8 mag 2022

RECENSIONE: - REGINA ROSSA - JUAN GOMEZ-JURADO

 


REGINA ROSSA
Juan Gomez-Jurado
Fazi

Primo capitolo di una trilogia che domina le classifiche spagnole da anni, Regina Rossa è un vero e proprio fenomeno. Preparatevi a conoscere Antonia Scott, la nuova regina del thriller spagnolo.

Antonia Scott è speciale. Molto speciale. Non è una poliziotta né una criminologa. Non ha mai impugnato un’arma né portato un distintivo. Eppure ha risolto dozzine di casi. Ma è da tempo che non esce dalla sua soffitta a Lavapiés. Dotata di un’intelligenza straordinaria, è stanca di vivere: ciò che ha perso contava molto più di ciò che l’aspetta là fuori. Jon Gutiérrez, quarantatré anni, omosessuale, ispettore di polizia a Bilbao, è nei guai: su Internet circola un video in cui, nell’intento di aiutare una giovane prostituta, introduce nell’auto del suo protettore una dose di eroina sufficiente a mandarlo dritto in prigione. A farli conoscere è Mentor, la misteriosa figura a capo dell’unità spagnola di Regina Rossa: un programma segreto volto alla cattura di criminali di alto profilo in Europa. Così, loro malgrado, Antonia e Jon si trovano a collaborare a un caso spinoso: il cadavere di Álvaro Trueba, il figlio della presidentessa della banca più grande d’Europa, è stato ritrovato in una villa immacolata con un calice pieno di sangue in mano. La stessa notte, anche Carla Ortiz, figlia di uno dei più ricchi imprenditori del mondo, è scomparsa. Entrambe le famiglie hanno ricevuto una telefonata da un uomo che dice di chiamarsi Ezequiel, ma non vogliono rivelare i dettagli della conversazione avuta con lui: evidentemente, ci sono dei segreti così grandi da non poter essere sacrificati nemmeno in nome di un figlio. Chi è Ezequiel? Si tratta di uno psicopatico o dietro c’è qualcosa di più? Per Antonia e Jon scatta così una disperata corsa contro il tempo, tra false piste, pestate di piedi e trappole mortali, attraverso i meandri più oscuri di Madrid.

Regina rossa è il primo volume di una trilogia thriller che ha per protagonisti: Antonia Scott, una donna con un’intelligenza straordinaria che lavora a un progetto segreto chiamato Regina Rosa, un’unità che risolve casi di alto profilo in Europa e Jon Gutiérrez, omossessuale e ispettore di polizia di Bilbao sospeso dal servizio perché beccato a introdurre della droga nell’auto di un malvivente per incastrarlo. A farli conoscere è Mentor, capo del progetto Regina Rossa.
Questo romanzo è stato super acclamato in Spagna e anche se apprezzabile, ho letto decisamente di meglio.
Le vicende sono raccontate attraverso vari punti di vista e purtroppo, questo spezza il ritmo. Quindi, se da una parte trovo interessante e coinvolgente il punto di vista di Antonia e Jon, d’altra parte trovo noioso e inutile quello della tatuatrice che racconta la sua vita sessuale o del giornalista che non sopporta Jon e vuole metterlo in difficoltà.
A volte ci sono dettagli e vicende che non influenzano in alcun modo le indagini per cui potevano benissimo essere eliminati o riassunte.
Sicuramente è uno di quei thriller che intrattiene e ti spinge a voler arrivare alla fine per scoprire cosa succederà.
Personalmente, mi sono piaciuti sia Antonia che Jon, una coppia davvero improbabile ma che mi è piaciuta.
Ha sicuramente una trama articolata e intrigante con vari colpi di scena e qualche incongruenza (per esempio, come fa il figlio di Antonia a riconoscere la madre quando lei lo ha visto solo da lontano? O il sicario che non uccide mai in prima persona ma si prende improvvisamente la briga di fare un’eccezione per Antonia? O l’inspiegabile scoperta dell’identità della prima vittima?).
Purtroppo, il romanzo nonostante risolva alcune questioni, presenta un finale sospeso nell’attesa del volume successivo.
Leggerò il secondo volume? Se ci sarà l’audiobook, perché no. La voce narrante è stata brava.


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