14 feb 2021

RECENSIONE: - LA PROPOSTA DI UN GENTILUOMO - JULIA QUINN

 


LA PROPOSTA DI UN GENTILUOMO
Julia Quinn
Mondadori

Sophie Beckett discende da una nobilissima famiglia, ma non ha mai avuto una vita facile. Niente feste, coccole, agi per lei: è infatti la figlia illegittima del conte di Penwood ed è sempre stata trattata come una domestica, soprattutto dopo che il padre, morendo, l'ha lasciata sola con la matrigna e le sorellastre.
Mai e poi mai avrebbe immaginato di partecipare un giorno al celebre ballo in maschera di Lady Bridgerton. Né tanto meno di incontrarvi un principe azzurro che stesse aspettando proprio lei. Eppure, mentre volteggia leggera tra le forti braccia del bellissimo Benedict, secondogenito della famiglia, le sembra quasi impossibile che quell'incantesimo debba dissolversi allo scoccare della mezzanotte. Non dimenticherà mai quella serata, ne è sicura.
Neanche Benedict potrà scordare la sensazione provata danzando con quella sconosciuta.
Chi si celava dietro quella maschera?
Il giovane ha giurato a se stesso che l'avrebbe scoperto, per poi sposarla. Ma quando, anni dopo, conosce casualmente Sophie, che crede una cameriera, il suo proposito vacilla: è giunta l'ora di porre fine alla ricerca della misteriosa ragazza che gli ha rapito il cuore e abbandonarsi a un nuovo sentimento?
Perché certo Sophie non poteva essere al ballo… oppure sì?

La proposta di un gentiluomo è il terzo volume della serie Historical Romance Bridgerton, chiamata così perché i protagonisti sono i membri dell'omonima famiglia. I volumi possono essere letti anche singolarmente ma è preferibile leggerli nel loro ordine visto che faranno la comparsa anche gli altri membri della famiglia.
Questa volta il romanzo è dedicato a Benedict, il secondogenito della famiglia Bridgerton. Animo da artista, gentile e sognatore ma annoiato dall'alta società di cui non gliene è mai importato niente. E Sophie, la figlia illegittima di un conte costretta a lavorare come cameriera per la propria matrigna e le due sorellastre.
Senza nulla togliere alla bravura dell'autrice ma Benedict, non ha mai davvero spiccato come personaggio sia nei volumi precedenti che in quello a lui dedicato ed è un peccato perché questo ha reso il romanzo facilmente dimenticabile. Anzi Benedict si comporta per gran parte del tempo come un egoista troppo interessato a quello che pensa la società (quando in precedenza non se n'era mai curato) e mai concentrato effettivamente a trovare una soluzione alternativa. Poteva essere interessante anche esplorare meglio il suo lato artistico.
Non ha aiutato nemmeno l'idea di farne una rivisitazione di Cenerentola che soprattutto nella parte iniziale rende il romanzo una sorta di già visto. È anche vero che poi prende una piega totalmente diversa e che è Sophie il personaggio più interessante tra i due (anche se l'avrei preferita meno arrendevole). Si poteva semplicemente lasciare Sophie, figlia illegittima e poi cacciata di casa all'arrivo del nuovo conte e sua moglie e far diventare lui il villain.
In realtà, non succede molto (tranne il primo incontro e la parte finale) perché tutto si basa quasi esclusivamente sull'interazione tra i due protagonisti dove troviamo un Benedict che cerca di convincere Sophie a diventare la sua amante e lei a sottrarsi in tutti i modi.
Lo si legge giusto nell'attesa di arrivare al volume dedicato a Colin.
E naturalmente ritroveremo anche la penna della famosa Lady Whistledown, ignorando ancora chi sia ma decisa finalmente a vivere la propria vita invece di limitarsi a raccontare quella degli altri.  

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