Provate a immaginare: chi potrebbe leggere Lamento di Portnoy? Chi avrebbe potuto leggerlo? Onestamente nessun altro se non lui, Luca Marinelli.
Ironico e dissacrante, Alex Portnoy/Luca Marinelli, ripercorre sul divano dell’analista le ossessioni morbose della sua vita, il racconto esilarante del conflitto tra desideri e coscienza. Con il suo linguaggio forte ed esplicito, il monologo è un pirotecnico inno alla libertà. Ancora più potente, più spiazzante, più magnetico dalla voce del giovane attore italiano più talentuoso della sua generazione.
Lamento di Portnoy è il secondo titolo di Philip Roth pubblicato da emons dopo Pastorale americana letto da Massimo Popolizio (2016).
Ironico e dissacrante, Alex Portnoy/Luca Marinelli, ripercorre sul divano dell’analista le ossessioni morbose della sua vita, il racconto esilarante del conflitto tra desideri e coscienza. Con il suo linguaggio forte ed esplicito, il monologo è un pirotecnico inno alla libertà. Ancora più potente, più spiazzante, più magnetico dalla voce del giovane attore italiano più talentuoso della sua generazione.
Lamento di Portnoy è il secondo titolo di Philip Roth pubblicato da emons dopo Pastorale americana letto da Massimo Popolizio (2016).
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