24 lug 2024

RECENSIONE: - DANZANDO SOTTO LE STELLE - JULIA QUINN

 


Danzando sotto le stelle
Julia Quinn
Mondadori

Lady Arabella Blydon è bella e intelligente, e soprattutto è stufa degli uomini che notano solo una delle sue doti. Un giorno un corteggiatore le dichiara che è disposto a non tenere in conto le sue disdicevoli tendenze intellettuali in virtù del suo bell'aspetto e della sua cospicua dote. Quando è troppo è troppo. Arabella, o meglio Belle, come viene chiamata, si ritira dal feroce mercato matrimoniale londinese e si trasferisce nella sua dimora di campagna. Qui incontra lord John Blackwood, eroe di guerra tornato dal fronte. Lord John ha conosciuto le peggiori sofferenze in battaglia, ma nulla potrebbe sconvolgere la sua esistenza come Belle. Quella donna è così irritante, ma anche così inebriante, così capace di regalargli, dopo tanto tempo, una ragione per continuare a vivere. Di colpo torna a fare cose assurde, declama poesie, si arrampica sugli alberi nella notte solo per poter ballare con lei sotto il cielo stellato. Ferito nel corpo e nell'anima, lord John sa che non potrà mai essere il tipo d'uomo per Arabella, eppure non può fare a meno di desiderarla. Potrà questo cuore tormentato imparare nuovamente ad amare?

Danzando sotto le stelle è il secondo volume della trilogia The Splendid, trilogia ambientata durante il periodo Regency. I romanzi sono autoconclusivi e sono collegati tra loro per alcuni personaggi.
Il romanzo vede protagonisti: Lord John Blackwood, amico del duca Ashbourne (protagonista del volume precedente) e Arabella Blydon, cugina di Emma (protagonista del volume precedente). Arabella, Belle per gli amici, passa del tempo a casa di Emma ed è durante una delle sue passeggiate che incontra Lord Balckwood, diventato da poco barone. Scatta subito una certa simpatia tra loro ma il passato di Blackwood rende difficile una loro possibile relazione.
Alcuni aspetti farebbero pensare che si tratti di un retelling de La Bella e La Bestia (lei si chiama Belle e adora leggere, è intelligente, intraprendente e anticonformista mentre Lord Blackwood è un uomo tornato dalla guerra con ferite sia fisiche sia interiori. Cerca di tenere a distanza Belle perché è convinto di non essere degno di lei.) invece è tutt’altra storia che, mi dispiace, ma a me non è piaciuta.
Parte anche bene con quel tocco di ironia legato al loro primo incontro ma una volta che i due iniziano a frequentarsi, assistiamo per gran parte del romanzo a cambi repentini di umore (sì voglio frequentare Belle, no non sono degno di lei, sì non posso vivere senza di lei, no non sono degno di lei etc. etc.) che dopo un po’ iniziano a irritare.
Anche in questo caso nonostante sia ad ambientazione storica, l’autrice si prende parecchie libertà per far filare la storia. La trama è decisamente banale e anche il tizio che si nasconde dietro gli attentati (sottotrama per movimentare la storia) è subito prevedibile (il modo in cui viene catturato poi è assurdo e confuso).
Rispetto al precedente però l’ho trovato più scorrevole ma resta comunque una lettura da dimenticare.

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