8 mag 2022

RECENSIONE: - 365 GIORNI - BLANKA LIPINSKA

 


365 GIORNI
Blanka Lipinska
Mondadori

Laura Biel e il suo fidanzato sono in vacanza in un luogo da favola: la Sicilia! Proprio il giorno del suo ventinovesimo compleanno, però, Laura viene rapita dal bellissimo don Massimo Torricelli. Cosa può volere un capomafia locale da una turista polacca? Massimo ha le sue ragioni: quella splendida donna, infatti, è identica all'angelica figura che gli è apparsa quando ha rischiato di morire in seguito a un attentato. Miracolosamente sopravvissuto, ha giurato che avrebbe fatto di tutto per trovarla e farla sua. A ogni costo. E ora intende mantenere quella promessa: terrà Laura prigioniera nella sua meravigliosa tenuta per 365 giorni, trascorsi i quali, se lei non si sarà innamorata, la lascerà andare. Ma se lei cercherà di scappare prima, ucciderà tutta la sua famiglia. Laura in effetti cede al fascino di don Massimo, ma riuscirà la loro precaria relazione a resistere alla forza del destino?

365 giorni è il primo volume della trilogia erotica omonima che vede protagonista Laura, una donna polacca che viene rapita da Massimo, un affascinante e pericoloso mafioso siciliano perché è convinto che sia la donna che ha sognato durante il coma causato da un incidente e che gli ha salvato la vita. Laura avrà 365 giorni, se in quel lasso di tempo non s’innamorerà di Massimo, sarà libera.
Questa trilogia è un mix tra le cinquanta sfumature e un mafia romance.
Le vicende sono raccontate inizialmente dal punto di vista di Massimo, poi si sposta a quello di Laura (in prima persona) che occuperà quasi tutto il romanzo.
I 365 giorni che dovrebbero essere l’aspetto su cui dovrebbe ruotare la vicenda in realtà non hanno alcuna importanza visto che Laura, s’innamora di Massimo dopo 2 mesi.
Gli aspetti maggiori che accomunano questa trilogia alle cinquanta sfumature è probabilmente la relazione abusiva/malata tra i due protagonisti, i protagonisti maschili ricchi e il fatto che hanno bisogno di cure psichiatriche.
I due protagonisti oltre ad avere una caratterizzazione assai discutibile, sono davvero piatti.
Laura viene dipinta come una donna forte, indipendente ma si lascia affascinare facilmente dalla ricchezza e dal lusso. Sembra inizialmente tenere testa a Massimo ma basta qualche gesto “romantico” e addio orgoglio. Laura giustifica troppo facilmente e velocemente comportamenti prevaricatori di Massimo.
Per quasi tutto il romanzo i due non fanno altro che parlare di sesso, fare sesso e battibeccare, non hanno mai una conversazione per conoscersi realmente. Per cui, mi chiedo, perché Laura si sarebbe dovuta innamorare di Massimo? E perché Massimo è innamorato di lei, visto che in realtà non la conosce nemmeno.
Laura soffre di cuore, è sempre a bere champagne, sa ballare la Pole Dance e non solo e sa guidare anche in situazioni estreme.
Massimo è il tipico signore e padrone. Uccide a sangue freddo, sniffa cocaina, minaccia di morte la famiglia di Laura. Si cerca forzatamente di trovare delle giustificazioni plausibili ai suoi comportamenti per farlo apparire come un eroe romantico ma in realtà non lo è affatto. Ditemi un po’ quale eroe, fa salire a forza la donna che teoricamente ama su un aereo, sapendo che soffre di cuore e claustrofobia, la lega e la obbliga a una punizione dopo che è svenuta per lo stress… È tutto così eccessivo e assurdo.
Come del resto, non trovo niente di romantico in un tizio che cerca di soffocarti con il suo membro e gode nel farlo. O un tizio che ti impianta a tua insaputa un GPS facendolo passare per un metodo contraccettivo.
Anche la malattia di Laura, viene trattata come se fosse un semplice mal di testa.
Stendiamo un velo pietoso anche sui personaggi secondari (non c’è nessuno con un po’ di sale in zucca).
In questo volume succede poco e niente, trama inesistente o quasi, stile ripetitivo, colpi di scena che lasciano indifferenti e il finale aperto che non invoglia a leggere i successivi.
E non voglio nemmeno commentare come viene dipinta l’Italia.
C’è decisamente di meglio in giro.

Nessun commento:

Posta un commento

Norme Privacy