AUTORE: Moira Young
CASA EDITRICE: Piemme
DATA PUBBLICAZIONE: 2011
Saba ha sedici anni, tutti trascorsi a Silverlake, una terra desolata che quasi non ricorda più il lago di cui porta il nome. La civiltà così come noi la conosciamo è sparita dalla faccia della terra e solo dei relitti, dei quali si è perso l’uso e il significato, stanno a ricordare che è esistito un tempo in cui tutto era diverso. Ma va bene così per Saba, fintanto che il suo amato gemello, Lugh, è con lei. Sarà una mostruosa tempesta di sabbia e l’arrivo di quattro cavalieri a cambiarle la vita. Perché rapiscono Lugh, e a Saba non resta altra scelta che mettersi sulle tracce del fratello e riportarlo a casa. Per riuscirci dovrà superare molte prove, combattere molte battaglie e contare parecchie cicatrici. Ma quello che otterrà in cambio l’amore, l’amicizia e una nuova consapevolezza di se stessa sarà la ricompensa per la perdita dell’innocenza.
Dark Eden è il primo volume della serie per adolescenti post-apocalittica e distopica Dustlands.
La prima cosa che dovete tener presente è che l'autrice nella versione originale ha pensato bene di creare una lingua talvolta sgrammaticalmente scorretta e imprecisa perché è sopravvissuta solo oralmente e nessuno in questo nuovo mondo sa leggere e scrivere. Come potete immaginare ha portato a delle scelte, per rendere la traduzione italiana non pesante e allo stesso tempo cercando di non allontanarsi dallo stile originale. Dunque non spaventatevi se la lingua vi sembrerà troppo "bassa", colloquiale e diretta (mancanza di virgolette per i dialoghi etc. etc.). L'importante è cominciare poi ci si fa l'abitudine e si procede senza problemi.
La protagonista è Saba, una diciottenne che vive isolata in a terra arida e deserta insieme al suo gemello Lugh (con il quale ha un rapporto molto stretto), la sorellina di nove anni Emmi (della quale non le importa molto) e un padre che dalla morte della moglie non è stato più lo stesso. Il mondo poi è completamente cambiato: desertico, città abbandonate, guerriere ribelli, ladri affascinanti, vermi con gli artigli e non è finita qui...
Confesso che non sono esattamente una fan dei romanzi distopici ma questo mi ha davvero coinvolto.
Il punto di vista è solo quello di Saba (scritto in prima persona) pertanto il lettore prova i suoi sentimenti e vive le situazioni che la vedranno coinvolta. E' una ragazza testarda, impulsiva, è convinta di essere brutta e che senza il suo gemello Lugh è perduta. Le cose cambieranno quando Lugh verrà rapito e lei sarà costretta a prendere in mano le redini della situazione. A quel punto avrà finalmente una reale percezione del suo valore e accade tutto in modo graduale e realistico. Una ragazza determinata e che non si piegherà nonostante tutto quello che vivrà.
Naturalmente non può mancare il risvolto romantico (anche se resta un aspetto marginale per ora) e qui entra in scena Jack, il ragazzo dallo sguardo magnetico, affascinante, ladro e arrogante. Il loro rapporto non sarà dei più tranquilli.
Per quanto riguarda le cause per le quali il mondo è cambiato in quel modo in questo volume non è dato sapere (speriamo nel prossimo perché sono curiosa).
Buon ritmo, personaggi interessanti e non mi meraviglio se Ridley Scott ne ha acquisiti i diritti cinematografici perché si presterebbe benissimo allo scopo.
Le uniche pecche: avrei approfondito con qualche emozione in più le due morti finali e ammorbidito il passaggio da una scena all'altra in alcuni punti.
Per il resto, ve lo consiglio perché ne vale la pena.
La prima cosa che dovete tener presente è che l'autrice nella versione originale ha pensato bene di creare una lingua talvolta sgrammaticalmente scorretta e imprecisa perché è sopravvissuta solo oralmente e nessuno in questo nuovo mondo sa leggere e scrivere. Come potete immaginare ha portato a delle scelte, per rendere la traduzione italiana non pesante e allo stesso tempo cercando di non allontanarsi dallo stile originale. Dunque non spaventatevi se la lingua vi sembrerà troppo "bassa", colloquiale e diretta (mancanza di virgolette per i dialoghi etc. etc.). L'importante è cominciare poi ci si fa l'abitudine e si procede senza problemi.
La protagonista è Saba, una diciottenne che vive isolata in a terra arida e deserta insieme al suo gemello Lugh (con il quale ha un rapporto molto stretto), la sorellina di nove anni Emmi (della quale non le importa molto) e un padre che dalla morte della moglie non è stato più lo stesso. Il mondo poi è completamente cambiato: desertico, città abbandonate, guerriere ribelli, ladri affascinanti, vermi con gli artigli e non è finita qui...
Confesso che non sono esattamente una fan dei romanzi distopici ma questo mi ha davvero coinvolto.
Il punto di vista è solo quello di Saba (scritto in prima persona) pertanto il lettore prova i suoi sentimenti e vive le situazioni che la vedranno coinvolta. E' una ragazza testarda, impulsiva, è convinta di essere brutta e che senza il suo gemello Lugh è perduta. Le cose cambieranno quando Lugh verrà rapito e lei sarà costretta a prendere in mano le redini della situazione. A quel punto avrà finalmente una reale percezione del suo valore e accade tutto in modo graduale e realistico. Una ragazza determinata e che non si piegherà nonostante tutto quello che vivrà.
Naturalmente non può mancare il risvolto romantico (anche se resta un aspetto marginale per ora) e qui entra in scena Jack, il ragazzo dallo sguardo magnetico, affascinante, ladro e arrogante. Il loro rapporto non sarà dei più tranquilli.
Per quanto riguarda le cause per le quali il mondo è cambiato in quel modo in questo volume non è dato sapere (speriamo nel prossimo perché sono curiosa).
Buon ritmo, personaggi interessanti e non mi meraviglio se Ridley Scott ne ha acquisiti i diritti cinematografici perché si presterebbe benissimo allo scopo.
Le uniche pecche: avrei approfondito con qualche emozione in più le due morti finali e ammorbidito il passaggio da una scena all'altra in alcuni punti.
Per il resto, ve lo consiglio perché ne vale la pena.
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