8 mag 2022

RECENSIONE: - CELINE - ANYA WYLDE

 


CELINE
Anya Wylde
traduzione Mirella Banfi

La vita della signorina Céline Fairweather stava procedendo tranquilla come una barchetta su un fiume calmo quando la convocazione dell’amatissima sorella Penelope Radclyff, la duchessa di Blackthorne cambia tutto. Céline si precipita a Londra per aiutare la duchessa a gestire la residenza dei Blackthorne e scoprire dove si trova il suo perduto amore: Philbert Woodbead. Céline riesce a mantenere le cose mortalmente noiose e sotto controllo per una settimana finché si procura l’aiuto del bel lord Elmer, una canaglia maliziosa, un ex-pirata, un donnaiolo incorreggibile, ricercato vivo o morto (preferibilmente morto) da tutti i mariti d’Inghilterra con mogli attraenti. Sfuggono ad attentati mozzafiato cercando Philbert in locande e strade polverose, mentre Céline cerca di mantenere il cappellino diritto, i guanti immacolati e il cuore in sintonia con la sua testa. La vita è di colpo diventata eccitante e l’amore ha dato un bel morso alle sue rosee natiche. Ora l’unica domanda è... chi è stato a mordere?

Celine è il secondo volume della serie dedicata alle sorelle Fairweather. Anche se il libro è dedicato a un’altra sorella, in realtà, ritroveremo in questo volume anche la protagonista del volume precedente e stavolta alle prese con la sua nuova condizione.
Celine Fairweather, è stata chiamata da sua sorella Penelope ad aiutarla nella conduzione della casa perché per qualche mese non potrà occuparsene. Celine, affezionata a Penelope accetta ma in realtà ha anche un altro motivo, ovvero ritrovare il suo amore Philbert Woodbead. Ad aiutarla nella sua impresa, ci sarà George, lord Elmer che sta cercando, a sua volta, di risolvere una questione alquanto spinosa.
Se decidete di approcciarvi a questo libro, dimenticatevi il classico romance storico o la semplice commedia romantica. Potreste rimanere spiazzati perché non sono frequenti in Italia romanzi di questo tipo. Si tratta di uno slapstick intrecciato a una storia d’amore. Tutto quello che viene raccontato ha un che di surreale ed esagerato. L’intento è quello di creare qualcosa di buffo ed esilarante.
Se lo confronto con il precedente, ho sicuramente apprezzato di più il primo questo perché in alcuni punti ho avuto la sensazione che l’autrice si fosse lasciata prendere un po’ troppo la mano nel volere a tutti i costi inserire scene divertenti.
I due protagonisti non mi sono dispiaciuti (anche stavolta abbiamo due personalità assolutamente diverse): Celine è pragmatica e responsabile mentre lord Elmer è un tipo scanzonato, superficiale e sa come sfruttare il suo fascino. Ho davvero apprezzato come la loro improbabile amicizia si sia trasformata in amore ma non è tra le mie coppie preferite della serie.
È stato un piacere ritrovare Penelope e suo marito ma anche nuovi personaggi.
Lo stile è scorrevole e brioso, la storia è raccontata dal punto di vista di Celine ed è un libro che riesce a intrattenerti piacevolmente. Sono curiosa di leggere il successivo.

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