365 GIORNI
Blanka Lipinska
Mondadori
Laura Biel e il suo fidanzato sono in vacanza in un luogo da favola: la Sicilia! Proprio il giorno del suo ventinovesimo compleanno, però, Laura viene rapita dal bellissimo don Massimo Torricelli. Cosa può volere un capomafia locale da una turista polacca? Massimo ha le sue ragioni: quella splendida donna, infatti, è identica all'angelica figura che gli è apparsa quando ha rischiato di morire in seguito a un attentato. Miracolosamente sopravvissuto, ha giurato che avrebbe fatto di tutto per trovarla e farla sua. A ogni costo. E ora intende mantenere quella promessa: terrà Laura prigioniera nella sua meravigliosa tenuta per 365 giorni, trascorsi i quali, se lei non si sarà innamorata, la lascerà andare. Ma se lei cercherà di scappare prima, ucciderà tutta la sua famiglia. Laura in effetti cede al fascino di don Massimo, ma riuscirà la loro precaria relazione a resistere alla forza del destino?
365 giorni è il primo volume della
trilogia erotica omonima che vede protagonista Laura, una donna polacca che
viene rapita da Massimo, un affascinante e pericoloso mafioso siciliano perché
è convinto che sia la donna che ha sognato durante il coma causato da un
incidente e che gli ha salvato la vita. Laura avrà 365 giorni, se in quel lasso
di tempo non s’innamorerà di Massimo, sarà libera.
Questa trilogia è un mix tra le
cinquanta sfumature e un mafia romance.
Le vicende sono raccontate
inizialmente dal punto di vista di Massimo, poi si sposta a quello di Laura (in
prima persona) che occuperà quasi tutto il romanzo.
I 365 giorni che dovrebbero
essere l’aspetto su cui dovrebbe ruotare la vicenda in realtà non hanno alcuna
importanza visto che Laura, s’innamora di Massimo dopo 2 mesi.
Gli aspetti maggiori che
accomunano questa trilogia alle cinquanta sfumature è probabilmente la
relazione abusiva/malata tra i due protagonisti, i protagonisti maschili ricchi
e il fatto che hanno bisogno di cure psichiatriche.
I due protagonisti oltre ad avere
una caratterizzazione assai discutibile, sono davvero piatti.
Laura viene dipinta come una
donna forte, indipendente ma si lascia affascinare facilmente dalla ricchezza e
dal lusso. Sembra inizialmente tenere testa a Massimo ma basta qualche gesto “romantico”
e addio orgoglio. Laura giustifica troppo facilmente e velocemente
comportamenti prevaricatori di Massimo.
Per quasi tutto il romanzo i due
non fanno altro che parlare di sesso, fare sesso e battibeccare, non hanno mai
una conversazione per conoscersi realmente. Per cui, mi chiedo, perché Laura si
sarebbe dovuta innamorare di Massimo? E perché Massimo è innamorato di lei,
visto che in realtà non la conosce nemmeno.
Laura soffre di cuore, è sempre a
bere champagne, sa ballare la Pole Dance e non solo e sa guidare anche in
situazioni estreme.
Massimo è il tipico signore e
padrone. Uccide a sangue freddo, sniffa cocaina, minaccia di morte la famiglia
di Laura. Si cerca forzatamente di trovare delle giustificazioni plausibili ai
suoi comportamenti per farlo apparire come un eroe romantico ma in realtà non
lo è affatto. Ditemi un po’ quale eroe, fa salire a forza la donna che
teoricamente ama su un aereo, sapendo che soffre di cuore e claustrofobia, la
lega e la obbliga a una punizione dopo che è svenuta per lo stress… È tutto
così eccessivo e assurdo.
Come del resto, non trovo niente
di romantico in un tizio che cerca di soffocarti con il suo membro e gode nel
farlo. O un tizio che ti impianta a tua insaputa un GPS facendolo passare per
un metodo contraccettivo.
Anche la malattia di Laura, viene
trattata come se fosse un semplice mal di testa.
Stendiamo un velo pietoso anche
sui personaggi secondari (non c’è nessuno con un po’ di sale in zucca).
In questo volume succede poco e
niente, trama inesistente o quasi, stile ripetitivo, colpi di scena che
lasciano indifferenti e il finale aperto che non invoglia a leggere i
successivi.
E non voglio nemmeno commentare
come viene dipinta l’Italia.
C’è decisamente di meglio in
giro.
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