JAX (A
cocky cage fighter)
Lane Hart
autopubblicato
Pagine 394
auto-conclusivo ma parte di una serie intitolata Cocky Cage
Fighter
Se avete letto le mie precedenti recensioni saprete che non
riporto mai la sinossi. Parto dal presupposto che una recensione debba
raccontare le mie impressioni, la sinossi potete leggerla da soli altrove. Per
questo romanzo intendo fare un’eccezione e vi spiegherò dopo il perché.
Il campione mondiale di pesi medi MMA, Jackson “Jax” Malone ha appena
iniziato il combattimento più importante della sua vita. Conosciuto per la sua
cattiveria sul ring e per il suo essere un playboy fuori, Jax viene arrestato e
accusato di un brutale stupro. L’idea di trascorrere decine di anni in prigione
è una delle poche cose che al momento terrorizza questo presuntuoso pugile.
Page Davenport, appena divenuta avvocato, ha intenzione di fare
qualsiasi cosa pur di liberarsi dal controllo di suo padre e finalmente lavorare
nel settore legale per suo conto. Tutto tranne rappresentare quell’infame
canaglia di Jackson “l’imbattuto” Malone.
A dispetto delle sue proteste, Page non ha il potere di evitare di
divenire l’agnello sacrificale, la donna prescelta per essere il volto della
squadra di difensori di un violento e arrabbiato uomo di Neanderthal.
Jax è un bad boy con un caratteraccio, abituato a fare ciò che gli pare
mentre mostra il dito medio a chi non gli va a genio.
Page è la compita ed educata signorina che i suoi genitori vogliono
sia. Le hanno detto cosa dire, dove andare a scuola, cosa indossare e persino
chi sposare.
Page e Jax fanno fatica a lavorare insieme, iniziando una lotta per il
potere. Quando finalmente ripongono le armi, sono entrambi stupiti di quanto la
loro prima impressione fosse sbagliata. In fin dei conti gli opposti si
attraggono. Comunque ci sono regole che un avvocato e il suo cliente non devono
infrangere se Page vuol mantenere la sua licenza di avvocato.
Page rischierà tutto e cederà all’impertinente lottatore? O il
caratteraccio e la gelosia di Jax la costringeranno a chiedere di essere
sostituita?
In ogni caso una cosa è certa, sia Page che Jax non cederanno senza
combattere. E raggiungere il paradiso può implicare lottare attraverso
l’inferno.
Non so voi, ma io dalla sinossi mi ero fatta un’idea decisamente
diversa di questo romanzo. Sapevo che era una lettura che faceva l’occhiolino
all’erotico, ma credevo anche che l’aspetto legato alla presunta accusa di
violenza carnale e tentato strangolamento, avessero un ruolo determinante nella
storia.
Mi aspettavo un romanzo sensuale ma anche dai toni
drammatici, con una battaglia legale feroce e colpi bassi a ogni angolo. Alla
fine, invece, questo è un romanzo divertente, quasi una parodia del bad boy.
Jax e suo fratello sono simpaticissimi nel loro essere scandalosamente
strafottenti, dal linguaggio volgare e pronti alla rissa. al tempo stesso Jax,
che si presenta fisicamente imponente, dai modi rudi, poi si rivela un
romanticone che ha paura degli aghi e soffre di claustrofobia.
Non era ciò che mi aspettavo ma alla fine mi è piaciuto, non
foss’altro per le ore spassosissime che mi ha regalato.
“Jax” è un romanzo leggero e la trama ha molti punti deboli.
L’autrice mi è sembrata piuttosto impreparata sugli aspetti legali. Ci sono
alcune leggerezze nella storia: una
gravidanza che, a conti fatti, sembra durare ben oltre i nove mesi o la
spiegazione, veramente tirata per i capelli, del perché la ragazza che accusa Jax
di stupro, abbia del liquido seminale nonostante lui sostenga di aver usato il
preservativo.
Diciamo che se non avete aspettative altissime sulla trama e
tollerate un uomo di Neanderthal che si esprime continuamente con chiari
riferimenti sessuali, questo romanzo merita una chance.
Personalmente, nonostante i punti deboli della storia, devo
dire che l’ho trovato molto bello. Gli assegno 4 stelle perché ho riso tanto, lo
giuro… ancora mi sbellico al pensiero di Jax che parla al suo amichetto dei
piani bassi cercando di consolarlo a causa della forzata astinenza che gli
impone la galera!
Alla fine credo che l’unico aspetto che conti in un romanzo
è la sua capacità di suscitare emozioni e “Jax” me ne ha fatte provare tante.
Giudizio complessivo: bello
RECENSIONE A CURA DI
MISST
misst.books@gmail.com
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