2 ott 2017

ALESSANDRO RASCHELLA'


Alessandro Raschellà è nato nel 1980 a Mammola, paesino di circa tremila abitanti della provincia di Reggio Calabria. Ha vissuto per un anno a Padova durante il suo primo anno universitario per poi trasferirsi a Reggio Calabria per terminare i suoi studi. Si è laureato in ingegneria delle telecomunicazioni con il massimo dei voti e dopo aver vissuto gran parte della sua gioventù in Calabria, si è reso conto di voler andar via dall’Italia e di non voler fare solo l’ingegnere.
Dopo aver viaggiato per l’Irlanda e il RegnoUnito, si è stabilito per qualche anno a Barcellona dove ha svolto un dottorato di ricerca all’università politecnica della  Catalogna conseguendo un PhD in comunicazioni wireless. Vive attualmente a Liverpool dove svolge  l’attività di ricercatore senior all’università John Moores.
Ma la sua più grande passione è stata da sempre la letteratura. Ha pubblicato la prima edizione di entrambi i suoi libri, Mia Nonna Fuma (vincitore della prima edizione del concorso "Parole da scrivere" indetto dall'Associazione culturale Libro Aperto) e Brother con Libro Aperto International Publishing. I suoi  libri sono attualmente liberi da vincoli  contrattuali e in attesa di una nuova opportunità di pubblicazione.
Il suo stile è influenzato dai maggiori esponenti della cultura pop nordamericana come Douglas Coupland, Charles Bukowski e Chuck Palahniuk. Il suo primo romanzo “Mia Nonna Fuma” è stato recentemente auto pubblicato in italiano e spagnolo ed è disponibile in tutti i principali store on line.


 Il protagonista, di cui non verrà mai svelato il nome, soffre da sempre di un grave disturbo della concentrazione, a causa del quale si trova a dover adattare i suoi pensieri al mondo circostante e spesso capiterà di udire canzoni e storie nella sua mente proprio mentre gli altri gli staranno parlando. Nonostante ciò riuscirà a vivere le esperienze di un ragazzo della sua età: lavori, viaggi e nuove conoscenze. La particolarità di quest’opera sta soprattutto nella mancanza di punti di riferimento: nessun personaggio ha un nome, ma al limite un soprannome atto ad identificarlo, così come manca il nome di ogni città visitata, che viene solo descritta dal punto di vista architettonico e culturale. Il lettore si trova in un contesto che può solo supporre senza però perdere di vista la narrazione: in fondo, come sostenuto dallo stesso protagonista, i nomi dei personaggi sono spesso fittizi e a nulla servono se non a disperdere l’attenzione del lettore. Così il nostro protagonista studia, viaggia e non tralascia di conoscere amici alquanto bizzarri con cui condividere le sue esperienze: un viaggio che a quanto pare sembrerebbe non aver mai fine. Il tutto ben circondato da quella mancanza di concentrazione di cui soffre il protagonista: così ci ritroveremo nella sua mente, talvolta perdendoci in frasi di canzoni e talvolta lasciandoci trasportare dai suoi ragionamenti poco inerenti alle conversazioni in atto. 




 Osservazione del contesto, analisi del fenomeno, decisione accurata di come e quando agire sono le regole del ciclo che condizionano le scelte più importanti della vita di Massimiliano. Contemporaneamente a vari cicli che continuano ad aprirsi e a volte chiudersi, Massimiliano ne segue uno in particolare, il ciclo della sua vita. L'Osservazione della sua adolescenza gli fa capire che soffre di una forte depressione; quella lunga osservazione lo catapulta d'improvviso all'analisi di come cerca di sconfiggere la depressione, che conduce Massimiliano alla decisione: scappare lontano da casa, lontano da tutti, con la prima scusa che gli viene in mente. La scusa è lo spaccio di marijuana all'estero, celato da una copertura che con la droga ha poco a che vedere: un dottorato di ricerca. La decisione è rischiosa, lo spaccio di droga lo diverte, i suoi strani clienti gli piacciono, adora la propria attività a tratti assurda, ma vissuta con normalità. Quando però tutto sembra andare per il verso giusto, le cose gli sfuggono improvvisamente di mano: l'azione sta per arrivare nel momento più delicato della vita di Massimiliano e la possibilità di sbagliare non è contemplata.

Un romanzo che, sotto la patina post apocalittica e fantastica, traccia un quadro grottesco e pessimista della società in cui viviamo.
Burundanga ripercorre cinque epoche vissute e raccontate da tre generazioni appartenenti alla stessa famiglia, narrando un viaggio indietro nel tempo che porta lentamente all’angosciante verità sulla diffusione della schizofrenia che ha sconvolto l’Europa.
Un’umanità ridotta ad una massa di zombi ambulanti, schiava della tecnologia e di una sostanza psicotropa che annulla, distorcendole, le facoltà intellettive; identità slabbrate e prive di orizzonti, vite alla deriva e rapporti interpersonali che si riducono all’indifferenza e alla più cupa apatia; sentimenti messi al bando a favore di interrelazioni rette dalla più completa bulimia psichica e morale. Burundanga, ricca di sottotesti, è un'opera pervasa da pessimismo e disperazione in un viaggio grondante sangue e miseria, alla ricerca di una felicità impossibile e, purtroppo, illusoria.


Per info:

Paginadedicataalla versione italiana: https://alessandroraschella.com/mia-nonna-fuma/
Paginadedicataalla versione spagnola: https://alessandroraschella.com/mi-abuela-fuma/

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