12 feb 2016

RECENSIONE: - IL PROFUMO DELL'ORCHIDEA - FLORENCIA BONELLI

IL PROFUMO DELL'ORCHIDEA
2016

Micaela Urtiaga, la divina Four, cantante lirica di giovanissima età e straordinario talento, ritorna a Buenos Aires, la città dove è nata, dopo un lungo periodo trascorso in Europa. Ma presto si accorge che nella sua famiglia, immersa in piccoli intrighi e meschinità, tutto è cambiato. Anche l'amato fratello a cui era tanto legata non è più l'uomo che conosceva: colpevole di aver sedotto la sorella di un boss, per salvarlo dalle minacce che incombono su di lui Micaela deve sottostare a un odioso ricatto, cantare nel bordello di Carlo Varzi. Il boss è un uomo tormentato e oscuro che infligge alla ragazza una serie di umiliazioni, ma ciò che comincia come una sorta di punizione, si trasforma presto in un gioco di pura seduzione. Micaela di giorno è la divina Four, ma di notte diventa la seducente Marlene. Divenuti amanti, i due hanno un'intensa relazione, finché Micaela sorprende Carlo con un'altra. Il tradimento dell'uomo la distrugge e dopo alcuni mesi decide di dimenticarlo, accettando di sposare un aristocratico. Ma il matrimonio si rivela presto una trappola. È allora che Micaela incontra nuovamente Carlo. Il loro amore mai sopito li travolgerà ancora... 

Il profumo dell'orchidea è un romanzo singolo (cosa rara negli ultimi tempi) ed è il primo romanzo che leggo di quest'autrice. Si tratta di una storia d'amore ambientata a Buenos Aires nei primi anni del novecento e vede protagonista Micaela, una cantante lirica famosissima e Carlo Varzi un tipo poco raccomandabile che gestisce bordelli e case da gioco.
Le vicende sono raccontate soprattutto dal punto di vista di Micaela, una ragazza che ha avuto una storia molto travagliata ma che alla fine trova la sua strada. Carlo invece è un uomo scontroso, possessivo e pericoloso ma anche lui ha un passato che vorrebbe dimenticare.
Ho deciso di leggere questo libro perché mi intrigava molto l'idea di una storia d'amore tra due persone provenienti da due mondi totalmente opposti, da un'ambientazione e un periodo così inusuali. Dopo averlo letto devo dire che è stata una lettura carina ma un tantino inverosimile.
Prima di tutto, i comportamenti di alcuni personaggi secondari. All'inizio vengono mostrati in un modo e poi ad un certo punto, assumono atteggiamenti senza indizi che lasciassero presagire questo cambiamento caratteriale.  
Alcune svolte della trama sono abbastanza prevedibili (ancor prima che fosse palese avevo capito sia il motivo per il quale Carlo voleva che Micaela cantasse nel suo locale e lo strano problema del marito) ma l'idea generale della storia aveva del potenziale perché presentava aspetti davvero originali.
E mi riferisco ai continui riferimenti al tango, i luoghi, lo slang (alla fine c'è un bel Glossario con tutti i  significati), il mondo della lirica di cui fa parte la protagonista (il lavoro e i sacrifici che deve affrontare per intraprende una simile carriera).
Viene inserito anche un risvolto giallo ma rimane una questione secondaria per quasi gran parte del romanzo per poi risolversi tutto nelle ultime pagine.
Lo stile è abbastanza scorrevole, descrizioni vivide, giusta dose di passione senza scadere nella volgarità e due protagonisti dalle personalità interessanti.

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