DESERT WOLF
auto-pubblicato
Pagine 282
autoconclusivo ma parte di una serie intitolata Wolves of
Willow Bend.
Questo è l’ottavo romanzo della serie Wolves of Willow Bend, ma può
essere tranquillamente letto da solo. I richiami ai precedenti libri ci sono
ma, per chi come me non ha avuto modo di leggerli, non risulta affatto
difficile entrare immediatamente nella storia… e lasciatemelo dire… che storia!
Il mondo lupesco creato da Heather Long è particolare e, almeno a me,
è sembrato molto innovativo.
Innanzitutto in questo romanzo non ci sono umani, eccezion fatta per
Maria, la cuoca di Cassius. Tutto si svolge nella variegata e complessa società
degli uomini-lupo che, nel caso della Long, vengono proprio chiamati “lupi” sia
che appaiano in forma umana, sia che si presentino a quattro zampe: niente
mutaforma, o licantropi.
Può sembrare un dettaglio insignificante, ma io ci ho visto un sottile
espediente per far capire al lettore quanto questi “esseri” siano molto più
primitivi, selvaggi e istintivi di quanto non lo siano gli umani. Anche quando
camminano su due zampe, i personaggi della Long sono e restano lupi.
La società presentata dall’autrice mi è sembrata più complessa di
quella di altri libri dello stesso genere.
Non abbiamo semplicemente l’Alfa, responsabile di guidare e proteggere
il suo branco. Qui abbiamo i “Guaritori”, lupi dotati di poteri curativi; i
“Cacciatori” specializzati nel dare la caccia ai nemici; i “Protettori” che
dedicano la loro esistenza a proteggere membri più importanti del branco,
arrivando ad essere autorizzati persino a non rispondere all’Alfa qualora un
suo ordine andasse a minare il loro compito di Protettori. E infine ci sono gli
“Omega”, esseri fisicamente più deboli rispetto agli altri lupi, ma dotati di
un potere a loro modo utile e terrificante.
Gli Omega, attraverso il contatto fisico, individuano le debolezze
delle persone. Questo può essere uno strumento utile per l’Alfa affinché possa
guidare con giudizio il suo branco, ma può essere anche un’arma distruttiva. Un
Omega, infatti, può letteralmente far scappare via le persone, terrorizzandole
con le loro stesse paure.
Sovvan è uno degli Omega più potenti ed esperti del branco dei Delta
Crescent, imparentato con i Willow Bend. É una ragazza di colore: minuta,
solare, piena di gioia di vivere. Personalmente l’ho adorata! Ogni suo gesto e
ogni sua parola mostrano che splendida persona lei sia: equilibrata, matura, indomita
e fedele nei confronti di chi ama.
Per motivi non meglio precisati viene contattata da Cassius, il
terrificante Alfa del branco dei Sutter Butte, affinché gli presti aiuto
durante quello che è uno dei momenti più importanti per il suo branco: il
Reaping. Una specie di commemorazione del “Giorno della Liberazione” che, anno
dopo anno si è trasformata in uno scontro all’ultimo sangue per stabilire chi
debba comandare il branco. Dopo mesi di indecisione e nonostante la
disapprovazione dell’Alfa del suo branco, che per inciso è una donna, (grazie
Heather Long per aver reso paritaria almeno la società dei lupi!), Sovvan
sceglie di recarsi presso il branco dei Sutter Butte, per comprendere
esattamente cosa voglia da lei Cassius.
Ad accompagnare Sovvan c’è l’inseparabile Faust, il suo Protettore,
personaggio che ho amato e che ho trovato davvero irresistibile. I suoi
dialoghi con Sovvan sono dei piccoli gioielli di umorismo e quando Faust parla
di Cassius, non riuscivo a evitare di sogghignare.
«Cosa cazzo
ti ha chiesto di fare quel bastardo?» (…)
«Il
bastardo si chiama Cassius e preferirei ti riferissi a lui con il suo nome o il
suo titolo, invece che con un insulto». (…)
«Dannazione,
che cosa ti ha chiesto quell’Alfa-bastardo?»
-Beh,
tecnicamente il suo titolo era solo Alfa.
E veniamo al bastardo.. ehm… a Cassius.
«Cassius
era… perfetto», afferma Sovvan. «Caparbio. Testardo.
Dannatamente forte. Controllato. Pericoloso».
«Cassius è
astuto, oscuro, pericoloso e non fa per te» precisa Faust.
Ma chi è veramente Cassius Lucera del Alba? Il nome è già un
programma, fidatevi! Beh, posso affermare con certezza che è tutto quello che
sostiene Sovvan e anche quello che pensa Faust.
Cassius è bello, testardo, potente e anche privo di scrupoli. Lupo di
poche parole, l’Alfa dei Sutter Butte non si fida di nessuno e non abbassa mai
la guardia. Di fatto è un capo che fatica a tenere a bada il suo branco e l’unico
modo che ha trovato per proteggerlo e gestirlo è usando il terrore e la
violenza.
«Fa loro
capire che i loro piani sono finiti. Se si rifiutano, uccidili. La mia parola è
legge. Se a qualcuno non sta bene, il Reaping è tra sei settimane.»
Ma Cassius è molto più di quel che sembra e Sovven pian piano avrà
modo di conoscerlo. A dirla tutta, grazie a questa ragazza minuta e testarda,
il terrificante Alfa dei Sutter Butte avrà modo di conoscere meglio se stesso e
capire che essere un capo non implica necessariamente usare la forza. Comandare
non vuol dire imporsi col terrore, ma permettere agli altri di fare le proprie
scelte nel rispetto della libertà altrui.
La domanda però resta la stessa. Perché uno degli Alfa più spietati
degli Stati Uniti chiede aiuto a un Omega di un clan con il quale non ha
rapporti amichevoli? Cosa vuole davvero Cassius da Sovvan? E qual è il prezzo
da pagare?
«Posso
farti una domanda?»
«Concesso». Ciò non significava che gli avrebbe dato
una risposta. (…)
«Perché
stai portando qui un Omega?».
-Audace.
Diretto. Lineare. Buon per lui.
Cassius increspò
un po’ le labbra in una parvenza di sorriso.
«Perché lo
voglio». -Non la risposta che l’altro
uomo desiderava, ma l’unica che aveva intenzione di dare.
Temo che dovrete accontentarvi della risposta di Cassius per il
momento, ma posso assicurarvi che questo romanzo vi catturerà, trascinandovi in
un mondo violento, selvaggio, dove non ci si può fidare di nessuno, dove ogni
momento di gioia verrà pagato a caro prezzo.
Desert Wolf è un romanzo magnifico, lo stile della Long mi è piaciuto
molto: frizzante, sensuale e carico di passione, ma anche ricco di ironia.
Vi lascio con le parole che Sovvan rivolge a Cassius.
«Ciò
che so degli Alfa, dei lupi e dei branchi è che abbiamo bisogno del contatto
fisico, abbiamo bisogno di giocare e abbiamo bisogno di fare sesso. I penso che
tu abbia bisogno di tutte queste cose più di quanto tu possa immaginare».
Come non darle ragione!
RECENSIONE A CURA DI
MISST
misst.books@gmail.com
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