31 mag 2015

RECENSIONE: - PERFECT CHEMISTRY - SIMONE ELKELES

AUTORE: Simone Elkeles
CASA EDITRICE: Walker DATA PUBBLICAZIONE: 2008

Brittany Ellis e Alex Fuentes non potrebbero essere più diversi: lei è la cheerleader “perfetta”, che vive una vita fatta di lussi, e lui è il membro di una gang della zona pericolosa della città. Ma quando sono costretti ad avvicinarsi a causa di un progetto scolastico, cominciano a volare le scintille e sia Alex che Brittany capiscono che a volte le apparenze ingannano. I loro sentimenti saranno sufficienti a tenerli insieme anche quando il mondo è determinato a separarli?

Come sapete, io sono un’amante delle storie con archetipo “Grease”. Ok, non lo sapete, ma ve lo sto dicendo ora.
Partendo da questo presupposto, non potevo non essere attratta da “Perfect Chemistry”, di Simone Elkeles. Il protagonista, Alex Fuentes, è un membro di una gang di messicani in un sobborgo di Chicago, e la protagonista, Brittany Ellis, è la tipica bellona delle scuole americane, capitano delle ragazze pom-pom, ricca, fidanzata col capitano della squadra di football - bello, biondo e ricco come lei.
Quello che accomuna entrambi, sia Alex che Brittany, è che appaiono qualcosa che non sono: se lei sembra esteriormente perfetta e stare bene in questo “ruolo”, in realtà non lo è e non ci si sente affatto, a dispetto di quanto tutti credano e lei glielo lasci credere. Inoltre Brittany ha una sorella ritardata e disabile, che lei ama alla follia e della quale si occupa con dedizione e amore, però nessuno a parte la sua migliore amica e il suo fidanzato è a conoscenza dell’esistenza della sorella perché la sua famiglia la tratta come il loro piccolo, oscuro segreto. D’altra parte, nessuno potrebbe sospettare che Alex non è affatto contento di far parte di una gang, e anzi vorrebbe andare al college e fare qualcosa di utile della sua vita, ma non vede via d’uscita in quanto la politica di una gang è: “o ci rimani o muori”.
Alex e Brittany non si sono praticamente mai parlati durante il liceo, sono totalmente agli antipodi della scala sociale e sembrano appartenere a due strade ben distinte e parallele che non si incontreranno mai. Ma all’inizio dell’ultimo anno sono costretti ad una vicinanza forzata dalla professoressa di chimica, la signora Peterson, che sistema i banchi in ordine alfabetico e non vuole sentire ragioni (un personaggio secondario tra quelli che ho amato di più recentemente), ed è così che cominciano a conoscersi, ad avvicinarsi, a scoprire un’attrazione reciproca.
Se i presupposti non sono per niente originali (diciamocelo pure), questa storia è così dolce che è stato un piacere leggerla, almeno per me; di conseguenza mi sento di consigliare questo libro a coloro a cui piacciono le storie alla Grease (il film viene anche citato nel libro, e non a caso, penso). Insomma è scritto bene, scorrevole, ironico in alcuni punti, l’autrice riesce anche a farci empatizzare con Brittany, e voglio dire, quando mai si riesce ad empatizzare con una Barbie in carne e ossa e per di più capo cheerleader? Ho trovato poi il contesto di Alex estremamente interessante, anche se io credo sia leggermente edulcorato: credo che nella realtà le dinamiche delle gang siano ancora peggio di quelle che ci racconta la Elkeles purtroppo, ma la sua è una rappresentazione verosimile e adatta alla storia che racconta, nella chiave in cui la racconta.
Che io sappia, il libro è solo in inglese purtroppo. Hasta luego, chicos.


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