UN UOMO DA CONQUISTARE
Julia Quinn
Mondadori
Colin Bridgerton è l'uomo più affascinante di Londra, lo sanno tutti. Penelope Featherington adora da sempre il fratello della sua migliore amica, e dopo una vita passata a osservarlo pensa di sapere tutto di lui. Fino a quando non scopre il suo più profondo segreto, e si accorge di non conoscerlo affatto. Ma anche Penelope nasconde un segreto, e per Colin svelarlo sarà la sfida più intrigante.
Un uomo
da conquistare è il quarto volume della serie Historical Romance Bridgerton,
chiamata così perché i protagonisti sono i membri dell'omonima famiglia. I
volumi possono essere letti anche singolarmente ma è preferibile leggerli nel
loro ordine perché sono perché faranno la comparsa anche gli altri membri della
famiglia.
È passato
qualche anno rispetto ai volumi precedenti, Penelope è ormai considerata una
zitella ma continua ad amare il suo Colin, che invece ha continuato ad
andarsene in giro per il mondo. Però Colin è tornato e sembra destinato a
rimanere per qualche mese a Londra.
L’idea
che stava alla base del romanzo era intrigante e mi piaceva, purtroppo la resa
non mi è stata all’altezza delle aspettative. L’avevo letto anni fa, e ascoltarlo
a distanza di qualche anno non mi ha fatto cambiare idea.
Iniziamo
con i personaggi. Penelope è una donna in gamba, intelligente e a un certo
punto si rende conto di aver idealizzato Colin. Ha persino pensato di sposare
un altro se solo glielo avessero proposto. Lei mi è piaciuta (nonostante sia
disposta a perdonare tutto), il problema è Colin che si fa davvero fatica a
riconoscere. Capisco che, forse, non poteva essere il tipo scanzonato degli
anni giovanili ma è cambiato troppo e in un modo che non ti aspetti. È una
persona che ha viaggiato tanto, non può essere tornato a Londra viziato,
invidioso e che si piange continuamente addosso perché non ha uno scopo nella
vita contrariamente ai suoi fratelli (Anthony ha il patrimonio da gestire e
Benedict è diventato un pittore).
Quest’ultimo
aspetto ricalca in qualche modo la storia di Benedict, anche lui insoddisfatto della
vita e la futura compagna a elencare che come uomini e come Bridgerton potrebbero
fare quello che vogliono e lamentarsi non serve a niente.
Non aiuta
nemmeno la trama e lo stile, ho avuto spesso la tentazione di saltare pagine e
pagine per arrivare alla fine perché non succede niente di particolarmente coinvolgente
e anche l’interazione tra i due dopo un po’ perde di brio.
Anche la questione di Lady
Whistledown è stata sfruttata male. Spero che la serie TV (se arriverà a
raccontare la loro storia) sappia fare di meglio.