30 mag 2015

RECENSIONE: - LE ALI DELLA VITA - VANESSA DIFFENBAUGH

AUTORE: Vanessa Diffenbaugh
CASA EDITRICE: Garzanti
DATA PUBBLICAZIONE: 2015

È notte e la nebbia è illuminata a tratti dai fari delle macchine che sfrecciano accanto a lei. Letty si asciuga l'ennesima lacrima e preme ancora più forte il piede sull'acceleratore. Deve correre il più lontano possibile, fuggire da tutti i suoi sbagli, è la cosa migliore per tutti. Perché la sua vita è stata difficile, ha inanellato una serie di errori uno dietro l'altro e adesso tutte le sue paure sono tornate a tormentarla, senza lasciarle una via di scampo. Intanto, ormai molte miglia lontano, i suoi due figli, Alex e la piccola Luna, stanno dormendo serenamente. Non sanno che la mamma li ha lasciati da soli nel loro letto, schiacciata dal terrore di non essere una buona madre. Convinta che senza di lei Alex e Luna saranno più felici. Quando Alex si sveglia e si accorge che Letty non c'è più, capisce che non deve farsi prendere dal panico. Deve occuparsi della sorellina e seguire le regole. Perché Alex ha quindici anni ed è solo un ragazzino, ma è dovuto crescere in fretta per aiutare sua madre Letty e i suoi occhi troppo spesso tristi. A volte guarda verso il cielo e sogna di volare via, in un posto dove l'azzurro del cielo li possa di nuovo colorare di felicità. La sua passione sono la matematica e lo studio delle rotte migratorie degli uccelli. Da loro ha imparato che non importa quanto voli lontano, c'è sempre un modo per tornare a casa. Alex sa che deve trovare il modo di far tornare anche la sua mamma. Solo lui può farlo, solo lui può curare le sue ali ferite e farle spiccare di nuovo il volo. Perché anche quando l'orientamento è perso, l'amore può farci ritrovare la rotta verso il nostro cuore.

Dopo il grande successo del libro Il linguaggio segreto dei fiori, torna nelle librerie Vanessa Diffenbaugh con il suo nuovo romanzo, Le ali della vita, una storia d'amore (quello tra adulti, tra adolescenti, tra un genitore e i propri figli e quello per le proprie passioni), di coraggio e forza di cambiare.
Questo è il primo libro che leggo di quest'autrice e devo dire che l'ho apprezzato molto perché dopo averlo letto, ti lascia qualcosa dentro. Non è una storia semplice ma l'autrice è stata in grado di raccontarla senza renderla pesante. Scritta con uno stile scorrevole, semplice e che riesce a coinvolgerti sin dalle prime pagine per poi lasciarti alla fine con positività (confesso però che avrei speso qualche parola in più per il finale).
La storia è incentrata principalmente su Letty, una donna che improvvisamente si ritrova a dover badare da sola ai suoi due figli (un adolescente e una bambina) con i quali non si è mai sentita a suo agio.
Questo perché ad occuparsene c'erano i nonni, ma quando i due decidono di tornarsene a vivere in Messico, Letty è costretta a crescere. Naturalmente non sarà cosa facile.
Le vicende sono raccontate sia dal punto di vista di Letty che da quello di Alex, il quindicenne figlio di Letty, anche lui con la sua dose di problemi da risolvere. Non si tratta di un ragazzo immaturo e menefreghista, anzi, esattamente l'opposto: dolce, protettivo e appassionato di scienza.
E' senza dubbio una storia che affronta tematiche importanti (per esempio la gravidanza in età adolescenziale o l'immigrazione), i due protagonisti, poi, sono ben caratterizzati tanto da sembrare reali agli occhi del lettore e sicuramente è facile provare empatia soprattutto per Alex (come è successo nel mio caso).
Se cercate una storia intensa e delicata, questo libro potrebbe fare al caso vostro.

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