ASIATICI RICCHI DA PAZZI
Kevin Kwan
Kevin Kwan
2016
Quando la newyorkese Rachel Chu accetta di conoscere la famiglia del
fidanzato Nicholas Young, con la scusa di accompagnarlo a un matrimonio a
Singapore, certo non si immagina che Nick è lo scapolo d'oro del mondo
asiatico. Che la sua casa di famiglia sembra un castello uscito dalle
favole e che probabilmente nel corso della sua vita lui ha preso più jet
privati che taxi. Non ha idea che sta per partecipare al matrimonio
dell'anno, a un evento senza precedenti, con il Cirque du Soleil e i
Piccoli cantori di Vienna ad aprire le danze, abiti disegnati ad hoc da
Valentino e una silenziosa gara a chi è il più ricco fatta a suon di
regali di nozze che nessuno in Occidente potrebbe mai permettersi. E
sicuramente non può arrivare a pensare che la madre del fidanzato le ha
messo un detective privato alle calcagna perché sicuramente lei non è
all'altezza del figlio, l'uomo più ricco di tutta l'Asia. Un po' Dallas, un po' Orgoglio e pregiudizio, Asiatici ricchi da pazzi
è una commedia sfavillante, un viaggio nel jet set dei veri ricchi. Un
racconto esilarante su cosa significhi essere asiatici, giovani,
innamorati e pieni di soldi ben oltre l'immaginabile.
Asiatici ricchi da pazzi è un romanzo autoconclusivo che attraverso la
storia d'amore tra Rachel e Nick offre, con uno stile leggero ed
esilarante, uno spaccato del mondo dei super ricchi asiatici con i loro
vizi e i loro pregiudizi.
La storia viene raccontata attraverso vari punti di vista (ogni capitolo ha il nome di un personaggio) ma se da una parte può intrigare conoscere anche le vicende dei personaggi secondari, in realtà alla fine ti accorgi che di alcuni se ne può fare a meno.
Tutto inizia quando Nick chiede alla sua fidanzata Rachel, una professoressa di origine cinese, di accompagnarlo al matrimonio del suo migliore amico a Singapore e di conoscere, così, anche la sua famiglia e i posti in cui è cresciuto. I problemi iniziano quando Rachel si accorge che Nick è l'erede di un'immensa fortuna e la sua famiglia non vede di buon occhio questo loro matrimonio.
L'idea alla base del libro era davvero accattivante ma speravo che la storia d'amore fosse l'aspetto dominante, invece, passa un po' troppo in secondo piano. Infatti, l'autore si è concentrato soprattutto sulla dimostrazione di lusso (marchi, vestiti, case, arredamento etc. etc.), i vizi e i pregiudizi degli asiatici con patrimoni da capogiro.
Tutto viene portato all'eccesso con il chiaro intento di scrivere un romanzo divertente: la caratterizzazione dei personaggi, le situazioni e i comportamenti. Non nascondo che è stato un romanzo simpatico e senza dubbio insolito sotto certi punti di vista ma a volte risulta un po' pesante. E mi riferisco ai numerosi termini legati alla cultura asiatica (interessanti ma forse un po' troppi).
Non manca qualche colpo di scena ma nonostante le oltre 400 pagine, il finale, a mio avviso, è stato un po' affrettato.
Una lettura carina ma che con i giusti accorgimenti poteva diventare un romanzo con i fiocchi. Sono molto curiosa di dare un'occhiata al film quando uscirà.
La storia viene raccontata attraverso vari punti di vista (ogni capitolo ha il nome di un personaggio) ma se da una parte può intrigare conoscere anche le vicende dei personaggi secondari, in realtà alla fine ti accorgi che di alcuni se ne può fare a meno.
Tutto inizia quando Nick chiede alla sua fidanzata Rachel, una professoressa di origine cinese, di accompagnarlo al matrimonio del suo migliore amico a Singapore e di conoscere, così, anche la sua famiglia e i posti in cui è cresciuto. I problemi iniziano quando Rachel si accorge che Nick è l'erede di un'immensa fortuna e la sua famiglia non vede di buon occhio questo loro matrimonio.
L'idea alla base del libro era davvero accattivante ma speravo che la storia d'amore fosse l'aspetto dominante, invece, passa un po' troppo in secondo piano. Infatti, l'autore si è concentrato soprattutto sulla dimostrazione di lusso (marchi, vestiti, case, arredamento etc. etc.), i vizi e i pregiudizi degli asiatici con patrimoni da capogiro.
Tutto viene portato all'eccesso con il chiaro intento di scrivere un romanzo divertente: la caratterizzazione dei personaggi, le situazioni e i comportamenti. Non nascondo che è stato un romanzo simpatico e senza dubbio insolito sotto certi punti di vista ma a volte risulta un po' pesante. E mi riferisco ai numerosi termini legati alla cultura asiatica (interessanti ma forse un po' troppi).
Non manca qualche colpo di scena ma nonostante le oltre 400 pagine, il finale, a mio avviso, è stato un po' affrettato.
Una lettura carina ma che con i giusti accorgimenti poteva diventare un romanzo con i fiocchi. Sono molto curiosa di dare un'occhiata al film quando uscirà.