolo e i lupi cercano di sbranarla.
Fortunatamente un altro branco arriva a soccorrerla e la ragazza si ritrova di punto in bianco catapultata in un mondo molto diverso da quello in cui è cresciuta.
Katalina è una shifter, ovvero una mutaforma, una creatura sovrannaturale che può passare dalla forma umana a quella lupesca in qualsiasi momento. Il problema è che Kat non era a conoscenza di questa sua natura. Abbandonata a pochi mesi di età, la ragazza cresce in una famiglia di umani affettuosi e amorevoli. Nonostante si sia sempre sentita diversa dagli altri, Katalina non immaginava certo di essere un mezzo lupo, perciò lo shock di fronte alla scoperta di un mondo sovrannaturale di cui non era a conoscenza e di cui non comprende assolutamente le regole, la manda in completa crisi d’identità.
Portata al sicuro a casa di quello che è il suo padre biologico, Kat infatti dovrà scendere a patti col fatto di essere una mutaforma e di ritrovarsi nel bel mezzo di un conflitto tra clan. Il branco cui appartiene è quello dei Run River e da sempre è in guerra con quello dei Dark Shadow. Lo scontro secolare tra i due gruppi ha lasciato vittime in entrambe le fazioni. Kat perde sua madre in una delle tante battaglie e per questo motivo suo padre Jackson, l’Alfa del suo branco, decide di abbandonarla dinanzi all’abitazione di una coppia di umani, affinché viva al sicuro fino alla maggiore età, momento in cui un mutaforma (che lo voglia o meno) cambia con la luna piena.
Se il vero padre di Kat, con la morte della moglie, diviene un uomo duro e fin troppo concentrato nella lotta per la sopravvivenza, anche il capobranco dei Dark Shadow, sembra perdere la sua umanità (si fa per dire). Morta sua moglie per mano di un avversario, l’Alfa dei lupi caratterizzati dal manto scuro, sceglie di comandare il suo branco con violenza e terrore, educando suo figlio Sebastian a odiare i Run River e uccidere Katalina.
Divisa tra un padre che vuole imporle come compagno un membro del branco di sangue puro, affinché nascano presto nuove leve e il clan avversario, che attende solo il momento più opportuno per ucciderla, Katalina deve affrontare mille difficoltà.
Se già è complicato accettare la morte dei genitori adottivi che ha tanto amato. Se è difficile scegliere a che mondo appartenere, sentendosi estranea a entrambi. Immaginate il disastro che può seguire quando Kat scopre di avere un imprinting con il figlio del capoclan dei Dark Shadow?
Il romanzo ha un ritmo serrato ed è strutturato molto bene. I protagonisti catturano il lettore perché è davvero difficile non amare Kat, la sua testardaggine, il suo coraggio e la sua sensibilità. Al tempo stesso faticherete a non sbavare letteralmente dietro al bel Sebastian, detto Bass.
Trovo che l’aspetto migliore del romanzo sia proprio la caratterizzazione dei personaggi principali. Kat è una ragazza di soli diciotto anni, eppure dimostrerà di essere un’eroina forte e coraggiosa, pronta a tutto per proteggere chi ama. Bass per quanto sia bello come il peccato e uno dei lupi più forti di entrambi i branchi, dovrà prendere atto di non essere indistruttibile. Kat e Bass sono davvero invincibili solo quando sono insieme e questo è in assoluto ciò che ho apprezzato di più.
Se avete voglia di una storia romantica, inserita in un contesto fantasy ben delineato, non lasciatevi sfuggire l’occasione di leggere Winter Wolf.


Giudizio complessivo:  molto bello

RECENSIONE A CURA
MISST
misst.books@gmail.com

NEWS LEGGEREDITORE



29 OTTOBRE 2015
Beautiful Secret
Quando il capo le annuncia che la manderà a New York per un lungo viaggio di lavoro, Ruby Miller rimane scioccata. È tra i più giovani e promettenti ingegneri di Londra ed è pronta per qualsiasi sfida, ma ciò che la turba è il dover lavorare fianco a fianco con Niall Stella, per giunta condividendo con lui lo stesso albergo. Niall è un famoso progettista dal fascino irresistibile, e Ruby è certa che lui non sappia neppure della sua esistenza, finché, durante il volo notturno, non si siede accanto a lei... Nessuno dei due è pronto a lasciarsi andare e infrangere le regole. Niall, da poco divorziato, si considera un uomo senza speranza in fatto di donne, ma l’estroversa Ruby è per lui come una boccata d’aria fresca. A migliaia di chilometri da Londra, è facile per i due amanti lasciarsi andare alla passione. Ma, quando il viaggio sarà terminato, che fine farà la loro relazione?
Tempesta di ghiaccio
Isobel Lambert è un’elegante e sofisticata professionista. Il suo lavoro come capo del Comitato, un’organizzazione che opera sotto copertura, consiste nell’intrattenere rapporti con alcune tra le più pericolose persone sulla faccia della terra. Eppure, dietro la sua fredda esteriorità, Isobel nasconde un segreto, il ricordo di un’altra vita, una vita interrotta molti anni prima. Il presente e il passato della donna sono sul punto di collidere quando Serafin, un uomo che Isobel era convinta di aver ucciso molti anni prima, entra in affari con il Comitato. Ora, a quanto pare, il sicario più pericoloso e letale al mondo è tornato, e cerca la sua vendetta. Ma Isobel sa che nell’ambiente della malavita niente è come sembra. È la prima regola che ha dovuto imparare per avere un ruolo in un gioco criminale internazionale cui oramai non può più sottrarsi. Cosa si nasconde veramente dietro la maschera cinica e spietata di Serafin?
30 OTTOBRE 2015
Amori, bugie e dolci al limone
Faye Dobson sente di aver perso la propria luce, di non riuscire a trovare il modo di riacciuffare un’esistenza che le scivola pian piano dalle mani. La sua vita ormai è animata solo da fantasie da film o dai ricordi di un matrimonio un tempo felice. Sogna di essere a Parigi per una cena, o di esprimere tre desideri alla fontana di Trevi... o di fare sesso sotto le stelle. Ma vede le rughe farsi sempre più nette, sa che la vera passione di suo marito è il lavoro, e che l’unico modo di conoscere un po’ l’Italia è ordinare una pizza take-away. Quando incontra Dan, il bellissimo surfista australiano che lavora nella gastronomia locale, vede la luce riaccendersi. Dan è biondo, abbronzato, ha dieci anni meno di lei e fa la più buona torta al limone che abbia mai assaggiato. A differenza di suo marito, lui la ascolta e il suo sorriso illumina le sue giornate. Cosa può piacere di Faye a un fusto del genere? E anche se lui prova qualcosa per lei, è disposta a lasciare tutto per un’avventura

26 ott 2015

RECENSIONE: - THE TALE OF THE VAMPIRE BRIDE - RHIANNON FRATER


autopubblicato
Pagine 405
autoconclusivo ma parte di una serie intitolata Vampire Bride e composta da altri 2 volumi di cui uno ancora in fase di scrittura

Per chi ama i vampiri e più in generale il dark fantasy, credo che questo sia un romanzo assolutamente da leggere.
Dimentichiamo i simpatici e sexy vampiri della Confraternita del Pugnale Nero. Dimentichiamo il romantico e tormentato Edward Cullen. Qui il vampiro si chiama Vlad Dracula e posso garantire che non è né simpatico, né romantico. A dirla tutta, pur essendo attraente, vi risulterà difficile persino trovarlo sexy.
Il conte Vlad è amorale, cinico, spietato, violento e sadico: vi basta?
Posso garantirvi che cominciavo a tremare tutte le volte che entrava in scena perché, persino quando si fingeva gentile, sapevo che stava tramando qualcosa di assolutamente perfido.
Vlad Dracula è uno dei vampiri più potenti che vi siano in Ungheria, ha tre mogli che lo compiacciono in tutto e per tutto; ha servitori e possedimenti, ma qualcosa gli manca e credetemi non è certo l’amore.
Lady Glynis Wright è una giovane donna inglese dal carattere testardo e irruento. Sogna una vita diversa da quella che le viene prospettata dai genitori e dalla società. Vorrebbe essere libera di amare chi preferisce, di girare il mondo, di chiacchierare di letteratura e belle arti nei salotti dell’alta società, ma una donna dei primi dell’ottocento non può godere di simili libertà.
I genitori di Glynis, disperati dai tentativi vani di far sposare la propria figlia con un nobile inglese, si recano in Ungheria per incontrare il conte Dracula, segnalato loro da un vecchio amico di famiglia. Glynis e la sua famiglia, dopo aver soggiornato un po’ a Budapest raggiungeranno il lugubre e decadente castello che il conte possiede tra le montagne dei Carpazi e da quel momento tutto precipita in una spirale di morte e violenza.
Il romanzo è piuttosto lungo e la prima parte è tutta incentrata sul profondo cambiamento e sulla terribile lotta che Glynis deve sostenere con se stessa. Trasformata in un vampiro contro la sua volontà, la protagonista dovrà in qualche modo adattarsi alla sua nuova condizione. Se da viva era a suo modo schiava delle regole rigide dettate dalla società, da morta si ritrova ancora una volta schiava delle regole rigide dettate dal suo Creatore, il conte Dracula.
Francamente ho apprezzato tantissimo lo stile della Frater e la sua capacità di mostrarci l’evoluzione dei singoli personaggi. Glynis da ragazza giovane e piuttosto ingenua, diverrà una donna/vampiro forte e costretta a fare scelte dolorose.
Il mondo delineato da Rhiannon Frater non è diviso in buoni e cattivi, in bianco e nero. Le sfumature sono infinite e tutti i protagonisti di questo splendido romanzo lo sperimenteranno sulla propria pelle.
The Tale of the Vampire Bride è sostanzialmente diviso in due parti: la prima, (che a qualche lettore è apparsa troppo lunga e dal ritmo piuttosto lento), in cui Glynis deve adattarsi alla nuova vita nel castello diroccato tra le montagne e la seconda parte, decisamente più dinamica e ricca di colpi di scena, in cui Glynis e Vlad si spostano a Buda e vivono nella lussuosa villa del conte.
Tutto il romanzo si basa su un subdolo piano che verrà rivelato solo a fine romanzo e che personalmente mi ha lasciata di stucco. Ho letteralmente detestato Vlad per tutto il libro e alla fine mi sono ritrovata a provare per lui sentimenti così contrastanti che mi hanno mandata in completa confusione. Sentirgli dire «Ti amo» giuro che è stato assolutamente scioccante.
Non c’è niente di buono in Vlad. Non è un bad boy sexy e segretamente bisognoso d’amore, eppure… eppure quando arriverete alla fine tutto l’odio e il disprezzo che avrete provato per lui verrà rimesso in gioco e come Glynis vi troverete a tentennare.
Se devo fare un appunto all’autrice sta nel fatto che quello che doveva essere il coprotagonista maschile, ovvero il misterioso Ignatius, è una pallida ombra a confronto di Vlad.
Non voglio anticiparvi nulla, però Glynis a Buda s’innamorerà di un altro vampiro e francamente questa è la parte che ho trovato più insipida. É tutto troppo affrettato, poco curato, rispetto a come è stato trattato il rapporto Glynis/Vlad. Se l’intento della Frater era quello di farci sospirare per Ignatius, beh con me non c’è riuscita.
Ad ogni modo questo romanzo è davvero molto particolare. Lo consiglio vivamente a tutti gli amanti del genere e anche a chi ama le storie d’amore decisamente poco romantiche.

Giudizio complessivo: molto bello.
RECENSIONE A CURA
MISST
misst.books@gmail.com

20 ott 2015

RECENSIONE: - REBEL. IL DESERTO IN FIAMME - ALWYN HAMILTON



AUTORE: Alwyn Hamilton
CASA EDITRICEGiunti
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2015


Amani non ha mai avuto dubbi: è sempre stata sicura che prima o poi avrebbe trovato una via di fuga dal deserto spietato e selvaggio in cui è nata. Andarsene è sempre stato nei suoi piani. Quello che invece non si aspettava era di dover fuggire per salvarsi la vita, in compagnia di un ricercato per alto tradimento.

Tiratrice infallibile, per guadagnare i soldi necessari a realizzare il suo sogno Amani partecipa infatti a una gara di tiro travestendosi da uomo. Tra gli avversari, il più temibile è Jin, uno straniero sfrontato, misterioso e affascinante. Troppo tardi Amani scoprirà che Jin è un personaggio chiave nella lotta senza quartiere tra il Sultano di Miraji e il figlio in esilio, il Principe Ribelle. Presto i due si troveranno a scappare attraverso un deserto durissimo e meraviglioso, popolato di personaggi e creature stupefacenti: come i bellissimi e pericolosi Buraqi, fatti di sabbia e vento ma destinati a trasformarsi in magnifici destrieri per chi abbia l'ardire di domarli; i giganteschi rapaci Roc; indomite donne guerriere dalla pelle color oro e sacerdoti capaci di leggere i ricordi altrui nell'acqua... Quando Amani e Jin si troveranno di fronte alle rovine di una città annientata da un fuoco di calore innaturale capiranno che la posta in gioco è più alta di quanto pensassero. Amani dovrà decidere se unirsi alla rivoluzione e capire se davvero quello che vuole è lasciarsi alle spalle il suo deserto.

Rebel. Il deserto in fiamme inaugura l'attesa serie fantasy dall'affascinante mitologia e folclore arabo/islamica.
I volumi sono strettamente collegati, pertanto per conoscere come evolverà la storia, dovreste aspettare i successivi.
Le vicende, raccontate in prima persona (unico punto di vista), vedono protagonista Amani, una ragazza di quasi diciassette anni che per sfuggire alla vita dura e faticosa del luogo in cui ha sempre vissuto, decide di scappare. Durante la sua fuga, incontra un misterioso e affascinante ragazzo di nome Jin, un fuggitivo accusato di tradimento.
Non è dato sapere in che epoca siamo, sappiamo solo di trovarci in un mondo dove c'è la magia, un deserto fatto di villaggi che cercano di resistere alla povertà, un Sultano assetato di potere e un gruppo di Ribelli che vorrebbe cambiare le cose.
La particolarità di questa serie per adolescenti sta proprio nell'ambientazione dal sapore orientale e per essere ancora più immersi in questa atmosfera, non manca l'uso di termini arabi per indicare capi di abbigliamento o le creature mitologiche che popolano il mondo della protagonista.
Mettendo al centro la figura di Amani, la sua caratterizzazione è ben delineata e interessante. E' una ragazza ribelle, coraggiosa, determinata e indipendente. All'inizio mostra anche un po' di egoismo ma messa davanti ad alcune prove, crescerà. Tiratrice esperta, abile nel mascherare la verità e... il resto lo lascio scoprire a voi.
Si tratta di un romanzo denso d'azione, intrighi, qualche colpo di scena e con un pizzico di romanticismo che non guasta.
Questo libro non si limita solo ad introdurre i personaggi e le vicende ma, anzi, il lettore è subito catapultato al centro dell'azione.
Naturalmente oltre ad essere una piacevole lettura di evasione, non mancano temi importanti: come il senso dell'amicizia, lo spirito di sacrificio, la lotta per i propri ideali, il desiderio di emancipazione (siamo in una società maschilista) e di una vita migliore.
Ho apprezzato molto questo primo volume per la sua originalità e per lo stile scorrevole, semplice e senza perdersi in descrizioni troppo dettagliate che potrebbero appesantire la lettura.
Consigliato!

15 ott 2015

RECENSIONE: - MAGISTERIUM IL GUANTO DI RAME - CASSANDRA CLARE HOLLY BLACK


Titolo libro: Magisterium - The Copper Gauntlet/ Magisterium Il guanto di rame
Autrici: Cassandra Clare e Holly Black
Genere: Fantasy
Casa Editrice: Mondadori
Data d'uscita: 9 Settembre 2015/ in Italia il 20 Ottobre 2015

Trafiletto libro:

Callum Hunt ha tredici anni, frequenta il secondo anno del Magisterium e dovrebbe essere morto. Perché prima di essere ucciso, sua madre ha lasciato una scritta incisa nel ghiaccio: UCCIDETE IL BAMBINO.
Ma questo non è il peggiore dei suoi segreti. Callum sa di avere dentro di sé l'anima del Nemico, che si è impadronito di lui dopo il Massacro Gelido. E sospetta che suo padre voglia rubare l'Alkahest, il guanto di rame, unico oggetto magico in grado di salvare il mondo dalla malvagità assoluta.
Quando decide di partire in cerca del padre, però, scopre di non essere solo. Con lui ci sono i suoi migliori amici: Aaron, timido e generoso, che ha appena scoperto di essere il Makar e possiede la potente magia del vuoto, Tamara, intelligente e piena di risorse, e Subbuglio, il giovane lupo del caos che non lo abbandona mai. Callum sa di non avere scelta. Se necessario, dovrà sacrificarsi.
Uno di voi fallirà.
Uno di voi morirà.
E uno di voi è già morto.
Callum sapeva qual era dei tre.

Recensione:
Se dovessi dare un voto da 1 a 5, ho paura che dovrei assegnare appena una sufficienza di 2,75 a questa saga ancora in corso. Sono pochi gli elementi di originalità che inducono un lettore a rimanere profondamente colpito. Purtroppo, pare che Cassandra Clare e Holly Black tengano molto a cuore il Primo Maghetto nato dalla penna di mamma Rowling. Le rassomiglianze tra Magiusterium e Harry Potter sono sempre di più, ma chissà che ci sorprenderanno con il terzo romanzo? Elenchiamo punti positivi e negativi di questo romanzo.
Punti positivi:
- La magia del cahos è affascinante e descritta con maestria.
- Il tentativo di inserire la fiducia come chiave di una solida amicizia, un po' sbilenco, ma presente, risulta apprezzabile. Bisogna sempre considerare il fatto che Callum, prima di frequentare il Magisterium non aveva amici e Aaron e Tamara sembrano anche troppo perfetti per lui, ma a noi piace così.
- Il maghetto in questione, Callum, ha un carattere da testa calda, molto più intraprendente e ci piacciono i suoi pensieri negativi, anche se la lista di cose che un Signore del Male potrebbe fare risulta essere abbastanza buffa e infilata anche in momenti inopportuni.
- Un enorme lupo del cahos come famiglio, chi non lo vorrebbe?
- Mi ha colpito particolarmente il personaggio di Alex (l'assistente di Master Rufus), anche se non mi fiderei troppo di lui, ma che possa essere lui la clamorosa sorpresa che tutti attendono in questa saga? Lo scopriremo solo leggendo!

Punti negativi:
- Mancanza di spessore nella trama. Purtroppo si percepisce chiaramente, è quasi come se gli eventi capitassero totalmente a caso, causando spesso la domanda "allora perché non lo ha fatto prima?" o lasciando molte risposte in sospeso, che vengono chiarite quando il lettore ormai non ci sta pensando più. Alcuni tentativi di "inganno" da parte delle scrittrici ai lettori, risultano totalmente ovvi e quasi noiosi.
- L'assenza di un vero "cattivo". Questi ragazzi combattono contro un vecchio pazzo che non vuole comunque fare loro del male. A Master Joseph serve Callum per i suoi deliri di follia, ma non ha e non ha mai avuto i mezzi per portarlo via con sé. L'unica battaglia decente è quella contro l'elementale del metallo, che a parer mio si conclude anche troppo "facilmente". I lati negativi della magia del cahos? Eccoli.
- REALLY SPOILER POINT - Callum Hunt un evocatore del cahos? Oh, mamma mia! Ma non mi dire, che evento inaspettato e fuori dalla portata di mano!
- Il bacio di Celia a Callum, che non capisce, ma accetta, nonostante sia geloso che i suoi due migliori amici vadano d'accordo tra di loro (non vi si accende una lampadina potteriana in testa? La ragazzina saccente ricorda molto la nostra Hermione!)
- Il trafiletto romantico alla Romeo e Giulietta di inizio libro, con i genitori di Tamara che impediscono la relazione tra la figlia maggiore e Alex perché a loro sta antipatica la matrigna di Alex! Eh, non si fa! Come vi salta in mente figlioli?
- Aggiungerei per ultimo ma non per ultimo il rapporto tra Callum ed Alastair, il padre. Per quanto Callum sia invasato dal signore oscuro, improvvisamente Alastair decide che Callum è suo figlio e finalmente si comporta come un padre normale, cosa che a detta di Callum non era mai accaduta. Qui si sente il tocco della Clare in questo tratto di disperazione del "non avere una possibilità", ma tutto svanisce facilmente, come se mai niente fosse accaduto. In ogni caso, il padre di Callum avrebbe voluto comunque vedere se il guanto funzionava per scambiare l'anima dell'"Oscuro Signore" con quella di suo figlio (e trovarsi così con l'anima di un neonato nel corpo di un tredicenne?) La situazione rimane ambigua anche quando tentano di spiegarla e la rovesciano in maniera un po' assurda.
Per me è un dispiacere leggere un'opera così misera da parte di due scrittrici molto brave. A quanto pare, collaborare non è una cosa che fa per loro. Spero che il terzo libro mi porti a ricredere sulle mie aspettative a riguardo. Ho voluto comunque assegnare un minimo di punteggio perché confido ancora in Alex e nelle parole d'avvertimento di Master Rufus sui presunti "cattivi" che hanno inviato loro l'Autonomos (mamma che nome brutto questo coso!)
Con questo, passo e chiudo! Leggete comunque questo libro, magari a voi incanterà di più che a me! 
Intanto torno al sensuale mondo degli arcangeli, angeli e vampiri di Nalini Singh!

13 ott 2015

RECENSIONE: - LEV - BELLE AURORA


LEV: A SHOT CALLERS NOVEL
Aurora Belle
auto-pubblicato solo inglese
Pagine 404
auto-conclusivo ma parte di una serie

Ho avuto la possibilità di leggere in anteprima questo romanzo da poco reso disponibile sui principali book store e francamente non so bene da dove cominciare.
Una delle poche certezze che ho è che, al di là del giudizio finale che darete a questo romanzo, Lev Leokov farà vibrare la vostra anima in modi che neanche riuscite a immaginare.
Quando mi è stata consegnata dall’autrice una copia del romanzo mi aspettavo qualcosa che si avvicinasse a Raw (in Italia “I suoi occhi su di me”). Davo per scontato che ci fosse il classico maschio alfa, rude e poco incline alla tenerezza, che si ritrova di punto in bianco innamorato della bella di turno.
Ebbene il protagonista di questo romanzo non è esattamente un maschio alfa.
Lev è un ragazzo americano di origini russe, che lavora con suo fratello e sua sorella, in un locale notturno il Bleeding Hearts. Il suo ruolo consiste nel supervisionare il locale di notte e tenere dietro alla contabilità di giorno. Lev Leokov, però, è un ragazzo diverso dagli altri. La sua mente non funziona in modo “normale”.
Ha una memoria portentosa, nessuna difficoltà a fare calcoli a mente, è preciso, metodico fino all’esasperazione ma… ma non riesce a comprendere le emozioni umane. Quando qualcuno piange o ride Lev si sente confuso, non sa esattamente cosa fare, come comportarsi o cosa dire.

«Egli bramava una parvenza di normalità in un mondo dove appariva diverso»

Sua sorella Nastasia e suo fratello Sasha hanno sempre vegliato su di lui, guidandolo quando era possibile, proteggendolo quando era necessario… a mio giudizio usandolo quando ne avevano bisogno.
La vita per quelli come Lev non sempre è semplice. Una delle frasi che gli sentirete dire più spesso è «Scusa» anche se in realtà è una parola vuota, qualcosa che ha imparato meccanicamente a dire tutte le volte che gli fanno notare che si è comportato in modo inusuale.
La vita di questo ragazzo non è esattamente piacevole. La sua famiglia è legata alla mafia russa, ma lui è stato emarginato perché diverso e imprevedibile. Per gli stessi motivi sostanzialmente non si sente accettato dal resto del mondo, fatta salva per la sua famiglia che lo adora pur non comprendendolo a pieno.
Le donne lo hanno deluso, tradito e ferito in modi che non potete neanche immaginare. Per quanto sua sorella e suo fratello lo amino, Lev rimane un uomo solo, almeno fino a quando nella sua vita non arriva Mina.

«Mina?» sussurrai al buio.
Il suo leggero borbottio mi fece capire che si stava rapidamente addormentando.
«Non so cosa sia l’amore» cominciai con calma, «ma se fossi in grado di amare qualcuno…»
La baciai delicatamente dietro l’orecchio, «amerei te. Moltissimo».

Rimasta orfana in tenera età e senza aver mai conosciuto suo padre, Mina Harris all’età di 24 anni si ritrova a vivere per strada, sopravvivendo come può. Disperata, affamata, allo stremo delle forze, per  non morire di fame s’intrufola al Bleeding Hearts e ruba il portafogli di Sasha. Lev, colpito da questa ragazza così diversa da quelle che ha incontrato finora decide di aiutarla offrendole una casa e un lavoro.
Non riesce bene a comprendere cosa gli sia accaduto, ma qualcosa dentro di lui ha sussultato nel vederla. Per motivi che neanche Lev pienamente comprende, Mina viene percepita come affine, come un essere umano diverso e per questo simile a lui. Mina Harris diventa parte del mondo di Lev e Lev diventerà molto presto parte di un mondo che la ragazza non conosce, ma che pian piano comincerà a comprende quasi  istintivamente.

«Tu credi nell’amore come verbo. Non nell’amore come parola».
Si voltò di scatto e mi guardò negli occhi come se fosse scioccato dall’idea che avessi capito.
Aggiunsi, «credi nell’amore come azione, non come commovente emozione ».
«Sì» affermò sbalordito.
Posso amarti Lev Leokov

Non aspettatevi grandi avvenimenti in questo romanzo, non aspettatevi neppure dialoghi particolarmente frizzanti, battibecchi e fraintendimenti.
Lev Leokov non è il genere d’uomo che riderebbe a una battuta. Il modo in cui reagirebbe a un malinteso potrebbe essere devastante, visto che sembra essere nato per combattere e suo fratello Sasha lo sa bene.
Ma Mina, nonostante l’età, è una ragazza maturata in fretta. La strada l’ha costretta crescere e a guardare il mondo con occhi diversi da coloro cui non è mai mancato nulla. Questa donna paziente, determinata e per certi aspetti bizzarra, stravolgerà lentamente non solo la vita di Lev ma anche quella di coloro che gli ruotano attorno.
Questo romanzo è una dolcissima storia d’amore, ma anche una storia di rispetto e amicizia. É uno di quei libri da leggere e tenere a portata di mano tutte le volte che ci sentiamo giù, tutte le volte in cui la vita ci colpisce con durezza.
Ho amato con tutto il cuore la storia di Lev Leokov e spero di leggere presto gli altri romanzi di questa serie che immagino ci raccontino di Sasha, il fratello apparentemente spietato, ma segretamente innamorato di Annika e di Nastasia e del suo amore non ricambiato per Vik.


Giudizio complessivo: bellissimo.

MISST 
misst.books@gmail.com

12 ott 2015

NEWS LEGGEREDITORE


15 OTTOBRE 2015 EBOOK

Isobel Lambert è un’elegante e sofisticata professionista. Il suo lavoro come capo del Comitato, un’organizzazione che opera sotto copertura, consiste nell’intrattenere rapporti con alcune tra le più pericolose persone sulla faccia della terra. Eppure, dietro la sua fredda esteriorità, Isobel nasconde un segreto, il ricordo di un’altra vita, una vita interrotta molti anni prima.
Il presente e il passato della donna sono sul punto di collidere quando Serafin, un uomo che Isobel era convinta di aver ucciso molti anni prima, entra in affari con il Comitato. Ora, a quanto pare, il sicario più pericoloso e letale al mondo è tornato, e cerca la sua vendetta. Ma Isobel sa che nell’ambiente della malavita niente è come sembra. È la prima regola che ha dovuto imparare per avere un ruolo in un gioco criminale internazionale cui oramai non può più sottrarsi. Cosa si nasconde veramente dietro la maschera cinica e spietata di Serafin?

10 ott 2015

RECENSIONE: - BECOMING ALPHA - AILEEN ERIN


BECOMING ALPHA
Ink Monster LLC
Pagine 406
parte di una serie composta (Alpha Girl) composta da 5 volumi

Dopo una serie di letture di tutt’altra natura, ho deciso di tornare al primo amore, ovvero i licantropi e posso dire che Becoming Alpha non ha deluso le mie aspettative.
La protagonista è Tessa Mc Caine, una diciassettenne di Los Angeles, con un “dono” piuttosto impegnativo: ogni qualvolta la sua pelle entra in contatto con un oggetto, assorbe le emozioni di chi lo ha toccato prima di lei. Questa sua abilità, ereditata dal ramo materno di origini messicane, le crea moltissimi problemi. Tessa è costretta a vivere con dei guanti e tenere coperto gran parte del suo corpo per evitare di entrare in contatto con qualsiasi cosa o persona. Non è difficile immaginare quanto tutto questo l’abbia portata ad essere una persona piuttosto solitaria.
I genitori di Tessa decidono di spostarsi in Texas, dove vivono alcuni suoi cugini, anche loro dotati di poteri magici, nella speranza di aiutare la ragazza a gestire al meglio il suo dono e riuscire così ad avere una vita quasi normale.
Qualche giorno prima della partenza, durante un party organizzato dal papà di Tessa per salutare amici e colleghi, la ragazza tocca un documento proveniente dal capo dell’Accademia di St. Ailbes.
Solitamente il potere di Tessa le consente di percepire le emozioni più forti provate da chi ha toccato un certo oggetto, questa volta però accade qualcosa di inaspettato. La ragazza vede l’Accademia per la quale lavorerà suo padre. Nella visione l’istituto è circondato da tantissimi lupi di cui gli studenti sembrano non preoccuparsi. Infine Tessa si ritrova in uno studio con due uomini e un ragazzo. Quest’ultimo attrae immediatamente la sua attenzione, percependo un legame sconosciuto e al tempo stesso antico. Aspetto ancor più insolito, anche il ragazzo sembra percepire la presenza di Tessa così come i due uomini presenti, uno dei quali, pronunciando delle parole misteriose, riesce ad allontanare la ragazza e farla tornare in sé. Tessa si sente confusa. É la prima volta che il suo potere si manifesta in questo modo. Lei stessa non riesce a comprendere se abbia avuto un’allucinazione, se abbia visto un evento futuro o passato, oppure se, per motivi inspiegabili, semplicemente ha visto qualcosa che stava accadendo in quel preciso istante. Soprattutto percepisce un bisogno pressante di rivedere il giovane della visione.
Nessuna sorpresa che il ragazzo sia il bel Dastien Laurent, un giovanissimo professore della St. Ailbers, accademia misteriosa e molto esclusiva. Il preside di questo istituto, nonché capo del papà di Tessa, avverte la ragazza e la sua famiglia di prestare attenzione ai lupi che si aggirano numerosi nei boschi circostanti e soprattutto si raccomanda di stare alla larga dagli studenti della St. Ailbes.
Cosa succede quando dici a un adolescente di non fare qualcosa? Ovviamente la fa!
Tessa la notte si ritrova a sbirciare di nascosto i lupi che giocano nei dintorni di casa sua e soprattutto non riesce a distogliere lo sguardo dal fascinoso Dastien, che a dirla tutta, sembra essere altrettanto interessato.
Una sera, durante una festa organizzata dai suoi nuovi compagni di classe, Tessa decide di prendere una boccata d’aria e isolarsi per qualche minuto nel giardino della villetta. Dai boschi compare Dastien che le tiene compagnia per un po’ e finisce per baciarla. Peccato, però, che oltre a baciarla le dia anche un morso che la lascia confusa e sanguinante. Appena gli amici di Tessa si accorgono di chi abbia ferito la ragazza, la allontanano in modo scortese, rispedendola a casa, mentre Dastien, altrettanto confuso e sconvolto, si allontana tra i boschi.
Tessa scoprirà il giorno dopo che il ragazzo per cui ha una cotta clamorosa, altri non è che un licantropo e che con il suo morso l’ha contagiata, trasformandola a sua volta in una ragazza lupo.
Se prima il suo problema principale era non toccare persone o oggetti, adesso la nostra protagonista se la dovrà vedere con difficoltà di tutt’altra natura.
Tessa viene allontanata dalla famiglia e portata alla St. Ailbes Accademy, che si rivela una scuola per giovani licantropi provenienti da tutto il mondo. Qui la ragazza, dovrebbe imparare a controllare il suo lato “lupesco” ed evitare di mordere altre persone. Peccato che la giovane sia vista da tutti come una specie di scherzo della natura. La legge dei licantropi proibisce di mordere gli umani, anche perché la maggior parte non sopravvive alla trasformazione. Tutti gli studenti dell’Accademia sono “lupi” per discendenza, nessuno di loro conosce realmente il mondo umano e le sue regole. Soprattutto nessuno riesce a spiegarsi perché un brillante ed equilibrato licantropo come Dastien, promesso a una delle ragazze-lupo più belle e di forte discendenza, abbia scelto di mordere un’umana rischiando così la pena di morte. A essere sinceri non lo comprende neanche la stessa Tessa, che vorrebbe un confronto con Dastien, che invece fa di tutto per evitarla.
Se lottare per non cedere al lato lupesco non bastasse, se essere circondata da ragazze-lupo che ti accusano di aver circuito il maschio Alfa più bello e forte dell’Accademia non fosse sufficiente, se sentirsi pazzamente attratta da quest’ultimo, che oscilla tra attacchi di gelosia acuta e momenti di indifferenza non vi avesse ancora fatto perdere il senno, beh… aggiungeteci un gruppo di vampiri dall’aspetto marcescente che vi considerano la loro Red Bull personale!
Insomma gli intrighi e l’azione in Becoming Alpha non mancano. Il romanzo è divertente e ben strutturato. Mi sarebbe piaciuto ci fosse un pizzico di sensualità in più, ma è un Young Adult e rispetta in pieno il genere.
Devo trovargli difetto?  Ci sono momenti in cui avrei francamente ucciso Dastien, che ad un certo punto del romanzo ha davvero un atteggiamento ai limiti del demenziale, ma è un uomo… pure mezzo lupo… perciò l’ho perdonato.
Per quello che concerne l’aspetto linguistico, temevo che scontrarmi col mondo lupesco mi mettesse in difficoltà, in realtà la scrittura è molto fluida e comprensibile, perciò direi che non presenta grosse difficoltà.

Giudizio complessivo: molto carino.

RECENSIONE A CURA
MISST
misst.books@gmail.com

4 ott 2015

RECENSIONE: - 9 GIORNI - GILLY MACMILLAN


9 GIORNI
di Gilly Macmillan
Newton Compton
Pagine 480
autoconclusivo

Ho avuto la possibilità di leggere in anteprima questo romanzo e devo dire che è stata una piacevolissima scoperta. A mio giudizio, l’autrice tratta, con un’abilità degna di nota per un’esordiente, un tema di estrema attualità: quanto conosciamo chi ci sta accanto e quanto il nostro giudizio viene condizionato dai mezzi di informazione e dai social?
In questo villaggio globale, dove le distanze si sono accorciate e dove la gestione e la condivisione delle informazioni è diventata sempre più veloce e per certi aspetti incontrollabile, quanto peso ha la nostra parola sul web?
La trama di 9 Giorni è molto semplice. Rachel, una giovane donna uscita da poco da una dolorosa separazione dal marito, passeggia in un bosco col il figlio Ben, di otto anni, e con il loro cagnolino.
Il bambino chiede alla madre di poterla precedere sul sentiero che stanno percorrendo, per poter arrivare prima al parco giochi. Rachel, dopo un attimo di esitazione, acconsente.
Ben sparisce nel nulla e nulla, da quel momento in poi, sarà più come prima.
I punti di forza del romanzo sono molteplici. Prima di tutto la struttura narrativa.
La trama si sviluppa attraverso un prologo, collocato in linea temporale un anno dopo gli avvenimenti,  nove capitoli, corrispondenti ai nove giorni del sequestro e un epilogo che si riallaccia al prologo.
Le due voci narranti che si alterneranno per tutto il romanzo, quella di Rachel e quella del detective che indagherà sul caso,  Jim Clemo, ci daranno l’idea di quanto la scomparsa del bambino abbia portato entrambi sull’orlo di un precipizio. Rachel ne è uscita profondamente disincantata, mentre Jim è ormai un detective distrutto dai rimorsi e dal senso di colpa, preda di attacchi di panico e insonnia perenne. Ovviamente, nel prologo, nessuno dei due fa comprendere se alla fine il piccolo Ben sia stato ritrovato e soprattutto se sia stato ritrovato vivo. Inoltre non spiegano esattamente cosa, in quei nove dannati giorni, li abbia sconvolti al punto tale da trasformarli in persone radicalmente diverse da ciò che erano.
E qui arriviamo al secondo punto di forza di questo romanzo. É la prima volta che mi capita di non aver minimamente compreso quale fosse il reale colpevole e il suo movente fino a quando l’autore non ha scelto di farcelo sapere. La Macmillan è stata davvero magistrale nel seminare una miriade di false piste, ognuna seguita e sponsorizzata da qualcuno. Il lettore si ritroverà a seguire il procedere dell’indagine che, se all'inizio sembra ferma in un punto cieco, ad un tratto avrà fin troppi presunti colpevoli.
Altro punto di forza del romanzo, quello che in assoluto più di tutti ho apprezzato, è la capacità della Macmillan di far provare al lettore la straziante esperienza di essere vittima di una macchina mediatica imprevedibile e incontrollabile.
Il tema del rapimento è, in fin dei conti, un pretesto per parlare della società in cui viviamo. Per quanto sia dura ammetterlo oggi, l’immagine in senso lato, ha un peso determinante. I mass media e i social possono devastare letteralmente la vita di alcuni individui sulla base di preconcetti e informazioni sbagliate.
La libertà di parola è importante, ma prima di parlare, prima di affermare su una piazza virtuale così vasta ciò che pensiamo, dovremmo sempre riflettere sulle conseguenze che quelle parole possono avere sulla vita degli altri.
Rachel, infatti, per una serie di sfortunate circostanze, viene vista come una donna sull'orlo della depressione, incapace di badare al proprio bambino, una donna che in maniera diretta o indiretta è colpevole della sua scomparsa. Una “pessima madre” come scrive un misterioso blogger, riscuotendo molti consensi tra gli utenti di internet e generando così, suo malgrado, una serie di eventi a catena, francamente inimmaginabili per il lettore e che condizioneranno pesantemente le indagini sulla scomparsa del piccolo Benedict.
Non voglio raccontare molto altro della trama, sarebbe un delitto, perché vi priverebbe del piacere di scoprire pian piano quanto, dietro la sottile patina di perbenismo, si nascondano in fin dei conti istinti e desideri ancora molto primordiali.


Giudizio complessivo: bellissimo.

MISST 
misst.books@gmail.com

3 ott 2015

ILENIA LEONARDINI

Sono nata nel 1977 nell'assolata città marittima di La Spezia, in quella striscia di terra chiamata Liguria.
Sono figlia unica e vivo con i miei genitori nella piccola provincia di Luni Mare.

Il mondo perfetto e sognante del cinema mi ha sempre attratto, anche se sono un’appassionata di musica. Di entrambi i “mondi” apprezzo quello straniero.
Lo sport che ho praticato più volentieri è la difesa personale. Devo ammettere che mi ha ispirata molto.
Rimango fedele al mio primo amore: il nuoto.
Quando entro in mare è come se ritrovassi il mio ambiente, forse in un'altra vita ero un delfino, chi lo sa!
La scrittura l'ho incontrata verso i 14 anni.
I miei primi manoscritti ricordano più sceneggiature e sono carichi di dialoghi, poi mi sono detta: “… e se creassi uno stile tutto mio?”
Così ho fatto!
La scrittura creativa è stata, ed è ancora, una passione terapeutica. Mi ha aiutata a superare i momenti di sconforto, specialmente dopo la perdita del lavoro.
Io lo dirò sempre: “Scrivere fa bene al cuore e all'anima!”.
Mi piace spaziare tra i “generi letterari”.
Passo dal fantasy, all'horror per poi catapultarmi nello sci-fi.
Ultimamente mi sono dedicata al thriller/noir e forse ho mescolato lo stile dark all'azione che, in genere, è presente nei “gialli”.
Creare mondi, situazioni inusuali e personaggi è qualcosa che si è fatto strada nel mio animo.
I generi letterari dai quali mi faccio trasportare, quando leggo, sono il fantasy (sovrannaturale e mondi fantastici), l’horror e il genere storico.
Sono amante dei miti greci, egizi e adoro le storie dei Nativi Americani.
Il periodo storico del quale vorrei, prima o poi, scrivere un romanzo, è la seconda guerra mondiale, per sottolinearne la sua drammaticità, in quanto credo sia stato il più oscuro nella storia del genere umano.
Chissà, forse un giorno …
I miei autori preferiti sono: Tolkien, Lewis, Michael Ende e la Alcott (Piccole donne è il mio libro preferito e mi riconosco in Josephine March ma solo per il fatto che anche lei adora scrivere).
Apprezzo anche la letteratura gotica dalla quale prendo spunto.
L’ispirazione mi coglie in qualsiasi momento, specie alla sera.
Mi piace molto mettere “in lavorazione” più tipologie di storie, questo perché seguo lo stato d’animo del momento.
Vi faccio un esempio:
“Quando fa freddo e fuori c’è il diluvio mi sento ispirata nello scrivere storie di creature sovrannaturali; mentre se mi trovo in riva al mare volo con la fantasia e posso scrivere tante mini storie che parlano di sirene e altre creature mitologiche marine.”
Molte mie amiche mi chiedono come io riesca a spaziare in questo modo e soprattutto a ricordarmi di ogni personaggio (e ne inserisco molti nelle mie creazioni).
Io rispondo che forse il mio cervello ha delle  “cartelle” simili a quelle di un computer.
Questa cosa mi fa sorridere.
Ma non ci posso fare niente, io sono fatta così.
Scrivere è un modo per liberarmi della quotidianità e rintanarmi in mondi perfetti, anche se non sempre ne hanno l’aspetto.
Nelle amicizie devo ammettere di essere molto timida, ma con le persone con cui condivido doti artistiche sono molto espansiva e con essi parlo di come adoro scrivere e di come ogni cosa mi ispiri.
Ci sono persone che vedono la mia timidezza, alle volte, troppo intensa. Nella vita ho dovuto lottare per raggiungere i miei obbiettivi e ho trovato ostacoli e amicizie che poi si sono dissipate, credo per la lontananza, io quando mi affeziono alle persone sono una vera amica, una persona che sa ascoltare e tenta di dare consigli.
Nel periodo dell’adolescenza non ero certo il tipo che adorava mettersi in mostra, infatti mi rifugiavo, quando potevo, al cinema e dopo uscita da esso mi sentivo talmente carica di ispirazione che dovevo scrivere.
Anche ciò che mi circonda mi ispira, come i miei stati d’animo.
Non saprei che altro dire su di me, solo che mi reputo una persona sensibile che cerca sempre il lato positivo delle situazioni, credo nella vera amicizia e che se si crede in un sogno bisogna inseguirlo.
È strano parlare di “me”, non saprei che altro aggiungere. Chi mi conosce lo sa che sono semplice, senza fronzoli inutili, ma una persona che se può aiuta sempre e che si dà da fare quando lavora.
Ho pubblicato il 20/12/2013 il mio primo romanzo di questa trilogia chiamato: Hurricanes & Sun con Irda Edizioni, nel giugno del 2014 ho pubblicato la continuazione: Dark side … of the sun. 
L’11 dicembre 2014 sono uscita con una raccolta di “Storielle e Favole”
Nell’aprile 2015 è uscito il terzo “capitolo” di questa mia prima trilogia Noir/Thriller.
Quest’anno, a dicembre, uscirà il mio nuovo libro Tra mito e realtà, Dei reincarnati.
Ho fatto due presentazioni: Una il 4 ottobre 2014 presso la sala consiliare del Comune di Ortonovo, la seconda presso il centro Dialma Ruggero a La Spezia il 17/12/2014, dove ho avuto una menzione sul quotidiano La Nazione, firmato da Marco Magi.


IRDA EDIZIONI

“Hurricane & Sun” è un libro sorprendente. Un'opera che si gusta con piacere. L'autrice è abile nel creare immagini forti che trascinano il lettore fino alla fine, in un vortice di eventi ed emozioni che lasciano col fiato sospeso e la sensazione di sentirsi parte del racconto. Dei veri protagonisti!
Hagen e Andreas sono i pilastri portanti di una trama fitta di intrighi; dove il dolore e l'azione si bilanciano in un susseguirsi di eventi unici. Un noir nuovo, dagli aspetti gotici new dark. Dove non c'è posto per le domande ma solo per l'azione. Azione fatta di coraggio e di paura. Azione che è rivalsa per qualcosa che è stato strappato troppo presto dalla vita di due bambini che volevano solo vivere una vita qualunque, fatta di gioie e non di continue paure che trascineranno con sé per lungo tempo.
Questo è l'opera di Ilenia Leonardini, un'autrice che non si risparmia nella scrittura ma che abbandona tutta la sua passione sul foglio come una magia che fiorisce ad ogni rigo con una forza linguistica esplosiva ma anche con un messaggio forte e chiaro: l'amore! L'unica cosa che può, veramente, essere la chiave per aprire anche i lucchetti più difficili!


Estratto pag. 27: 
"Al manicomio il direttore è fuggito facendo perdere  le sue tracce; così Georg si vede costretto a prendere le redini della clinica   “Giuro che se mi capita tra le mani quel bastardo non so che gli faccio! Ma a proposito, come stanno Hagen ed Emma?” impreca il vecchio dottore   “Sono tornati nelle loro stanze, stanno meglio, anche se Hagen è ancora incosciente; vado a controllarlo.”   “Ti sei preso a cuore il caso di quel ragazzo.”   “Sì papà, e so dove l’ho già incontrato.”   “Lo conosci?”   “Sì, lavorava al Berlin Collage, in cucina, non era uno studente. Ci vediamo dopo.” Moritz si congeda dal padre raggiungendo la camera dell’amico. Si siede sulla sedia di metallo accanto al letto, con la speranza che si svegli"


IRNA EDIZIONI

Ilenia Leonardini torna con “Dark side…of the sun” il sequel dell’ottimo romanzo d’esordio “Hurricane & sun” che ha ottenuto un buon riscontro di vendite e critiche da parte dei lettori. Tornano Hegan e Andreas, i due fratelli vittime di circostanze e vicissitudini al limite del paradosso, che anche stavolta dovranno lottare per rimanere vivi ed ottenere quella serenità che tanto agognano.
Il volume si fonde benissimo al primo capitolo della serie e l’autrice è abilissima nel cucire addosso ai protagonisti, una storia capace di lasciare il lettore senza fiato fino all’ultimo. Ottimo l’utilizzo del linguaggio che ripercorre i tratti new dark gotici apprezzati nella prima scrittura. Un unirsi e dividersi di sensazioni forti ed emozionanti, rendono l’opera godibile e adrenalinica che porta ad un risultato stilistico e letterario molto buono e affascinante, dunque da non perdere per tutti gli amanti del genere.

Questo è un estratto di pag 27: 

"Che la notte porti consiglio ai gemelli Häuser? Andreas, in sogno, si trova in un luogo strano. Le cascate sgorgano dal basso verso l’alto e l’acqua va nella stessa direzione. Continua a camminare quando improvvisamente appare, dal nulla, una fanciulla con indosso una lunga veste bianca e pare che in grembo stia crescendo una nuova vita.  Il volto della giovane donna è marcato dal trucco che cola per colpa delle lacrime che fa spiccare le pupille azzurre come il mare. - Sabine?!" ...


IRNA EDIZIONI

Siamo giunti all’epilogo della saga dedicata ai gemelli Andeas e Hagen Häuser della bravissima Ilenia Leonardini.
Posso ben affermare che qui ci troviamo davanti ad una grande promessa della letteratura new gotic dark, poiché, senza alcuna riserva, posso dire che la trilogia della scrittrice Ligure è forse la più bella del genere che abbia mai letto. Ilenia non si risparmia nella scrittura, rimane coerente e incisiva in tutti e tre i tomi. Il linguaggio fresco e intenso trasporta il lettore. Mai la sua scrittura risulta noiosa o appesantita ma, al contrario, riesce a tenere alta la tensione fino all’ultimo rigo. Ciò conferma maggiormente il grande talento di
Ilenia. La trama è sempre ricca di spunti preziosi e di logiche a volte superbe. I personaggi sono curati minuziosamente in ogni particolare. Qualsiasi figura entri in scena non è mai banale e scontata ma, al contrario, risulta essere un personaggio di grande importanza ai fini della storia. 
Che dire di più …  Ilenia Leonardini ci ha messo davanti ad una storia incedibile che, seppur totalmente frutto della sua fantasia, riesce ad avere una morale importante. L’autrice ci mostra comunque la realtà del mondo, la realtà della violenza, del disincanto e dell’inganno. Tutti fattori che sono alla base della sofferenza dei due ragazzi protagonisti. Ma il messaggio è chiaro e forte; seppur tante siano le vicissitudini, le delusioni e le sofferenze queste non sono altro che il prezzo che ognuno di noi paga oggi in questo mondo per raggiungere quell’agognata serenità e lasciarsi andare libero tra le braccia di quel sentimento che ci rende unici, cioè l’amore!
Francesco Luca Santo

Estratto:
Nella piccola frazione Ligure  il sole brilla, quello è il primo giorno nella sede italiana. 
Hagen ed Andreas  condividono una bella stanza con tanto di due letti, una tv a schermo piatto ed una rifornita cineteca con dvd di ogni genere: dalle saghe televisive ai film di grande successo. 
I quasi venticinquenni sono ancora immersi nel sonno, come anche Nicholas e Moritz ( quel soggiorno forzato nella sede italiana della DBZ farà bene anche a loro per riallacciare quel rapporto fraterno che negli anni passati si era totalmente logorato, anche grazie alla presenza di Hagen ed Andreas sta cominciando a ricucirsi).
La zia dei gemelli li porta a visitare la cittadina che si trova nemmeno a cinque minuti di distanza, ovvero Sarzana.
Questa bella provincia sembra incantata.
- Mi sento un po ’ come a scuola quando ci portavano in gita. - commenta mescolando il proprio cappuccino Moritz,  con voce malinconica ripensando a quelle fatte quando studiava al Berlin Collage con Klaus.


IRNA EDIZIONI

Fantasy, Fantascienza, Epica, Dark, sono solo alcuni degli argomenti trattati dalla bravissima scrittrice Ilenia Leonardini, nella sua nuova opera. Il volume non è solo un florilegio in cui mondi e situazioni si incontrano e si scontrano, ma è un’accurata ricerca etica di ciò che ognuno di noi dovrebbe fare per migliorare. Ogni racconto, oltre alla visione edenica e un po’ onirica, porta con sé comunque una morale e questa non è solo una pausa di riflessione per un pubblico giovane ma è un messaggio per ogni uomo; perché i sogni non appartengono solo agli adolescenti ma a tutti, e tutti possiamo, nel nostro piccolo, cambiare le cose, basta solo volerlo … Francesco Luca Santo

PER MAGGIORI INFORMAZIONI
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