KISS OF
FIRE
Imdalind Press
Pagine 374
Fa parte della serie Imdalind attualmente composta da sei
volumi, il settimo è in fase di scrittura e dovrebbe essere quello conclusivo.
Devo ammettere che parlare di questo romanzo mi mette un po’
in difficoltà. Se qualcuno mi chiedesse: «Ti è piaciuto?» francamente non saprei
cosa rispondere.
L’idea complessiva del romanzo mi è piaciuta, anzi… direi che tratta
il mondo fantasy da una prospettiva nuova e molto intrigante. Non ci sono né
demoni, né vampiri, né licantropi, neppure maghi o streghe. Le creature magiche
create da Rebecca Ethington hanno una veste nuova e per certi aspetti da
approfondire e chiarire meglio nei successivi romanzi.
Il punto debole, almeno per me, è proprio questo. Riconosco di non
apprezzare molto i romanzi che non hanno una fine, nel caso di Kiss of Fire, la
storia si interrompe proprio sul più bello, lasciando il lettore piuttosto
insoddisfatto. Scusate, ma dopo quasi 400 pagine, ritrovarmi a nemmeno metà
storia e non sapere se il protagonista maschile si è trasformato nel nemico
numero uno della giovane Joclyn oppure no, beh… mi ha fatta letteralmente
impazzire.
La trama è piuttosto complessa, i personaggi sono numerosi e, come
avrete capito, in questo primo volume molte spiegazioni non vengono date,
pertanto arriverete alla fine senza che vi venga svelato molto.
La protagonista è la giovanissima Joclyn, una ragazza di sedici anni
che durante l’infanzia cade in una specie di coma, risvegliandosi sei mesi dopo
con un marchio sotto l’orecchio. Apparentemente nulla è cambiato nella bambina,
eppure questo marchio porta alla separazione dei suoi genitori. La piccola Jos
cresce con sua madre, impiegata come cuoca presso la famiglia di un ricco
imprenditore e qui stringe amicizia con Ryland, suo figlio. Il ragazzo diverrà
l’unico vero confidente di Jos e forse persino qualcosa di più.
Tutto prende infatti una strana piega il giorno del sedicesimo
compleanno della ragazza, quando Ryland le regala una splendida collana con un
rubino e le lascia intendere di provare per lei un sentimento che va al di là
della semplice amicizia.
La collana ovviamente non è una semplice collana e Ryland non è un
ragazzo qualunque.
Da questo momento in poi è tutto un susseguirsi di avvenimenti, a mio
giudizio non sempre rilevanti.
Jos, stringerà amicizia con una nuova ragazza, Wyn, da poco giunta
nella sua scuola e che in realtà è una specie di combattente al servizio di un
misterioso ragazzo, Ilyan, protettore dei Prescelti.
Questi ultimi altro non sono che bambini morsi da una creatura magica
il cui veleno li trasforma in custodi di poteri sovrannaturali. Ve la racconto
così, ma in realtà la faccenda è molto più complessa. Ovviamente Joclyn è una
prescelta e il suo protettore è un personaggio che tiene testa a Ryland sia in
bellezza che in coraggio e temerarietà. Non aggiungo altro perché vi priverei
delle tante sorprese che avrete nel leggere questo romanzo molto particolare e
direi articolato.
Sinceramente la prima parte del romanzo mi è piaciuta molto e mi sono
pazzamente innamorata di Ryland, leggendolo capirete il perché. Quando però le
cose si sono complicate, (non voglio fare spoiler, quindi mi mantengo sul
vago), sinceramente ho avuto l’impressione che la trama rallentasse, tanto da
arrivare ad annoiarmi un pochino. Sul finale però la storia ha fatto un balzo
in avanti, spiazzandomi e attraendomi inesorabilmente verso il bellissimo e
leale Ilyan, protettore dei Prescelti e custode di molti segreti che non ci
vengono svelati.
La scrittura è piacevole, i personaggi talvolta mi sono sembrati un
po’ troppo infantili… va bene che è uno Young Adult e che la protagonista ha
sedici anni, ma francamente alcuni giochi tra lei e Ryland mi sono sembrati
quasi demenziali. L’autrice ha del talento e della fantasia da vendere, questo
è fuori discussione. Avrei preferito se avesse snellito un po’ il romanzo e
magari avesse dato qualche spiegazione in più invece di rimandare al secondo
volume, Eyes of Ember.
Personalmente sono intenzionata a leggere al più presto il seguito di
Kiss of Fire, non foss’altro che per avere un’idea più chiara di un romanzo che
potenzialmente poteva essere strepitoso e che, forse per un po’ di inesperienza
da parte dell’autrice, almeno in questo primo volume, non sviluppa a pieno il
suo potenziale.
Sinceramente, nonostante tutto, mi sento di consigliarlo perché è
molto particolare.
Giudizio complessivo: carino.
RECENSIONE A CURA
MISST
misst.books@gmail.com
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