Alessandro Raschellà è nato nel 1980 a Mammola, paesino di circa tremila abitanti della provincia di Reggio Calabria. Ha vissuto per un anno a Padova durante il suo primo anno universitario per poi trasferirsi a Reggio Calabria per terminare i suoi studi. Si è laureato in ingegneria delle telecomunicazioni con il massimo dei voti e dopo aver vissuto gran parte della sua gioventù in Calabria, si è reso conto di voler andar via dall’Italia e di non voler fare solo l’ingegnere.
Dopo aver viaggiato per
l’Irlanda e il RegnoUnito, si è stabilito per qualche anno a Barcellona dove ha
svolto un dottorato di
ricerca all’università politecnica della Catalogna conseguendo un PhD in
comunicazioni wireless. Vive attualmente a Liverpool dove svolge l’attività di
ricercatore senior all’università John Moores.
Ma la sua più grande passione
è stata da sempre la letteratura. Ha pubblicato la prima edizione di entrambi i
suoi libri, Mia Nonna Fuma (vincitore della prima edizione del
concorso "Parole da scrivere" indetto dall'Associazione culturale Libro
Aperto) e Brother con Libro Aperto International Publishing. I
suoi libri sono attualmente liberi da vincoli contrattuali e in attesa di una
nuova opportunità di pubblicazione.
Il suo stile è
influenzato dai maggiori esponenti della cultura pop nordamericana come Douglas
Coupland, Charles Bukowski e Chuck Palahniuk. Il suo primo romanzo “Mia Nonna
Fuma” è stato recentemente auto pubblicato in italiano e spagnolo ed è
disponibile in tutti i principali store on line.
Il protagonista, di cui non verrà mai svelato il nome, soffre da sempre
di un grave disturbo della concentrazione, a causa del quale si trova a
dover adattare i suoi pensieri al mondo circostante e spesso capiterà di
udire canzoni e storie nella sua mente proprio mentre gli altri gli
staranno parlando. Nonostante ciò riuscirà a vivere le esperienze di un
ragazzo della sua età: lavori, viaggi e nuove conoscenze. La
particolarità di quest’opera sta soprattutto nella mancanza di punti di
riferimento: nessun personaggio ha un nome, ma al limite un soprannome
atto ad identificarlo, così come manca il nome di ogni città visitata,
che viene solo descritta dal punto di vista architettonico e culturale.
Il lettore si trova in un contesto che può solo supporre senza però
perdere di vista la narrazione: in fondo, come sostenuto dallo stesso
protagonista, i nomi dei personaggi sono spesso fittizi e a nulla
servono se non a disperdere l’attenzione del lettore. Così il nostro
protagonista studia, viaggia e non tralascia di conoscere amici alquanto
bizzarri con cui condividere le sue esperienze: un viaggio che a quanto
pare sembrerebbe non aver mai fine. Il tutto ben circondato da quella
mancanza di concentrazione di cui soffre il protagonista: così ci
ritroveremo nella sua mente, talvolta perdendoci in frasi di canzoni e
talvolta lasciandoci trasportare dai suoi ragionamenti poco inerenti
alle conversazioni in atto.
Osservazione del contesto, analisi del fenomeno, decisione accurata di
come e quando agire sono le regole del ciclo che condizionano le scelte
più importanti della vita di Massimiliano. Contemporaneamente a vari
cicli che continuano ad aprirsi e a volte chiudersi, Massimiliano ne
segue uno in particolare, il ciclo della sua vita. L'Osservazione della
sua adolescenza gli fa capire che soffre di una forte depressione;
quella lunga osservazione lo catapulta d'improvviso all'analisi di come
cerca di sconfiggere la depressione, che conduce Massimiliano alla
decisione: scappare lontano da casa, lontano da tutti, con la prima
scusa che gli viene in mente. La scusa è lo spaccio di marijuana
all'estero, celato da una copertura che con la droga ha poco a che
vedere: un dottorato di ricerca. La decisione è rischiosa, lo spaccio di
droga lo diverte, i suoi strani clienti gli piacciono, adora la propria
attività a tratti assurda, ma vissuta con normalità. Quando però tutto
sembra andare per il verso giusto, le cose gli sfuggono improvvisamente
di mano: l'azione sta per arrivare nel momento più delicato della vita
di Massimiliano e la possibilità di sbagliare non è contemplata.
Un romanzo che, sotto la patina post apocalittica e fantastica, traccia un quadro grottesco e pessimista della società in cui viviamo.
Burundanga ripercorre cinque epoche vissute e raccontate da tre generazioni appartenenti alla stessa famiglia, narrando un viaggio indietro nel tempo che porta lentamente all’angosciante verità sulla diffusione della schizofrenia che ha sconvolto l’Europa.
Un’umanità ridotta ad una massa di zombi ambulanti, schiava della tecnologia e di una sostanza psicotropa che annulla, distorcendole, le facoltà intellettive; identità slabbrate e prive di orizzonti, vite alla deriva e rapporti interpersonali che si riducono all’indifferenza e alla più cupa apatia; sentimenti messi al bando a favore di interrelazioni rette dalla più completa bulimia psichica e morale. Burundanga, ricca di sottotesti, è un'opera pervasa da pessimismo e disperazione in un viaggio grondante sangue e miseria, alla ricerca di una felicità impossibile e, purtroppo, illusoria.
Burundanga ripercorre cinque epoche vissute e raccontate da tre generazioni appartenenti alla stessa famiglia, narrando un viaggio indietro nel tempo che porta lentamente all’angosciante verità sulla diffusione della schizofrenia che ha sconvolto l’Europa.
Un’umanità ridotta ad una massa di zombi ambulanti, schiava della tecnologia e di una sostanza psicotropa che annulla, distorcendole, le facoltà intellettive; identità slabbrate e prive di orizzonti, vite alla deriva e rapporti interpersonali che si riducono all’indifferenza e alla più cupa apatia; sentimenti messi al bando a favore di interrelazioni rette dalla più completa bulimia psichica e morale. Burundanga, ricca di sottotesti, è un'opera pervasa da pessimismo e disperazione in un viaggio grondante sangue e miseria, alla ricerca di una felicità impossibile e, purtroppo, illusoria.
Per info:
Blog dell’autore: https://alessandroraschella.com/
Paginadedicataalla versione
italiana: https://alessandroraschella.com/mia-nonna-fuma/
Paginadedicataalla versione
spagnola: https://alessandroraschella.com/mi-abuela-fuma/
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