In una piccola libreria antiquaria viene trovato ucciso Ugo Magni, medico di successo e senatore. Il commissario De Vincenzi, mite e riflessivo, indaga tra interni Déco con dame stupende, tra esterni affaccendati e case di ringhiera in un universo di portinaie e popolani.
Sei donne e un libro è il secondo volume della serie dedicata alle indagini di Carlo De Vincenzi, commissario della Mobile Milanese dalle grandi capacità deduttive e intuitive.
Tutto inizia quando in una piccola libreria viene ritrovato il corpo del senatore e medico Ugo Magni e il nostro commissario viene chiamato a indagare.
Credo sia il primo scrittore italiano di gialli che leggo, di solito preferisco gli anglosassoni o americani. Inoltre, tendo a leggere romanzi scritti di recente, invece, in questo caso parliamo di un romanzo pubblicato nel 1936 (e li dimostra tutti, purtroppo). Da questa serie di libri, la RAI ha realizzato anche uno sceneggiato.
Ma torniamo al libro, ho apprezzato la figura di De Vincenzi perché si discosta molto dai detective anglosassoni, è un uomo arguto ma anche umano ed è alla ricerca della verità.
Lo stile è scorrevole e teatrale, la storia è molto realistica e i personaggi sono davvero ben caratterizzati.
Al di là del mistero da risolvere, abbiamo anche modo di conoscere l’Italia di quel periodo, la borghesia milanese e le procedure della polizia dell’epoca. Devo ammettere che il periodo storico e l’ambientazione milanese non mi hanno mai affascinato ma ho deciso di leggerlo perché la trama m’intrigava (forse per certi aspetti un po’ prevedibile ma si lascia leggere).
Piacevole lettura anche grazie all’audiolibro letto a più voci.
Nessun commento:
Posta un commento
Norme Privacy